Ariana Grande - No tears Left to Cry
"Non risponde, mi sta facendo incazzare." sbotta Harry, portandosi una mano tra i ricci frustrato.
Abbiamo chiamato Liam e ci ha risposto che fortunatamente è in Italia. Lì non possono mai arrivarci per fargli del male, quindi gli abbiamo detto di rimanere fin quando non glielo diciamo noi, ovviamente dopo avergli spiegato il tutto perché sennò sarebbe già qui.
Louis è quello che non risponde e ci sta facendo preoccupare.
"Vado a cercarlo." dice Sam, alzandosi dalla sedia.
"Non permetterti di lasciare questa casa proprio oggi." la guardo malissimo e indico la sedia. Lei sbuffa e si siede con un tonfo, non felice della mia reazione.
"Potremmo andare io e mamma." dice Gemma. "Infondo ci hanno già attaccato e, da quanto ho potuto vedere, non feriscono una seconda volta le stesse persone."
"Lo sai che non vi farei andare, è troppo pericoloso." scuote la testa Harry per poi riprendere a chiamare il numero.
Lo guardo, aspettando un cenno da parte sua ma il telefono suona a vuoto.
Lui sbuffa, lanciando il telefono sul divano che subito dopo si illumina.
Lo afferro e trattengo il respiro quando vedo il messaggio dal numero sconosciuto.
Sblocco il telefono e spalanco gli occhi subito diventati lucidi."Il tumore non mi ha ucciso, quindi ci penseranno loro a farmi fuori. Non temete, cari amici, ci rivedremo all'inferno." dico, tremando, per poi guardare Harry.
Lui mi osserva spaventato, poi si rivolge agli altri."Voi non uscite di casa. Anzi, Gemma, mamma, Eveline e Bea non fateli uscire. Legateli se è necessario."
"Non puoi farci questo!" Sbotta Rob, alzandosi.
"Noi veniamo invece." fa lo stesso Sam che avanza verso di noi.
Bea prende un coltello e glielo punta addosso."È per il vostro bene. Dobbiamo legarvi?" Dice lei, sorridendo. Sam la osserva con i pugni stretti e poi si risiede, così Bea punta verso Rob.
"Non mi fai paura con quel coltello, piccola insolente." va verso di lei.
"Dici?" Bea fa un passo avanti, mettendogli il coltello alla gola.
"Ora basta!!!" Urlo, infine. Sono stanca di tutte queste cazzate che succedono una dopo l'altra. "Rimanete qui e non si discute. Tu invece lascia il coltello." la indico e lei, sbuffando, mette il coltello sul tavolo.
"Bene. Andiamo." Harry prende la mia mano e io annuisco. Usciamo di casa e corriamo. Lui prontamente mette il cappuccio sulla testa ed entra in macchina per non farsi riconoscere.
"Non voglio immaginare cosa gli stanno facendo..." sussurro io, mordendomi il labbro per trattenere il pianto.
"Quei bastardi me la pagheranno cara." dice tra i denti, mentre le nocche diventano bianche sul volante.
Appena arrivati a casa di Louis, notiamo la porta aperta. Questo non è un buon segno e ho davvero paura. Non possono fare qualcosa al mio Lou. È stato e sarà sempre una delle persone più importanti della mia vita.
Harry apre la porta socchiusa. "Rimani dietro di me." sussurra per poi prendere la mia mano salda nella sua.
Annuisco mentre camminiamo nella stanza tutta illuminata.
Di Louis neanche la traccia, ma sappiamo già dove dirigerci.
Stranamente, abbiamo capito che loro agiscono in posti bui e strani, come i seminterrati.Il rumore delle scale mi fa gelare il sangue. La paura mi fa contorcere lo stomaco e, se non ci fosse la mano calda di Harry, io sarei già morta dentro.
Il solo pensiero che, alla fine di tutto questo vogliono uccidermi, fa sì che la bile salga su per la mia gola.
STAI LEGGENDO
Normal - H.S.
Fanfiction"L'ho fatto perchè per me sei normale. Non sei Harry Styles. Sei Harry. Un comune ragazzo. Per questo l'ho fatto. E lo rifarei." -G.F.