"Lauren? Lauren...?"
La corvina si risvegliò dai suoi pensieri ed osservò con attenzione la mano che Lucy le stava offrendo: una luce intensa illuminava il piccolo condotto che portava all'interno del carcere, Harry stava utilizzando le torce per aiutare tutti ad arrampicarsi fino in cima. La sua amica le sussurrò di afferrare la sua mano, Lauren fece forza sulle gambe e uscì dal buco del terreno. Alzandosi in piedi notò che quel condotto era coperto da una botola, non sapeva chi l'avesse scavato, se un criminale o la prigione stessa.
"Ricordatevi, non siamo soli ora." Harry portò l'indice alle labbra indicando di fare silenzio.
"Ricevuto." Normani si mise accanto a Lauren tirando fuori la sua pistola col silenziatore.
Lucy e Brad in fondo alla coda, Madison e Harry in mezzo e per finire il boss e la sua spalla destra. Attraversarono la stanza nel buio, immensi scatoloni impilati facevano da muri, gli scaffali invece tenevano molte cartelle.
"Vedo una luce." Brad sfilò la pistola dalla cintura e strinse le palpebre per cercare di vedere meglio: il gruppo si riparò dietro a delle scatole, Lauren invece raggiunse degli scaffali che forse avrebbero fornito delle informazioni importanti.
"Lucy ci penso io."
"Lascia stare Brad, come minimo farai un casino..."
"Ragazzi silenzio!" All'improvviso Lauren ricevette un segnale dalla sua radiolina, lampeggiava una luce rossa: la spense subito.
"Fermi." Poi comandò il suo gruppo e pensò di eliminare la sicurezza, non potevano perdere tempo così: "Lucy percorri dieci metri a sinistra e Brad lo stesso dal lato opposto, io andrò dritta, prenderemo di sorpresa le guardie."
"Ricevuto boss."
La corvina fece un cenno col capo a Harry, lui la seguì.
"... dici sul serio?" Man mano che si avvicinavano acquattati percepivano le voci delle guardie, ma era ancora difficile distinguere bene le parole: erano due uomini.
"Non scherzo Frank, è una fottuta psicologa."
Lauren si bloccò all'improvviso."Una anche molto bella direi... l'hai vista?"
"Sì cavolo! Quell'idiota mi ha chiesto di chiuderla dentro una cella e buttare via le chiavi ma come potevo... no?"
"Che intendi?!"
"Volevo tenerle per me ma..." Lauren tirò fuori il suo pugnale, valutandone il peso nella sua mano, i suoi nervi erano tesi da giorni, aveva dormito poco e dopo quella discussione, era pronta a ucciderli.
"Calma." Si voltò verso Harry e osservando il suo sguardo rassicurante decise di ritirare nella fodera la sua arma: per riuscire a bloccare il suo cuore palpitante pensò a Camila e a non compromettere la sua lucidità."... l'ha portata in un'altra stanza. Ho sentito delle voci al riguardo..."
"Dove?" Bravo idiota, pensò la corvina una volta essersi riparata dietro all'ultimo scaffale che li divideva dalle guardie.
"Ala est? No ovest... ricordo solo che mi hanno detto che si tratta di una zona inaccessibile."
"Ora." La corvina alzò la mano vedendo entrambi i suoi colleghi pronti ai lati: Harry lanciò la prima cosa che gli capitò fra le mani, era un pacchetto vuoto di sigarette Marlboro, scivolò fino ai piedi di una guardia. Bastò per farle distrarre: Lucy e Brad colpirono gli uomini al capo col calcio della pistola, così facendo nessuno sentì che due guardie erano state tolte di mezzo. Harry di conseguenza aiutò i due ragazzi a spostare i corpi svenuti nella zona meno illuminata del magazzino: nonostante fossero tenute spente le luci, bastava una torcia abbastanza potente per scovare dettagli rischiosi.
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Pink Gunpowder (GIRLXGIRL)
Fanfiction𝔖𝔢𝔮𝔲𝔢𝔩 𝔡𝔦 𝔇𝔞𝔪𝔞𝔤𝔢𝔡 𝔏𝔬𝔳𝔢 Camila è sparita nel nulla e Lauren Jauregui si ritrova ad affrontare il processo e i suoi problema senza di lei... finché non scopre dove è tenuta prigioniera. Dubbi, pentimenti, lotte interiori e molto al...