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"Di pure a mamma e papà di non aspettarmi sta sera, torno tardi" disse ad Alex chiudendo la porta prima di sentire la sua risposta.

Non voleva sentirsi dire niente, gli aveva chiesto di riferirlo al posto suo solo per educazione e per evitare di farsi chiamare sul cellulare venti volte durante il corso della serata.

Erano solo le sei ed i suoi amici avevano iniziato a tornare a casa loro dieci minuti prima che lei lasciasse quella casa.
Tempo di mettersi qualcosa di decente addosso che non fosse una tuta, darsi una spazzolata ai capelli e passarsi un paio di volte il mascara sulle ciglia e il gioco era fatto.

Quella giornata era stata devastante e non solo aveva rischiato di perdere il controllo, ma anche Dylan, il suo migliore amico. Come era possibile che la parte più brutta e sconfitta di lei avesse preso il sopravvento su quella che manteneva vivo il legame tra di loro?

Peccato che per quanto cercasse costantemente dei chiarimenti, delle risposte, più questi sembravano non arrivare se non addirittura darle contro.

Percorse più rapidamente del solito la strada che conduceva fino a casa Wood. La strada era illuminata appena e questo per la prima volta le fece venire i brividi.

Non era solita guardarsi attorno durante mentre camminava, tantomeno proseguire con un andatura rapida e spedita, per questo una sensazione di disagio l'accompagno durante tutto il tragitto.

Impiegó la metà del tempo che avrebbe messo se solo si fosse trattata di una passeggiata notturna e presto scorse in lontananza la sua meta.

Diede una rapida occhiata lungo il marciapiede sperando di non vedere la moto di Brayden, questo avrebbe significato affrontare una cena decisamente imbarazzante. Per sua fortuna non c'era traccia del mezzo, così, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, si avvió verso la porta e citofonó aspettando che Alisha le venisse ad aprire.

Difatti dopo poco la sua figura minuta e slanciata le apparve difronte.

"Danielle, che bello sapere che hai deciso di venire. Entra pure" disse scostandosi per permetterle di passare.

"Grazie a te per l'invito Alisha" rispose facendo il suo ingresso all'interno dell'abitazione.

"Vieni, puoi lasciare il tuo giaccone sul divano e le scarpe toglile se sei più comoda poi seguimi in cucina, stavo giusto iniziando a preparare". Si mostrò più cordiale di quanto lo fosse stata ieri e lei si sentì stranamente a suo agio nonostante stesse parlando con una persona adulta e quasi del tutto sconosciuta.

Danielle fece come le venne detto e dopo poco si trovó seduta su una delle sedie attorno al tavolo della cucina.

Si guardava attorno ed ebbe l'opportunità di scrutare ogni angolo di quella piccola stanza. Le pareti erano di color giallo spento e ad esse erano stati abbinati dei mobili di colore bianco.

Non era uno spazio ampio, ma molto più accogliente di quanto avrebbe potuto essere una grande villa.

"Raccontami di te, mi piacerebbe conoscerti meglio" disse la donna mentre controllava che il pesce nel forno non seccasse o bruciasse.

"A dire la verità non c'è molto da dire, oserei dire quasi niente" rispose mentre le sue mani sotto al tavolo avevano iniziato a sudare appena.

"Tutti hanno qualcosa da dire, sempre" le fece l'occhiolino afferrando le presine da cucina per poi appoggiarle sul ripiano della cucina.

"Beh ho un fratello, si chiama Alex" fu la prima cosa che le venne in mente e che attiró l'attenzione di Alisha.

"Più grande o più piccolo di te?"

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