IV

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"Non ti troveranno viva!"

"No, no, ti prego! No, lasciami!"

"Sarà davvero piacevole torturarti!"

Lauren si svegliò ansante e sudata nel bel mezzo della notte, non riusciva a dormire: aveva troppi pensieri nella testa, continui incubi in cui Camila veniva ferita, maltrattata in tutti i modi.
Passò una mano sul volto e strinse quella maglietta che indossava; annusò l'odore, il profumo della sua amante era l'unica cosa al mondo capace di calmarla, ma ora come poteva farlo? Le ricordava di non avere la persona dei suoi sogni accanto a lei, le urlava che non poteva farcela senza un minimo di lucidità e ogni notte la perdeva la ragione perché senza Camila non aveva senso vivere la realtà.

Fece un sospiro sommesso e si lasciò ricadere sul materasso, guardò il soffitto e nella sua mente rivide l'ultima volta che l'aveva tenuta fra le braccia.

Flashback

"Lolo, che ne pensi di questo?"

"Penso che sia perfetto se ti piace."

"Mh, sei troppo dolce, non riesco a rimanere  lucida di mente con te." Camila si spostò per essere a faccia a faccia con Lauren. Era tra le sue braccia, adorava essere coccolata dopo aver fatto sesso.

"Lolo." La donna guardò le labbra della sua amante sussurrando quel tenero nomignolo.

"Sì Camz?"

"Ti amo." E fece scontrare le loro bocche senza lasciare tempo all'altra di parlare: a volte sembrava non volesse nemmeno sentire che cosa aveva da dire la corvina, magari temeva che non fosse quello che sperava o semplicemente non desiderava pressarla.

"Camila."

"Sì mi amor?" Era bellissima la cubana più giovane, sotto i raggi magici della luna che entravano dalla finestra della stanza da letto: i suoi capelli erano spettinati ma la rendevano ancora più sexy, i suoi occhi scuri e lussuriosi erano rivolti alla persona che amava e si poteva vedere quella luce che ricordava vagamente una passione eterna.

"Voglio che tu sia mia è solo mia, in eterno. Desidero essere nella tua testa costantemente, che solo il pensiero rivolto a me ti faccia impazzire se non mi hai accanto. Mi ami e mi sei fedele, Camila sei così brava e bella che vorrei eliminare chiunque ti guardi o desideri averti!"

"Oh Lauren, sai che non permetterei a nessuno di pensare a me in quel modo. Lo odierei."

Fine flashback

"Camila." Lauren continuò a sussurrare il suo nome sperando che avrebbe alleviato quel dolore insopportabile. Prese il telefono è guardò l'ora: 3:54 a.m.
Si svegliava sempre a quest'ora, quando mancava poco alle quattro del mattino. Era stressante per lei dover ragionare con i suoi tormenti ogni notte ma solo con Camila riusciva a dormire e riposare.

All'improvviso si accese il suo telefono e iniziò a vibrare: era una chiamata.

"Pronto?"

"Lauren abbiamo quasi terminato di preparare tutto. I Malik sono già armati e Grande ci ha procurato qualche carica esplosiva." Lucy parlava frettolosamente, si sentiva dal tono di voce che era eccitato di fare questo nuovo colpo.

"Cosa... cosa dice il nostro contatto interno?" Lauren avrebbe voluto chiamare anche Camila ma l'uomo diceva che le guardie non avrebbe permesso a nessuno di usare il telefono della sala per gli incontri.

Pink Gunpowder (GIRLXGIRL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora