Fabrizio POV
<... che per via di un movimento molto veloce della corda, produce->
La mia voce viene interrotta dal suono di una chitarra che, dopo diversi secondi, capisco essere in cortile, sotto la finestra della sala dove mi trovo io.
<produce cosa?> mi incita la voce di un professore.
<produce un suono diverso in base al materiale e allo spessore della corda...>
Mentre parlo cerco con lo sguardo il mio cantante fino a quando lo trovo: vedo Ermal, col volto rigato di lacrime, sotto la finestra della mia aula intento a cantare parole bellissime per me.
Dio se lo amo.
Sto per scoppiare in lacrime davanti a tutta la commissione, quando decido di fare una cosa un po' avventata:
<scusate se mi interrompo-mi rivolgo alla commissione- volevo farvi una domanda: voi siete pro o contro alla famiglia lgbt ? Intendo, siete contro alle persone lesbiche-gay-bisessuali o trans?- nessuno mi risponde, ricevo soltanto delle occhiate incuriosite- No perchè penso che voi pretendiate spiegazioni sul fatto che lì sotto ci sia un ragazzo che sta cantando per me piangendo>
Finisco la frase aspettandomi una risposta che però non arriva, costringendomi a continuare il mio monologo con la speranza di non essere cacciato.
<Benissimo. Quel ragazzo, quell'angelo, è il mio fidanzato ed io gli ho fatto male fin troppe volte ma lui é tornato da me. Quindi se non vi dispiace..> apro la finestra e mi sporgo.
La sua voce mi sfiora causandomi un pianto quasi istantaneo e i nostri sguardi si incrociano."Io mi ricorderò di te,
fra le luci di Roma
ogni abbraccio per strada
mi riporterà da te,
perchè infondo sai
stavamo bene..."A quell'ultima frase il mio cuore manca una quantità di battiti indefinita e molte più lacrime di quante pensavo di riuscire a produrre in tutta la mia vita mi scorrono sul viso.
Anche la commissione sta guardando Ermal e ogni tanto sento qualche sguardo che sosta su di me.
<allora?> mi chiede uno dei miei professori, che ormai da 5 anni mi conosce e conosce anche la mia reputazione da stronzo senza cuore.
<si mi scusi ora riprendo..> rispondo io mentre una lacrima mi percorre la guancia.
<Mobrici, vai dal tuo ragazzo>
<come scusi?> non penso di aver capito bene.
<Fabrizio, se non ci vai te ci vado io eh> mi ripete lui sorridendomi.
<Grazie. Grazie davvero> gli dico io per poi correre come se non ci fosse un domani per corridoi, scalinate e quasi investendo col mio corpo un paio di persone che stavano chiedendo dei moduli in segreteria.
Apro la porta e mi ritrovo Ermal a 10 metri di distanza nell'atto di appoggiare la chitarra sul suolo.
Corro da lui talmente veloce che neanche Usain Bolt nei suoi anni migliori mi avrebbe raggiunto.
Arrivo a due centimetri dal suo viso, incrocio il suo sguardo e l'unica cosa che riesco a dire col fiatone è un semplice:
<scusami>
Poi le mie labbra si schiacciano contro le sue e le nostre lingue duellano in un bacio passionale che esprime tutto il nostro amore. Non resisto all'impulso di mettergli una mano fra i capelli ed avvicinarlo, in pratica appiccicarlo, a me.
Dopo un po' ci stacchiamo, stando però con le fronti congiunte, e sento un suono inaspettato che fa da sottofondo ai nostri respiri veloci.
È un applauso: la commissione che poco prima ascoltava Ermal cantare, ora è lì a batterci le mani con dei sorrisoni stampati sulla facce.
Se qualcuno avesse raccontato al me del passato questa scena non ci avrei creduto minimamente.
Potrei essere rimandato poiché ho praticamente abbandonato il mio esame orale, ma non mi interessa più niente.
Quando anche Ermal si accorge del nostro pubblico mi sorride ed io faccio lo stesso, poi lo abbraccio.
<che famo? Ti aspetto a casa o resti qua?>
<no di andarmene senza di te dopo tutto quello che ho fatto direi anche di no> mi dice il riccio ridendo.
<ok allora sali, che ho un orale da finire, magari mi aspetti fuori?>
<okay amore>
Ermal mi ha appena chiamato amore. Cazzo quanto lo amo, mi ha fatto perdere un battito con una parola.
<perfetto>
Lo prendo per mano e insieme andiamo su al primo piano, dove la commissione mi aspetta.
Gli do un bacio sulla fronte e lo lascio fuori dalla stanza con un semplice:
<a dopo, amore>
Rientro in stanza, dove percepisco un'atmosfera totalmente diversa. Tutti mi guardano sorridendo per poi chiedermi di ricominciare da dov'ero rimasto.
Finisco in breve la mia esposizione di fisica per poi passare alla parte di storia contemporanea.
Sono agitatissimo, per la materia ho deciso di cantare una canzone che ho scritto personalmente, riguardante le guerre nel mondo.
<bene adesso vi canterò una canzone che ho scritto io stesso, intitolata "Non mi avete fatto niente">
Poi una lampadina si accende nella mia testa: là fuori dalla porta c'è Ermal, perchè non far cantare anche lui? Ha un potenziale pazzesco, con la sua voce potrebbe veramente far venire i brividi alla commissione.
<anzi aspettate un secondo...> apro la porta e raggiungo Ermal.
<Erm, vuoi venire a cantare con me una canzone? Ti prego la tua voce è divina sulla mia musica>
<ma non ho idea di come faccia il brano... come dovrei fare?>mi risponde lui.
<io faccio la prima strofa e tu seguimi, la canzone ha una melodia semplice>
<okay... ci proverò>
<Grazie ti amo> gli do un bacio sulla fronte per poi rientrare in aula con lui.
<con me canta anche Ermal... okay incominciamo>
Passo ad Ermal un foglio con le parole della canzone, poi prendo la chitarra ed intono due accordi.
Inizio a cantare la prima strofa, cercando lo sguardo di Ermal che mi fa un cenno con la testa, come a dire "vai ce l'ho".
Le parole ormai escono dalla mia bocca da sole da quante volte l'ho cantata:"Al Cairo non lo sanno che ore sono adesso
Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso
In Francia c'è un concerto, la gente si diverte
Qualcuno canta forte, qualcuno grida, "a morte""Ermal mi segue a ruota con la seconda strofa e la sua voce causa una scia di brividi su tutta la mia pelle:
"A Londra piove sempre ma oggi non fa male
Il cielo non fa sconti neanche a un funerale
A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna
Di gente sull'asfalto e sangue nella fogna"Il ritornello vede le nostre voci incontrarsi in un armonia perfetta che rende quelle semplici parole "Non mi avete fatto niente" un vero e proprio grido contro il mondo.
Finiamo la canzone e riceviamo un applauso che mi scalda il cuore, mentre noto anche che qualche professoressa, leggermente commossa, si sta asciugando una lacrima.
Tichielli commenta infine:
<Fabrizio, hai veramente racchiuso tutto il dolore e tutta la sofferenza delle guerre in una canzone. Hai lanciato un grido di battaglia contro il mondo. Per me il tuo esame può concludersi.
Complimenti>
Sono veramente felice, questo piccolo liceo musicale ha saputo darmi tanto ed ora che lo sto per abbandonare, sono contento di farlo così.
<Grazie mille. Veramente grazie> rispondo sorridendo.
Io ed Ermal usciamo dalla scuola, tenendoci mano per mano, e scambiandoci di nascosto qualche bacio.
Raggiungiamo un parco poco distante dalla scuola e dopo aver preso due panini in un bar sulla strada e ci sediamo a mangiare.

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The kissing booth|metamoro
Fanfiction[conclusa] Ermal, un ragazzo che frequenta il liceo, si trova a dover organizzare un Kissing Booth che però gli stravolgerà la vita. Questa storia si ispira al film Netflix "The kissing booth" da cui ho deciso di prendere anche il nome. Enjoy ✌🏻 P...