"Ferma quella mano Geoffrey, prima che te la tagli."
Rimasi a bocca aperta; guardavamo tutti l'ingresso stupiti di vedere Lauren Jauregui infuriata e con una pistola puntata alla testa dell'uomo accanto a me."AH! Hai raggiunto la nostra festa Lauren!"
Urlai quando mi prese per il polso e mi strattonò per tirarmi in piedi. Poi con la pistola mi spinse aggressivamente in mezzo alla stanza: Lucy stava tenendo l'uomo per terra, Lauren spostò lo sguardo su di me addolcendolo.
"Andrà tutto bene..." Sussurrò osservandomi; volevo dire qualcosa, ma tremavo dalla paura e prima che potessi fare altro, Geoffrey tornò ad urlare.
"Grande regina, mi inchino davanti a lei. Sono molto, molto, molto felice di mostrarvi il mio capolavoro." Il mio ex paziente fece due passi verso di me, ma prima che potesse solamente toccarmi, raggiunsi l'altro lato della stanza.
"Camila... so che non ti fidi di me, so che hai paura, ma ti prego, avvicinati, ti voglio solo proteggere." La corvina tentò di rassicurarmi, ma capiva benissimo anche lei che non era la persona più adatta.
"Non ascoltarla coniglietto mio, che ne dici di mostrare a tutti che cosa hai imparato nelle nostre notti? Avanti, hai davvero più paura di me? Guardami! Io non ti ho fatto crollare addosso un edificio, non avrei mai potuto..." cercai di non ascoltarlo, ma era tutto vero. Ora guardare Lauren mi era ancora più difficile: non riuscivo a portare gli occhi su di lei senza sentire il panico farsi più forte.
"... io non ti ho buttato da un ponte. Io ti ho liberato invece."
"Basta! Non sai niente!" Era la prima volta -ora lo ricordavo- che Lauren aveva reagito in questo modo. Non si era mai mostrata così furiosa.
"Camila scegli, me o quel... mostro?" Geoffrey mi sorrise e buttò la pistola ai miei piedi. "Avanti, ora puoi scegliere... avere paura o uccidere la tua paura." Era così convinto.
Lauren puntò la pistola verso l'uomo, ma si fermò quando vide il mio gesto; con le mani tremanti impugnai l'arma sotto il suo sguardo addolorato. Lei non doveva essere qui. Me l'aveva promesso... ma perché fidarsi di lei? Mi stava distruggendo la vita, non sarei in pericolo se lei non fosse mai esistita. Se non mi fossi mai innamorata di lei...
"Scusami. Ti avevo promesso che sarei venuta solo quando me l'avresti permesso, ma... volevo salvarti, protegg-"
"Silenzio... tu... non puoi capire, tu mi hai ingannato, io non avrei mai fatto quelle cose... Lauren è colpa t-tua se o-ora... se ora siamo in questa situazione!" la mia voce tremava e non riuscivo a trovare il fiato per pronunciare quelle parole dolorose; non avevo mai alzato lo sguardo verso di lei, solo la mia pistola la puntava.
"Camila ascoltami. Io sono qui con te. Sai che non ti farei mai del male..." Lucy tentò di convincermi e io guardai Geoffrey sghignazzare con cattiveria. "Tu lavori per lei Lucy! Come posso sapere se da un momento all'altro-"
"Ora basta!" Lauren tuonò; leggevo la disperazione nei suoi occhi, lasciò andare la sua pistola per terra e si inginocchiò davanti a me: "Okay, Camila uccidimi se ti renderà felice, se ti farà sentire al sicuro. Tanto io che me ne faccio della mia vita senza di te? Eri la mia luna in mezzo al buio, ora però non lo sei più. Fai di me quello che vuoi, ma ti prego di ascoltare Lucy perché questi uomini sono qui per farti del male e non salvarti!"
Una lacrima rigava il mio volto ed io ascoltavo la sua voce: cercavo di combattere i sentimenti che mi dicevano di abbandonarmi a lei, provai a sopprimere la mi voglia di stringerla a me.
"Che bello spettacolino... che ne dite di un colpo di scena ora?" Geoffrey fece un fischio e aspettò che succedesse qualcosa. Poi si allarmò quando comparve un uomo trascinato da un altro. Probabilmente il suo alleato era stato catturato.
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Pink Gunpowder (GIRLXGIRL)
Fanfiction𝔖𝔢𝔮𝔲𝔢𝔩 𝔡𝔦 𝔇𝔞𝔪𝔞𝔤𝔢𝔡 𝔏𝔬𝔳𝔢 Camila è sparita nel nulla e Lauren Jauregui si ritrova ad affrontare il processo e i suoi problema senza di lei... finché non scopre dove è tenuta prigioniera. Dubbi, pentimenti, lotte interiori e molto al...