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La ragazza stava aspettando, non aveva mosso un muscolo da quando i suoi occhi e quelli di Brayden erano entrati in collisione. Ascoltare Chase che le aveva detto di restare ferma ad aspettarlo era la scelta migliore, ma questo non le impediva di dar vita ad una specie di tornado all'interno del suo corpo. Sentiva i suoi organi restringersi come se qualcuno le stesse premendo con forza un piede sullo stomaco.

Nessuno sembrava essersi reso conto di quello che stava succedendo, erano tutti troppo impegnati a pensare a cosa avrebbero fatto una volta tornati a casa o ai compiti che avrebbero dovuto svolgere, ma soprattutto ad uscire da quelle quattro mura.

La giornata era cupa e le grosse nuvole che avevano occupato il cielo sembravano voler esplodere da un momento all'altro, liberandosi da tutta quell'acqua che stavano contenendo.

In un certo senso Danielle si rispecchiava in esse, anche lei era carica di sentimenti, pensieri e frasi non dette e a sua volta avrebbe voluto esplodere, lasciare cadere tutto, liberarsi una buona volta, eppure allo stesso tempo questo suo desiderio le metteva paura, perché una volta lasciata uscire quella parte così opprimente, cosa sarebbe successo?

In quel momento si sentiva così, con tante cose da dire, ma che non avrebbe sicuramente nemmeno accennato, le avrebbe tenute rinchiuse dentro di sè, come aveva sempre fatto.

Mentre la sua mente vagava ed il suo cervello sembrava essere sconnesso dal pianeta terra ed ubicato in un'altra dimensione, bastó un attimo a farla ricatapultare all'interno del cortile della scuola e fu proprio quando vide Brayden spingere via di prepotenza il fratello.

Quel gesto così brusco fu sufficiente per farle dimenticare le parole di Chase, scollare le suole delle scarpe dal cemento ed indurla a correre in soccorso del suo nuovo amico.

"Chase tutto bene?" domandó posandogli una mano sulla spalla facendolo sussultare.

Il moro sperava con tutto il cuore che Danielle se ne fosse andata nel frattempo così da non doverle mostrare il patetico spettacolo che stava dando assieme a suo fratello, ma evidentemente era testarda, più di quanto credesse. Non si aspettava di trovarsela al suo fianco, pronta a difenderlo.

"Ti avevo detto di aspettarmi lontana da qui" le fece notare, ma nonostante ciò non riusciva ad essere arrabbiato con lei, d'altronde aveva disubbidito ma non si era tirata indietro nel momento del bisogno e questo Chase lo apprezzava.

"Chi non muore si rivede, ciao Ronnie" si intromise Brayden nel gioco di sguardi tra gli altri due ragazzi.

"Tu non sei di questa scuola, vattene da qui" sputó acidamente dopo aver assistito alla scena nella quale il maggiore dei Wood aveva messo le mani addosso al fratello.

Stava provando un sentimento di disgusto nei suoi riguardi. Già dall'inizio non le aveva fatto una buona impressione, ora però si stava confermando da solo.

"Ricordati che io non prendo ordini da una ragazzina scorbutica" rispose.

"Non parlarle così" la difese Chase.

"E tu fatti i dannati affari tuoi" urlò questa volta rivolto verso il ragazzo che ora aveva stretto la presa attorno al polso della bionda che a sua volta aveva sentito il suo cuore fare un tuffo.

Il moro non rispose dimostrandosi superiore anche se la sua mascella serrata non era un buon segno.

"Ricordati che il karma sarà molto bastardo con te! Rimango sempre più dell'idea che tu non conosca il rispetto e l'educazione" disse Danielle.

"Stai sprecando fiato"

"E tu stai sprecando tempo, vattene" disse ancora incrociando le braccia al petto.

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