Un mese dopo.
Non riesco a dimenticare quella sera, nessuno di noi ci riesce.
Ari è stata trovata in un cassonetto, svenuta.
Era stata picchiata, ma nulla di troppo grave, serviva solo da esca alla fine, non c'era nessuna intenzione di farle male.Appena l'ho vista sono scoppiato a piangere e l'ho abbracciata come non avevo mai fatto prima.
La stazione di polizia è diventata la mia seconda casa.
Un via vai di interrogatori, resoconti, denunce.La polizia ha dichiarato che non esiste nulla di sensato nel comportamento di Kureto.
Il suo piano era confuso, folle e totalmente non pianificato.
Oltre che estremamente crudele.I genitori di Ari hanno fatto di tutto per aiutarci, stiamo andando da uno psicologo e forse torneremo a vivere con loro, o loro verranno qua.
Sua madre era distrutta, dice che è stata una sciocca a lasciarci venire in questa grande città da soli, che siamo troppo piccoli.
Non c'è stato modo di consolarla.Avevo pensato molto a quando avrei presentato Mika ai suoi genitori che per tutto questo tempo lo erano stati anche per me.
Peccato.Mika è stato colpito da un proiettile sparato da Kureto.
Quello è così pazzo da sparare con una pistola ad un ragazzo, ma fortunatamente è così pazzo da non guardare dove cazzo stava sparando.
Mikaela è stato colpito a destra, nella parte bassa del bacino, e non ha riportato ferite gravi.
La pistola era quello che era, e il mio angelo è stato graziato dal signore o quello che è.
Ma all'inizio non sembrava fosse andata così bene.È stato incosciente per più di una settimana, nessuno sapeva spiegare perché.
Non esistono parole per esperimere come mi sia sentito.Quindi, sebbene io non sia stato trattenuto più di tanto in ospedale, ho passato comunque lì la maggior parte del mio tempo, passando dalla camera di Ari, a quella di Mika, alla mia senza mai smettere di piangere, e senza mia smettere di nascondere le lacrime.
Volevo essere forte per loro.
Una volta ero in camera di Mika, lui era ancora incosciente, e i genitori di Ari sono entrati.
Mio 'padre' mi ha messo una mano sulla spalla.
'Yuichiro, ci spiegheresti chi è Mikaela?'
Ho sentito mio 'madre' piangere alle mie spalle.Ho preso un bel respiro, e ho iniziato a parlare.
'Mikaele è un mio compagno di classe.
O meglio, prima era solo il mio compagno di classe.
Poi è diventato il mio coinquilino, un amico, una cotta, un amante e, infine, il mio fidanzato.
Non ne esiste uno al mondo come lui.
È intelligentissimo e affettuoso.
A prima vista è come un fiore in mezzo alla giungla di cemento della città, è bellissimo, tanto da essere inverosimile.
Ma se ti lascia avvicinare puoi vedere che è ancora più bello, in tutte le sue sfumature e colori, ogni lato di lui è stupendo.
Non so come dire.
Ammirarlo da fuori è sufficiente, ma vederlo da vicino è un esperienza meravigliosa.'Ho ripreso fiato tenendo gli occhi puntati sul suo viso dolce, gli occhi che pizzicavano al riaffiorare dei ricordi.
'Nel caso ve lo steste chiedendo, non so se sono gay. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi prima, ma Mika...
È che lui è molto di più.
È più che un ragazzo.
È dolce, divertente, determinato, forte...
E quando sono con lui siamo più che due ragazzi innamorati.
A volte mi dimentico quasi che per qualcuno possa essere strano...intendo che siamo due ragazzi.
Perché per me è tutto così naturale...
Non sono sicuro di riuscirmi a spiegare bene.
Io lo amo e questo basta per me.
Spero basti anche per voi.'
Mi asciugo in fretta una lacrima.
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Could This Be Love? // MikaxYuu ~ Mikayuu
FanfictionPerché Mikaela Shindo e Yuichiro Amane venissero a parlarsi sarebbe dovuto cadere il mondo. Eppure è bastato molto meno. E questo non potrebbe essere più irritante. Ma stranamente tutto ciò, oltre alla onnipresente sensazione di fastidio, porta con...