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Non mi ricordo bene come si è svolta la cosa.

Arrivati in stazione Mika mi trascina su un taxi, nel giro di pochi  minuti siamo a casa.

Ari è sparita ieri sera, non rispondeva al telefono, Rein è entrato in casa con le chiavi di riserva e successivamente ha contattato noi e gli altri, ma nessuno sapeva dove fosse.

Non ha avvertito nemmeno la polizia, era tutto troppo frenetico e lui temeva che il rapitore chiedesse un riscatto.

Con il cuore in gola salgo le scale, il fiato pesante e Mika alle mie spalle.

Sfreccio sul pianerottolo e sento la signora Cats dietro di me imprecarmi contro, non le do retta. Arrivato all'ingresso infilo la chiave nella toppa.

Voglio aprire la porta e vedere che lei è lì, che sta leggendo uno dei suoi stupidi yaoi con quello stupido sorriso che mi ha sempre fatto sentire a casa.

Varco la porta, quella che tante volte ho attraversato insieme alla mia migliore amica e sorella e finalmente respiro.
Mika è dietro di me, si allunga per vedere sopra la mia spalla, ma non c'è nulla da vedere.

La casa è vuota, immobile.

Mi ricordo quando le urlavo di abbassare quella musica del cavolo insopportabile, al tempo non avrei mai pensato di desiderare così tanto sentirla di nuovo.

Scoppio a piangere e Mika mi abbraccia ancora e mi accarezza i capelli senza dire nulla, dopotutto non c'è nulla da dire.

E' fantastico, so che sta soffrendo anche lui solo che si fa forza per poter darmi conforto.

Appoggia le valige e io vado in cucina. Rabbrividisco.

Un bigliettino è ripiegato sul tavolo. Prendo tra le mani tremanti la carta bianca cadavere e inizio a leggere.

"Se rivuoi la tua amica

ti conviene farti trovare alle 11:30

nel cortile della fabbrica abbandonata di Yumekomi

Niente polizia.

O ti toccherà cercare i pezzi della tua amica per tutta Tokyo

Ti aspetto Yuichiro"

Quando finisco di leggere le lacrime che avevo cercato di trattenere fino a quel momento scivolano crudeli dai miei occhi.

Inizio a singhiozzare e cerco disperatamente di fermarmi.

Mika torna dall'altra stanza, ha appena chiamato Rein.
Mi guarda con gli occhi segnati dal pianto.

Mi dice che sono le 11.
Abbiamo mezz'ora.
Non riesco a pensare a nulla.

"Yuichiro so che ora sei fortemente provato ma devi ascoltarmi"

Continua a parlare. "Ho un piano" dice.

Ripenso ad Arashi.

Eravamo sdraiati sul tappato colorato della camera dei giocattoli, io sfogliavo annoiato un catalogo di lego, lei leggeva, ridendo ogni tanto.

"Cosa leggi?" Le avevo chiesto dopo aver sbirciato la copertina di quel minuscolo libro che teneva tra le mani.

"E' il manga di un cartone che ho visto ieri!" mi aveva spiegato con fierezza.

"Roba da femminucce!" avevo sbuffato dopo aver indicato la facciata del fumetto, tutta rosa.

Aveva sorriso in modo furbo "Proprio no!" mi aveva mostrato i disegni "Ci sono anche gli adulti che si baciano!" aveva detto soddisfatta, parlando con il tono di chi sta preparando uno spettacolo pirotecnico abusivo nel cortile della scuola.

Could This Be Love? // MikaxYuu ~ MikayuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora