Capitolo 2

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Alan Walker - Sing me to Sleep

"Grace, non puoi metterti i jeans ad una festa. È antisesso"

"Non voglio fare sesso Sam" la fulmino con lo sguardo per poi voltarmi e guardare la mia figura.

"Ti prego" dice avvicinandosi e abbracciandomi da dietro "mettiti il vestito che ti ho regalato al tuo compleanno. Per favore!" mi guarda dallo specchio e fa labbruccio.

"Sam" sospiro scuotendo la testa "è nero, inoltre è cortissimo con una scollatura enorme"

Scuoto la testa e metto le scarpe alte. Infondo non sto male. Ho indosso dei jeans aderenti neri e una magliettina bianca. Sono elegante.

"Uffa. Sei proprio una suora. Ma che ti ho a fare come amica?"

"Ah grazie" porto le braccia incrociate al petto guardandola con la fronte corrucciata.

"Dai lo sai che scherzo. Ma sei troppo casta" ridacchia avvicinandosi e abbracciandomi.

È proprio una testa calda, ma è la mia migliore amica e non potrò mai odiarla. Mi ricordo quando all'asilo la incontrai e litigammo per un giocattolo che entrambe volevamo. Alla fine mi ricordo di essermi scocciata e glielo detti. Ma poi si accorse di essersi comportata male e me lo lanciò, dicendomi che non lo voleva più.

Ridacchio ancora al ricordo, scuoto la testa e la abbraccio forte sospirando.

"Ti odio" sbuffo scuotendo la testa.

"E io ti amo. Mi vuoi sposare?" si mette in ginocchio facendo finta di farmi la proposta.

La osservo con un sopracciglio sollevato e poi alzo gli occhi al cielo uscendo dalla stanza.

Lei mi segue ridendo e prende la sua borsa.

"Su muoviti" mi incita "Rob ci aspetta giù in macchina"

Annuisco aggiustandomi la camicetta, guardandomi allo specchio, e prendendo la borsa.

In realtà non avrei voluto uscire e andare alla festa. Mi ha invitato Rob, solo perché il tizio, chiamato Jason, piace a lui e perché vuole fare colpo.

A me sta molto antipatico. Ogni volta che mi vede passare in corridoio mi spintona. Avrà qualche problema esistenziale.

Scendiamo le scale e notiamo subito la macchina di Rob, che ci aspetta impaziente.
Ha una camicia bianca sbottonata al di sopra e dei jeans strappati.

È un bellissimo ragazzo. Il fatto che sia gay porta alla disperazione molte ragazze che vorrebbero portarselo a letto.

Entro in macchina aggiustandomi i capelli attraverso il display nero del mio cellulare.

"Ciao Rob" sorrido dopo aver visto il mio viso stanco dal telefono.

"Ciao carciofo. Ti sei messo in tiro solo per Jason? Quello è solo un coglione e non sono l'unica a pensarlo" sputa Sam al fratello mentre indossa la cintura.

"Da quando in qua ho una sorella così premurosa?" Alza gli occhi al cielo mettendo in moto la macchina e partendo. "Eh comunque, non l'ho fatto per Jason" borbotta guardando la strada.

"Si, e io sono la regina Elisabetta"

Rob storce il naso sospirando mentre io dietro ridacchio.
Ogni volta battibeccano senza un evidente motivo. Non lo ammetteranno mai, ma hanno la stessa tenacia nel dire le cose in faccia. Per questo si odiano così tanto.

"So che alla festa c'è William" annuncia Rob, guardandomi dallo specchietto retrovisore.

"Allora? Io non ci volevo neanche venire" sbuffo guardando fuori dal finestrino.

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