<Ma smettila scemo!>mi urla Bea dopo l'ennesima spintarella che le do sulla spalla.
<Ti deve piacere proprio tanto questo Marco...-le sussurro io, senza riuscire a trattenere una risata -è da tutto il pomeriggio che ti vedo distratta!>accompagno le mie parole con una delicata gomitata sulla spalla.
<Eddai Ermal, lo sai che mi piace da morire... se solo fossi più popolare.... magari mi noterebbe, magari mi rivolgerebbe la parola... poi le uniche volt..>so che devo fermarla, o la nostra conversazione potrebbe trasformarsi in una lunga poesia dedicata alla bellezza di Marco:
<BLA BLA BLA BLA>urlo coprendo la sua voce e quindi interrompendo la solita tiritera su quel ragazzo "magico". <Ha ha ha, simpaticissimo- sussurra lei coprendomi la bocca - te la fidanzatina mica ce l'hai>conclude poi.
<Finché non trovo quella giusta, sono pronto a restare single... poi con sta faccia, e sto corpo chi vuoi che mi guardi?>le dico io aggiungendo un po' di ironia alle ultime parole.
<va be dai, dove eravamo rimasti... AH SÍ-esclama improvvisamente facendomi spaventare a morte-ci servono idee per la festa di fine anno!>.
Quell'anno infatti gli studenti del mio istituto avevano deciso di ricreare una tipica festa "all'americana" , come la chiamavano loro, e quindi gli studenti con necessità di crediti formativi, avrebbero potuto organizzare delle attività . Io di quei crediti ne avevo bisogno, i miei voti erano appena sufficienti e non potevo farmi bocciare anche quest'anno. Dovevo essere ammesso, non tanto per mia soddisfazione, ma per mamma, che per farmi andare a quella scuola aveva fatto mille sacrifici e non potevo deluderla ancora.
Così un giorno Beatrice mi aveva proposto di inserirci in lista, tra i ragazzi che avrebbero organizzato l'evento. Ed eccoci qui, una settimana dopo, a pensare ad un'attività da portare alla festa.
<AO m'hai sentito?!?>
<No scusa, stavo assolto nei miei pensieri>
<Perchè non fare qualcosa per aiutare me, e anche te ovviamente, a trovare l'amore? O almeno a provare le brezza di qualche bacio !>
< E cosa vorresti fare?>le chiedo incuriosito.
<Pensavo ad un kissing booth!> mi esclama tutta entusiasta.
<Ma cos'è sto Kissing bot, spiegami ti pre- >e subito la mia voce viene sovrastata dalla sua:
<oddio Erm, sei sempre indietro te eh?! I Kissing B O O T H- scandisce lentamente la parola, facendomi notare il mio errore di pronuncia- sono raccolte fondi dove solitamente un ragazzo e una ragazza si mettono a disposizione degli sconosciuti,facendosi bendare e dando un bacio sulle labbra a chiunque paghi un tot di soldi.>
<Si, può andare, ma in quale modo dovrei trovare l'amore?>le chiedo intuendo però la risposta.
<Facile. Noi due saremo i ragazzi con le bende!>
<Ma non ci penso proprio, lo faremo fare a quelli dell'ultimo anno, almeno possiamo guadagnare qualcosa, hanno una lista di spasimanti infinita!>le dico immediatamente.
<Ma, se per caso Marco volesse..> non le lasciai finire la frase:
<Ma niente-le dico io - non sei questo tipo di ragazza e non voglio che tu appaia così>.
Dopo tutto il resto del pomeriggio passato a convincerla a non dare baci a sconosciuti, succedendo nell'impresa, si poneva il secondo problema: chi avrebbe lavorato al nostro kissing booth?

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The kissing booth|metamoro
Fanfiction[conclusa] Ermal, un ragazzo che frequenta il liceo, si trova a dover organizzare un Kissing Booth che però gli stravolgerà la vita. Questa storia si ispira al film Netflix "The kissing booth" da cui ho deciso di prendere anche il nome. Enjoy ✌🏻 P...