Normal - H.S.

Capitolo 15

Alan Walker - Ignite

Harry's Pov

In un universo parallelo, forse non l'avrei mai incontrata.
Non saprei dirlo.
Prima di X-Factor, andavo sempre al Ruby's e forse lì avrei potuto conoscerla.

So per certo che adesso è finita, ma voglio tentare giusto un ultima volta. E se anche questa andrà male, sparirò per sempre dalla sua vita.

"Okay, sei pronto?" Mi chiede Liam, dandomi una pacca sulle spalle.

Lui sembrava sapere tutto. Sapeva che avrei fatto una cazzata a causa della rabbia, sapeva che poi me ne sarei pentito così tanto da stare un mese fermo in casa mia, nella mia stanza a piangere fino a consumarmi.
Non posso mai dimenticare le lacrime che quella sera ha versato per colpa mia. Sono stato uno stranzo e, se non vuole perdonarmi, la capirò.

"Non lo so.." sussurro, tenendo con entrambe le mani il mazzo di rose.

"Ascolta," sospira a pieno prima di parlare. "Lei molto probabilmente è in camera, te la vado a chiamare io. Tu devi stare fermo nel salone."

Annuisco, guardando la porta.
Non ho idea di cosa potrei trovare, ma cerco di rimanere con i nervi saldi.

Liam apre la porta e mi sembra che le sue azioni siano così lente, giusto per mettermi ansia. Potrei averle io quelle chiavi se solo non l'avessi lasciata sola.
Di cosa avevo paura? Di un cambiamento? Avevo paura di perdere tutto quello che avevo creato? Probabile.
Ma ho perso lei e questo non è accettabile.

Entriamo in casa e io rimango fermo immobile, come mi ha detto lui.
Poi sparisce nel corridoio. Non è tanto lungo da non sentire quello che dicono, quindi in silenzio cerco di capire.

"Andiamo Grace.."

"Liam, lasciami stare. Mi sono alzata prima solo per far piacere a Sam e non voglio farlo di nuovo"

"Ma ho una sorpresa per te, non puoi rifiutare una sorpresa"

"Ho detto via"

Il suo tono non è severo, ma stanco. Sembra che non abbia neanche voglia di parlare.

"Allora mi costringi ad usare le maniere forti"

Poi sento un urletto e i passi di Liam.

"Ma ti sei impazzito! Ti denuncio!"

"Si Grace, denunciami pure" ridacchia Liam, mettendola poi giù.

"Allora? La sorpresa?"

È di spalle a me e il cuore ha iniziato a correre. Gli occhi si fanno subito lucidi e ho paura. Ho paura di come può reagire. Dio, che coglione sono stato.

Liam indica me e lei poi si gira.
Mi dispiace, vorrei dirgli quanto sono stato stupido. Ma la voce mi muore in bocca alla sua vista.

Il suo viso è molto magro e pallido e ha le occhiaie. Mi sembra così fragile adesso e tutto per colpa mia.

Lei fa un piccolo sorriso e scuote la testa. "Bella sorpresa Liam, davvero"

"Ascolta quello che ha da dire almeno" il mio amico appoggia le sue mani sulle sue spalle. Sembrano così grandi in confronto alla sua esile corporatura.

Mi guarda con sguardo assente. Mi sento paralizzato, come se fossi una statua di gesso. Mi faccio coraggio e allungo le rose.
Lei le osserva e poi le prende, annusa il loro odore, poi fa una cosa che non mi sarei mai aspettato.
Getta i fiori a terra e, con serena tranquillità, li calpesta.

"C'è altro?" Dice, guardando ormai quelli che sono brandelli di rose.
Non posso fermare le lacrime che scendono adesso dal mio viso.

"Grace.." sussurra Liam.