Erano ormai dieci minuti che i ragazzi discutevano su qualche film proiettare. Alex insisteva nel voler guardare Guardiani della galassia, Christine protestava dicendo che non voleva assistere a sparatorie e missioni spaziali, perciò propose Colpa delle stelle, ovviamente rifiutarono tutti mostrando delle facce disgustate. Infine Cole e Dylan, gli unici due ad essere d'accordo, avevano intenzione di guardare Footlose.
Per quanto riguardava Danielle, rimase seduta sulla comoda poltrona di pelle che affiancava il divano sopra il quale suo fratello, i gemelli e Christine stavano sonoramente bisticciando.
La ragazza assisteva alla scena che si era creata con un sorriso beffardo in volto.
Pensó a tutte le volte in cui avevano provato ad organizzare qualcosa all'ultimo minuto, il risultato era sempre lo stesso: un grande casino.
"Andiamo Guardiani della Galassia è migliore" diceva Alex "Pem a destra pem a sinistra".
"Pem in mezzo alla tua fronte testa di cazzo" rispose Cole.
"Ragazzi" chiamó Danielle cercando di attirare le attenzioni a sè, ma loro continuavano a parlare mantenendo toni di voci sufficientemente elevati da trascurare la voce della mora.
"Ragazzi!" urló questa volta è il silenzio piombó nella stanza "Che ne dite di fare un giro qui intorno mentre pensiamo a quale film guardare?" propose.
Non poteva negare che si stesse annoiando, guardarli fare la lotta tra di loro era divertente, ma fino ad un certo punto.
Erano passati altri venti minuti e ancora non si erano accordati, così proporre di fare un giro dell'isolato per ammazzare il tempo le sembró una piccola e semplice via di fuga.
"Ah, fanculo, andiamo!" esclamó Alex togliendosi da dosso Dylan che fino a quel momento aveva tenuto come "ostaggio" per dare la possibilità a Cole di scegliere a sua volta Guardiani della galassia.
Suo fratello Alexander aveva strane tecniche di persuasione, pensó la ragazza.
Tutti, una volta in piedi, sistemarono le proprie cose e si infilarono le scarpe.
La temperatura esterna era piacevole, nè troppo fredda nè talmente calda da farti sudare.
Passeggiarono tranquillamente per il quartiere.
Un leggero sole picchiava su tutta Portland e la avvolgeva con la sua nitida chiarezza, a sua volta il vento si faceva strada tra le case, tra gli alberi e tra i capelli dei ragazzi che erano appena giunti di fronte ad un bar.
"Vi va un caffè?" chiese Christine.
"Io voglio una brioche" risposero in coro Dylan e Cole ai quali, come spesso capitava, frullavano in testa le stesse idee.
Così, una volta preso posto a sedere, attesero che la cameriera prendesse le ordinazioni.
Danielle e Christine stavano allegramente parlando di quanto fossero emozionate visto che questo sarebbe stato il loro ultimo anno alla high school, nel frattempo i ragazzi discutevano sulla grande festa che avrebbero voluto organizzare per le loro promozioni.
"Io proporrei un viaggio, che ne dite della Spagna? Mi hanno detto che a Ibiza fanno delle festa grandiose!" disse Cole rivolgendosi anche alle ragazze.
Queste ultime, interessate all'argomento, si protesero in avanti prendendo parte alla conversazione.
"Io avevo in mente Cuba, cavolo sarebbe un sogno" parló Christine.
"Vogliamo parlare della Thailandia? Cazzo è una specie di paradiso terreno" intervenne Alex guardando la sorella. Quella era sempre stata la destinazione dei loro sogni, da piccoli fantasticavano spesso a riguardo e si erano promessi che prima o poi l'avrebbero visitata insieme.
"Stiamo correndo ragazzi, prima pensiamo a finire l'anno" disse Danielle che sembrava essere l'unica ad aver ancora i piedi ancorati al terreno.
"Hai ragione sorellina, ma prima o poi ci andremo in Thailandia, te l'ho promesso da bambino" le ricordó Alex come se le avesse letto nel pensiero poco prima.
Lei sorrise. Per quanto stupido, bambinone e giocherellone potesse essere suo fratello, lei gli voleva un bene così profondo che se avesse provato a descriverlo a parole, probabilmente, sarebbe stata in grado di rovinarlo.
Poco dopo arrivarono le ordinazioni.
Le due ragazze si trovarono sotto i loro nasi due tazze fumanti di cioccolata, i gemelli avevano un bombolone alla crema a testa ed una tazza di caffè mentre Alex aveva ordinato un cappuccio 'con tanta schiuma' come era suo solito.
"Il tempo è volato se devo essere sincera" sospiró Danielle "Sembra ieri che abbiamo messo per la prima volta piede in quella scuola". Nel suo tono si poteva percepire un pizzico di malinconia e questo non passò inosservato agli occhi dei presenti.
"So cosa temi" le rispose Cole "Non ci perderemo" le strinse forte una mano mentre parlava, tre singole parole riuscirono a scaldare il cuore della ragazza che ricambió la stretta più forte del previsto.
A rovinare uno dei pochi attimi di serietà e dolcezza che si era appena creato furono le grida di un ragazzo appena entrato nel bar.
Tutti i presenti si voltarono per osservarlo meglio ed ascoltare ciò che aveva da dire visto che si era appena messo ad urlare.
"Mi rivolgo a tutti i presenti, ma soprattutto ai ragazzi" diceva.
Danielle quel tipo lo conosceva, era un membro della squadra di football della sua scuola e nonostante stesse indossando uno strano costume il volto le era familiare.
"Questo sabato è stata organizzata una meravigliosa festa in maschera, coloro che decideranno di venire per trascorrere una serata piena di divertimenti sono pregati di indossare un costume" fece un giro su sè stesso "Tipo il mio".
Passó tra i vari tavoli posando su di essi una serie di volantini. Si soffermó più a lungo del previsto vicino ai ragazzi facendo scorrere il suo sguardo da un soggetto all'altro per poi lasciar spazio ad un sorriso.
"Voi siete dell'ultimo anno, non potete mancare" rise in direzione di Danielle e Christine.
La sua attenzione più che ai tre ragazzi era rivolto a loro due e Alex si rese immediatamente conto di ciò.
"Ci penseremo" disse sperando di liquidarlo il prima possibile.
"Oh no, voi ci avete già pensato e la risposta è ovvio che ci saremo!" parló nuovamente con voce cantilenante "Ci si vede" e detto ciò uscì dal bar lasciando che la quiete tornasse a regnare.
Nel frattempo un paio di signori nel tavolo a fianco stava borbottando una serie di frasi come 'Ah! I giovani di oggi', ma come biasimarli.
"Direi che abbiamo un impegno per sabato sera" sorrise radiosa la mora.
"E così sia" le fece da eco l'amica.
Forse questa volta sarebbero stati in grado di organizzarsi nel migliore dei modi per non mandare tutto all'aria, o almeno, ci speravano.
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•Color Souls•
Romance"Qual è il tuo colore preferito?" le domandó senza smettere di guardarla negli occhi. Così come Danielle era rimasta ancorata a quel contatto visivo, allo stesso modo aveva fatto Brayden mentre nelle loro teste si aggrovigliavano molteplici pensier...