°~°~°~Chapter 3~°~°~°

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[STEPHEN P. O. V]

Lei, con disinvoltura e un leggero sorriso, si alza, mi fa la linguaccia e, mostrandomi meravigliosamente il suo sorriso e mi sciolgo, cazzo se mi fa strano sentire il mio petto così tanto caldo, mi soffermo ad osservare anche il suo culo che ondeggia, entra in bagno e dopo 30 minuti, passati ad osservare la porta con un sorriso da ebete, ne esce perfetta e con indosso dei vestiti prestati da mia sorella ovvero: un crop top nero, un pantaloncino corto in jeans blu e delle Nike nere alte con dei lacci argentati... più la guardo e più mi viene voglia di marchiarla, di affondare i miei denti bianchi nel suo splendido collo, di diventare un tutt'uno con lei e averla in ogni modo possibile.
Scuoto la testa vigorosamente, sentendo la mia libido crescere a dismisura e con tutta la forza che ho torno lucido.

<Andiamo? >

Chiedo, cercando di non far notare la mia erezione, continuando ad osservare lei che semplicemente annuisce, sembra persa e odio qualsiasi cosa le sia capitata, se potessi lenirei qualsiasi sua ferita pur di vederla sorridere, ma non posso e la consapevolezza mi strugge.
Cercando di mostrarmi duro come prima, la conduco fuori.
Noto però che la maggior parte delle ragazze del branco guardano la mia Mate con invidia e rabbia, la mia inconsapevole soddisfazione monta, ma, mentre il saperla mia mi toglie il fiato, i loro sguardi scatenano la mia ira. Nessuno può guardarla male! Lei è la mia ragione di vita ora! A seguito della mia riscoperta possessività la prendo per mano e mi accorgo che ha degli anelli, uno sul medio della mano destra con un semplicemente diamantino incastonato, un altro con una catenina legata attorno, sul pollice sempre della stessa mano, e altri 2 sulla mano sinistra, uno sempre sul medio con degli elementi incisi: un cuore, un fiocco di neve, un tornado,una fiamma, una goccia di acqua e una spada e l'ultimo anello sull'anulare è invece semplice, senza incisioni, ma confuso decido di chiederle, mentre continuiamo a camminare mano nella mano avvicinandoci sempre più al bosco, delucidazioni.

<Cosa rappresentano questi
simboli?>

Dico riferendomi all'anello sul medio della mano sinistra.

<Niente. Sono dei semplici simboli.>

Biascica come se un groppo in gola le impedisse di parlare.

<Non mi sembri affatto indifferente alla domanda.. e poi il nodo che ti si è formato in gola non può essere comparso senza un valido motivo..>

Sputo fuori tutto ciò che noto di lei, non lo faccio apposta, ma odio quando la gente mente, preferisco di gran lunga che mi vengano esposte le proprie difficoltà piuttosto che propinate delle cazzate.

<È una lunga storia... è tutto legato alla mia famiglia, ma non mi va di parlarne ora, ti prometto che ti dirò tutto, ma non adesso. Ti prego...!>

La guardo, gli occhi sono così lucidi che ci annego, il suo dolore si irradia in me come se fossimo una persona sola e malgrado io avessi già un'idea di come sarebbe stato il possibile rapporto con la mia compagna, non mi sarei immaginato che semplicemente vederla in questo stato avrebbe fatto così male anche a me, dopo un lieve istante intriso di lacrime ricacciate indietro sia da parte mia a causa del suo dolore e da parte sua forse per orgoglio, annuisco.
Il tragitto è breve, molto più di quanto avrei voluto, vorrei tenerle la mano all'infinito, i nostri corpi vicini stanno così bene.. il mio cuore sta bene. Arriviamo davanti alla fitta foresta, mettendoci dietro due alberi abbastanza distanti per spogliarci, non ci mettiamo molto per cui subito dopo tramutiamo in lupi.
Iniziamo a correre, uno accanto all'altra, i nostri lupi sembrano come lo ying e lo yang, si completano senza neanche saperlo, schiviamo rami, radici e sassi facendoci cullare dai rumori della natura, dal cinguettio degli uccelli, lo scrosciare dell'acqua di una cascata poco distante e dal fruscio delle foglie ma quello che ci spinge a correre in sincronia, fin quando in muscoli non bruciano è sicuramente il battito dei nostri cuori e i nostri respiri mescolati al vento, non posso sentire i suoi pensieri ma questa consapevolezza va oltre la mera conferma di quest'ultimi, so' che è così, i nostri lupi lo sanno che saremo inseparabili anche se troppo distrutti per ammetterlo. Corriamo così tanto che quando smettiamo è ormai diventato buio, stanchi, ancora sotto forma di lupi ci accasciamo sull'erba, ansanti entrambi ci ritroviamo, inconsapevolmente, a sorriderci con gli occhi, siamo vicinissimi, i respiri si mescolano e sono sicuro che se fossimo ritrasformati sicuramente ci staremmo baciando ormai, e non lo dico solo perché Dämon è già pronto per fottere la sua lupa, ma soprattutto perché lei sta richiamando i miei sensi come nessuna mai, mentre stiamo per tornare a casa, dopo aver ripreso i nostri vestiti sempre sotto forma di lupo, i miei beta mi fanno arrestare il passo.

L'ultima Alpha del clan MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora