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"Non voglio cazzo!" disse qualcuno all'interno della stanza mentre Danielle, ancora leggermente stordita e disorientata, cercava di capire cosa stesse succedendo rimettendo insieme tutti i pezzi del puzzle.

Aprì prima un occhio e poi l'altro senza però muoversi in modo da non far capire che si fosse svegliata.

Davanti a lei il televisore era spento ed il telecomando era stato abbandonato sulla mensola di fianco ad esso. L'odore non era quello di casa sua, tantomeno l'arredamento.

Si sentiva spaesata e non capiva come avesse fatto a trovarsi stesa ed avvolta da una coperta su un divano che non era quello di casa sua. Aveva come un grande vuoto fin quando non riconobbe la voce di Alisha che giurò di aver sentito provenire dalla cucina, sempre che non stesse sognando.

"Non essere sciocco e prova a ragionare lucidamente" disse la donna mentre faceva attenzione a non alzare troppo la voce.

"Sto ragionando ma rimane comunque il fatto che non la voglio in casa mia, cosa non capisci?" urló invece il ragazzo.

Quel tono le era particolarmente familiare ma a causa dei suoi sensi intorpiditi e non ancora del tutto ristabiliti non fu in grado di collegare quel suono ad un volto preciso.

"Non alzare il toni con tua madre bambino che non sei altro". Questa voce apparteneva ad un'altra persona ancora che però riconobbe subito.

"Tu stai zitto Brayden o giuro che ti spacco la faccia" minacciò il ragazzo che aveva capito, per deduzione, fosse Chase.

Si trovava a casa Wood. Aveva finalmente ricollegato tutti i punti e si ricordò di essersi addormentata profondamente sul divano dopo che Alisha aveva deciso di mettere su un film.

Ed ora i problemi iniziavano a schiarirsi.

Sua madre l'avrebbe sigillata in casa dal momento che non si era ripresentata a casa sua, l'avrebbe rimproverata per l'ennesima volta, non sapeva nemmeno che ore fossero.
Ora sia Brayden che Chase sapevano che era stata lì e che c'era ancora nonostante non sapessero che stesse origliando la loro conversazione anche se, più che un dialogo, le sembrava un litigio acceso tra i tre.

Non andava bene, sentì il suo cuore capovolgersi ad ogni consapevolezza che riusciva a raggiungere.

La sua testa sarebbe stata in grado di scoppiare da un momento all'altro se non avesse smesso immediatamente di pensare, ma nonostante ciò non poteva permettersi di far capire loro che si fosse svegliata, avrebbe soltanto aggiunto altri problemi alla lunga lista che già si portava dietro.

"Smettetela!" gridò Alisha silenziosamente.

Non poteva guardare la scena visto che utilizzava lo schienale del divano come riparo e come nascondiglio, ma era quasi del tutto sicura che la madre si fosse messa in mezzo ai due per evitare di fargli fare qualsiasi tipo di fesseria.

"Dai vieni a spaccarmi la faccia se ci riesci" lo provocó Brayden.

Conosceva il tono che impostava per sfidare qualcuno ed era proprio quello che stava utilizzando in quel momento.

"Chase fermati" parló ancora Alisha.

La ragazza sentiva il suo cuore battere all'impazzata senza un motivo apparente e una strana sensazione di inquietudine le si espanse nel petto.

"Ho detto basta".

"Mandate via Danielle, non la voglio vedere qui dentro, nè lei, nè nessun'altra" disse ancora Chase. Le sue parole vennero seguite da un rumore sordo, come se ci fosse stato un forte impatto e per un attimo temè che avesse colpito il fratello.

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