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La chimica camminò avanti e indietro cercando di recuperare quella lucidità persa dopo l'attentato. Nella stanza c'erano anche Lauren e Camila che la guardavano con pazienza. Dopo qualche giorno la squadra si era riunita, in modo che si potesse discutere sul da farsi: l'apparizione dell'avvocato infatti aveva scosso i loro piani.

"L'attacco è stato davvero violento, mi spiace per le vittime e voglio trovare il colpevole." Lauren decise di interrompere il silenzio e abbracciò Camila che stava piangendo per quello che era successo: era una donna davvero sensibile e quando succedevano cose del genere, non poteva fare a meno che rattristarsi. 

"Non credo c'entri Oprah in questo."

"Come fai a dirlo?" domandò Lucy a Normani. "Non ci sono motivi di pensarlo, lei non avrebbe neanche potuto attribuire il massacro a Lauren perché l'uomo colpevole anni prima si è identificato come seguace di una setta." 

"Setta? Di che cosa parli?" Brad si fece avanti nel discorso.

"Si chiama la setta delle Maschere. Non ha nulla a che fare con l'organizzazione di Oprah ed è rimasta nell'ombra per anni." 

"Ecco un nuovo problema."

"Che nessuno considererà in questo momento. Ci penserà la polizia ad indagare, noi dobbiamo impedire che Oprah realizzi i suoi piani: abbiamo abbastanza potere e con l'alleanza di Chris possiamo fare cadere intrappola quella donna." Lauren terminò la discussione e il gruppo rimase nella stanza a riflettere: si trovavano in un hotel della città, in questo modo nessuno avrebbe sospettato niente. Inoltre Lauren non poteva abbandonare la zona per nessuna ragione.

"Alfred mi ha detto quello che è successo." Brad tirò fuori la storia della prigionia di Shawn per sollevare il morale e Camila fu colpita dalla notizia.

"Non hai ucciso Shawn?" 

"No, lo stiamo tenendo prigioniero insieme ad altri." La cubana fu davvero colpita: un tempo Lauren, la regina dei criminali, non avrebbe mai pensato a lasciar in vita un nemico. Stava davvero cambiando e Camila fu così felice che non riuscì a trattenersi dal darle un bacio sulle labbra. "Ehi ci siamo anche noi nella stanza! Un po' di pietà per i poveri single."

"Brad andiamo, fai il donnaiolo e poi ti lamenti?"

"Ah ma non parlavo di me, mi riferivo a Madison e Lucy."

"Che vuoi?" Lucy andò subito sulla difensiva; a quanto pare non era sbocciato l'amore con Sarah e Madison era semplicemente silenziosa.

"Madison ama la sua privacy, come puoi dire che è single?" chiese Normani divertita dalla piega che stava prendendo la discussione.

"Io so che-!"

"Silenzio Brad, come puoi vedere, io starei lavorando!" Infatti Madison era già al tavolo e stava compilando dei fogli. Per Brad però la professoressa sembrò nervosa: chissà che cosa stava nascondendo.

"Compiti?" Lucy si avvicinò e vide che erano test.

"Già, fare la professoressa non è così semplice." Madison non era sempre così aperta a parlare perciò il gruppo ne approfittò per sentirla conversare. Nonostante fosse fredda e distante con tutti, dimostrava sempre la sua fedeltà a Lauren. Camila cambiò persino parere su di lei. In realtà, cambiò parere su tutti i componenti di quel gruppo. Le sembrò quasi che la loro conoscenza fosse avvenuta sotto un velo di oscurità che non le aveva permesso di apprendere la verità.

"Ah quasi dimenticavo. Camila?" 

"Si?" La ragazza si alzò e raggiunse la donna con titubanza.

"Devo informarti che il tuo ex paziente Thomas ora sta con noi." Lucy sorrise a Madison, era divertita da questa notizia inaspettata. Lauren invece non si stupì che i suoi amici non le avessero detto niente: avrebbe di sicuro impedito la cosa.

Pink Gunpowder (GIRLXGIRL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora