<shhh> sussurro a Fabrizio posandogli un indice sulle labbra.
Riconosco una voce che proviene dall'altro lato dell'edificio.
Mi avvicino silenziosamente all angolo del palazzo e vedo Silvia parlare con un uomo che sarà un pelo più giovane di me.
<però fai silenzio Ale... non vorrei che qualcuno ci sentisse> sussurra la ragazza all'altro, per poi lasciargli un bacio a stampo sulle labbra.
Sento il cuore spezzarsi in milioni di schegge.
Tradito ed ingannato. Non me l'aspettavo, non da Silvia.
Corro via con gli occhi in lacrime e raggiungo la macchina che avevo lasciato in parcheggio fiondandomici dentro.
Sento Fabrizio corrermi dietro, forse mi sta anche urlando qualcosa ma non lo sento. Le mie orecchie non percepiscono suoni, come se fosse appena scoppiata una bomba.
La portiera del passeggero si apre e vedo il Moro entrare di scatto.
Le sue braccia mi afferrano e mi trascinano sopra di lui: mi abbraccia così forte da farmi quasi soffocare ma non mi interessa. In quel momento sento solo i nostri cuori uniti battere all'unisono. Quelle braccia stanno pian piano raccogliendo tutti i pezzetti del mio cuore e li stanno riattaccando insieme.
<non piangere per lei. Non ti merita okay?> la sua voce mi riporta alla realtà e stringo le braccia attorno al corpo di Fabrizio.
Gli accarezzo la testa e sussurro in lacrime:
<Cantami qualcosa. Ti prego>"Gli amori vanno via,
ma il nostro
ma il nostro no.
Il tempo passa mentre
aspetti qualcosa in più,
ma non rimette apposto niente
se non lo fai tu"La sua voce non riesce a fermare le lacrime di dolore che mi rigano il volto ma generano un sorriso che unito a queste mi ricorda un arcobaleno: connubio fra pioggia e sole.
Fabrizio mi passa le dita fra i capelli e mi guarda negli occhi sorridendo.
Sono ancora sopra di lui, starà soffocando.
<cazz.. scusami ora mi levo.. non mi ero nemmeno accorto..>
Mi scosto leggermente da sopra il suo bacino, sul quale ero seduto a cavalcioni, ma sento il mio corpo tornare indietro sotto la forza di due leve che riconosco essere le braccia del ragazzo.
<dove pensi di andare?> mi squadra dall'alto al basso e si morde un labbro.
Ho resistito per troppo tempo ma ora mi tocca cedere: afferro la sua testa fra le mani e mi avvicino in procinto di baciarlo.
Poi accade l'imprevisto: Fabrizio abbassa la testa, facendo aderire le mie labbra alla sua fronte mentre molla i miei fianchi.
<Perchè?> domando io deluso.
<Non sei nelle condizioni Ermal. Io con te farei l'amore qui e adesso, ma hai appena subito un colpo duro che non ti sta facendo pensare bene.
Sei bellissimo, ed io sarò sempre qui per te, ma voglio che anche tu mi voglia sul serio, non solo per riempire un vuoto... fidati so cosa provi>
Ci rimango un po' male ma so che é la verità e che non sono lucido.
Tuttavia, il pensiero di Fabrizio senza indumenti mi ha risvegliato come una secchiata d'acqua gelida:
Passo la lingua sulle labbra ed inizio a posargli baci delicati sul collo a cui, malgrado il buonsenso, il ragazzo non riesce a resistere.
Arrivo fino all'orecchio e gli sussurro:
<hai ragione>
Scendo da sopra Fabrizio e metto in moto la macchina.
<dove mi porti?> chiede lui con un tono leggermente speranzoso.
<a casa tesoro, così anche tu ti schiarisci un po' le idee>
<ecco... meglio va. Con quelle labbra a portata di sguardo mi sento come un ubriaco>
<quali... queste?> gioco un po' con il moro, indicando con un dito le labbra su cui mi passo la lingua.
Fabrizio per vendetta mi posa una mano sulla coscia ed inizia ad avvicinarsi al mio punto debole.
<Fabrizio Moro. Stai fermo sto guidando>
<Ermal non poi fa' lo stronzo e pretende che nun te faccio niente>
Avvicina la mano al mio amico,che ormai è alle stelle, e col dito inizia a fare cerchi affianco ad esso, facendomi soffrire da morire.
<Fabrizio.... Fermati cazzo o sbando>
<okay Meta... okay>
Lascia sul mio rigonfiamento un ultima carezza che mi fa vedere le costellazioni intere e poi ripercorre all'indietro tutta la mia coscia.
<Arrivati-grazie a dio sani e salvi- puoi scendere>
<ciao Ermal... ci vediamo in studio fra due giorni . Ti voglio bene>
Mi passa una mano fra i ricci.
<Ciao Bizio. Ti voglio bene anche io, a presto>
Scende dalla macchina prima che io possa fare qualcosa ed io parto prima di poterne combinare un'altra.
Ma cosa sto facendo... Non posso farlo rientrare così nella mia vita... ma è come se il nostro legame non si fosse mai sciolto.
Poi tutto tatuato e coi capelli corti è veramente bellissimo.
<Meta non sei lucido> mi dico a voce alta mentre percorro le strade di Milano.
Ora parlo anche da solo... non sto proprio bene. Dopodomani dirò a Fabrizio che è stato solo un errore, che non lo amo, che ero solo sopraffatto dalle emozioni. Sì, farò così.
Intanto mi muovo verso casa e penso a come affrontare Silvia.
Esigo delle spiegazioni.
Certo, anche il moro stava per baciarmi davanti a casa mia, ma almeno io non ero concorde.
Arrivo all uscio di casa e busso alla porta pur avendo le chiavi... trovarmi Silvia a letto con un altro non sarebbe un grande spettacolo.
Silvia mi apre, evidentemente in casa da sola, e mi guarda interrogativa cercando di capire il mio gesto.
Mi chiudo la porta alle spalle e con voce molto calma, quasi strozzata, inizio a parlare:
<Silvia... chi era quello?... no anzi, chi è l'Ale che ti ho visto baciare poco fa?>
<Ermal di che cosa stai par->
<Silvia, vi ho visti. O mi spieghi tutto o me ne vado>
<Ermal... mi dispiace veramente tanto. Io ti voglio un mondo di bene e lo sai, ma ultimamente vista la tua assenza sono uscita a passeggiare più spesso e ho conosciuto Alessio... non so come, ma improvvisamente ho provato per te un senso di sola amicizia, molto stretta certo, anziché amore... con Alessio sto da pochissimo e tanto per la cronaca non ci sono stata a letto. Te l'avrei detto presto. Mi dispiace>
<Silvia... è colpa mia se la nostra relazione non è durata, lo so bene che non saremmo potuti andare avanti ancora per molto. Trovarti con quello però mi ha spezzato il cuore>
<Ermal scusami. Non sapevo come dirtelo... non sapevo come dirlo a me stessa. Ero così sicura di amarti che solo baciare un altro mi ha fatto capire il contrario>
Sento tanta sincerità nelle sue parole quanto basta per farmi lanciare le braccia ai suoi fianchi in un abbraccio spontaneo e pieno d'amore.
Amore privo di passione ma pieno di amicizia e compatimento.
Infondo non posso darle una colpa perché prova ciò che provo io.
<Che ne dici di restare amici?> le sussurro io.
<Ermal ti voglio tanto bene. Grazie per avermi capito ancora> mi bacia la testa e stiamo fronte a fronte per un po'.
<Silvia... ti devo dire una cosa. Penso di essermi innamorato anche io>
<Ermal... sono felice per te... per noi>
Ma cosa mi salta per la testa. Io devo chiudere con Fabrizio prima di cadere in tentazione.
Silvia inizia a parlare di nuovo:
<Ermal... questa casa... casa nostra?>
<Silvia è casa tua.. mi ci sono solo trasferito... tra pochi giorni andrò a Sanremo e poi mi troverò un altra casa... non preoccuparti>
<dopo Sanremo perciò non ci sarai più?>
<rimarremo amici Silvia, ma mi trasferirò di casa come è giusto che sia>
<okay certo>
Le voglio bene, ma anche io, come lei, mi innamoro ancora... ancora dopo dieci anni."La musica ci cambia
ci trasforma,
non ci abbandona,
e tu lo sai che io...
Io mi innamoro ancora."
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The kissing booth|metamoro
Fanfiction[conclusa] Ermal, un ragazzo che frequenta il liceo, si trova a dover organizzare un Kissing Booth che però gli stravolgerà la vita. Questa storia si ispira al film Netflix "The kissing booth" da cui ho deciso di prendere anche il nome. Enjoy ✌🏻 P...