"Svegliati" una voce ovatta arrivò alle orecchie di Danielle che non fu in grado di mettere a fuoco la scena subito a causa dei sensi ancora intorpiditi.
La testa ora aveva smesso di girarle ma nonostante ciò percepiva ancora un leggero fastidio.
Si era addormentata. Aveva ancora gli occhi chiusi e aprirli pareva essere un impresa davvero ardua. Sembrava come se le sue palbebre fossero state sigillate con della colla.
"Ma che diavolo sta succedendo" mugugnò.
"Sono venuti a cercarti" le rispose Brayden.
La ragazza a sentir quella frase si alzò di colpo, anche se questo le provocò un forte capogiro. Attese qualche secondo che le passasse mentre con le mani si reggeva la testa.
Erano davvero venuti a cercarla o era tutta una presa in giro? Questo la ragazza non poteva saperlo, per questo cercò una conferma.
"Chi? Dove sono?" domandò imperterrita a causa della sua voglia di risposte.
"Tuo fratello e i tuoi genitori, credo" le disse mentre i suoi occhi rimanevano puntati oltre il vetro della finestra.
Vedeva un auto parcheggiata al di fuori della villa con i fanali ancora accesi e una delle tre persone scese velocemente da essa.
Non potevano che essere loro.
Nel frattempo anche Danielle aveva preso posto accanto a Brayden, ed ora era intenta a cercare di riconoscere quella persona che stava per entrare nella casa.
"Si! Sono loro" esclamò felice nel vedere il volto di Alex.
Aveva riconosciuto la macchina prima ancora di vedere il volto del ragazzo, sapeva che erano venuti per lei, sennò chi altro poteva addentrarsi tra quelle quattro mura a notte fonda?
Carica di agitazione si diresse verso la porta e prese a colpirla con il dorso della mano. Bastava semplicemente fare un po' di baccano ed i giochi erano fatti, presto sarebbero usciti da lì.
"Avanti aiutami, non stare lì impalato, fai qualcosa!" disse con voce leggermente più cupa rispetto a poco fa.
Anche se colto leggermente alla sprovvista, il ragazzo a sua volta si avvicinò alla porta ed assecondò i colpi di Danielle.
"Siamo qui!" urlava la ragazza nella speranza che li sentissero.
E mentre i colpi si facevano sempre più forti, finalmente qualcuno sembrava averli ascoltati.
La porta fece un grande tonfo e dall'altra parte la voce di suo fratello giunse alle orecchie della bionda dopo un tempo che le sembrò infinito.
"Ehi!" diceva "Oddio sei qui, spostati che sfondo la porta".
Così, dopo aver afferrato il braccio di Brayden ed averlo trascinato sul fondo della stanza, un colpo ben assestato fu efficace e sufficiente per far crollare la barriera che divideva i due fratelli.
Non appena gli occhi di Alex scattarono in direzione della sorella un senso di sollievo invase il suo petto in un primo momento, ma fu quando riconobbe la figura al suo fianco che si incupì nuovamente anche se per motivi differenti.
Lui sapeva chi era, lo sapeva fin troppo bene, così come Brayden.
Il passato è qualcosa di molto difficile da cancellare, per questo non appena ti piomba davanti inaspettatamente ha un impatto due volte più forte.
"Allontanati da lui" fu la prima frase che pronunciò Alex nel vedere la sorella stringere il braccio del moro.
L'aria si stava facendo pesante, respiri irregolare erano percepibili e le mura di quella stanza sembravano farsi sempre più piccole.
STAI LEGGENDO
•Color Souls•
Roman d'amour"Qual è il tuo colore preferito?" le domandó senza smettere di guardarla negli occhi. Così come Danielle era rimasta ancorata a quel contatto visivo, allo stesso modo aveva fatto Brayden mentre nelle loro teste si aggrovigliavano molteplici pensier...