Prologo

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Ice on Fire

prologo.

Il fuoco è una forma di combustione. Ha la capacità di generare luce ed energia e per il genere umano è diventato una fonte indispensabile.

Il ghiaccio è il passaggio dell'acqua dallo stato liquido allo stato solido. Il ghiaccio è un solido trasparente.

Se metti questi due corpi uno accanto all'altro si noterà che il fuoco potrà sciogliere il ghiaccio,ma il ghiaccio una volta divenuto acqua potrà spegnere il fuoco. Per questo motivo entrambi cercano di stare lontano l'uno dall'altro ma per qualche strano motivo finiscono sempre per ritrovarsi vicini. Il ghiaccio ha bisogno del fuoco per abbandonare il suo stato di paralisi,il fuoco ha bisogno dell'acqua per placare le sue fiamme imponenti.

Sentii suonare la sveglia alle 7 in punto e in un istante saltai giù dal letto. La disattivai e dopo essermi infilata le pantofole andai verso la finestra per aprire le tende. Bristol era riscaldata da un sole raggiante che splendeva in alto nel cielo,permettendo ai ragazzi di poter andarsene in giro senza bisogno dell'ombrello. Un ottimo primo giorno di scuola,direi. Mi legai i capelli in una coda di cavallo e uscii dalla stanza,percorrendo il corridoio di casa e trovando la porta della camera di mio fratello ancora chiusa. Che mi aspettavo? Lui non aveva più l'impiccio del liceo e in più aveva avuto la fortuna di frequentare l'università della città,la Bristol University. Feci una smorfia a quel pensiero e tornai sul mio da fare. In bagno mi diedi una veloce occhiata. L'obiettivo di perdere almeno 7 kili in quell'estate era stato raggiunto.

Non ero più gonfia, non in viso e in nessun'altra parte del mio corpo. Il seno era rimasto sempre lo stesso,una terza scarsa. Lasciai perdere l'analisi del mio corpo imperfetto e iniziai a lavarmi. Non ero mai agitata per il primo giorno di scuola ma quello sarebbe stato il mio primo ultimo giorno di scuola,visto che quest'anno sarei finalmente uscita da quella maledetta scuola. Sarei uscita e mi sarei iscritta all'accademia di moda,con i miei avevano promesso. Sempre che si degnassero di rispettare questa promessa visto che nella mia famiglia non si è mai dato rispetto a nulla. Mio padre era a capo di un importante azienda,conosciuta in tutto il paese,così mia madre era libera di non lavorare. Stavamo bene economicamente,molto bene e nella mia vita non mi era mai mancato niente. Almeno da un paio di anni. Quando ero più piccola non mi interessava l'operato di mio padre,lo stipendio che portava a casa.. ero una semplice bambina che voleva solo divertirsi e stare appiccicata a suo fratello maggiore. Avevamo un bel rapporto un tempo ... adesso non più.

Uscii dal bagno e tornai nella mia stanza,osservando i vestiti che il giorno prima la mia amica Aria mi aveva aiutato a scegliere. Era da sempre la mia compagna di corso,la mia compagna nella vita. Amavamo divertirci,andare a fare shopping e eccellere in tutte la materie. A differenza mia Aria non amava vestirsi in modo particolare,un jeans e una maglietta per lei erano abbastanza. Io invece volevo essere impeccabile ogni giorno. Semplice,ma impeccabile. Per quella mattina avevamo scelto un vestitino stretto al seno e largo giù sui fianchi. Un paio di stivali e capelli sciolti. I miei lunghi capelli biondi erano ciò che mi piaceva di più di me. Biondo dorato,ondulati alle punte. Soddisfatta mi guardai allo specchio,mi diedi un ultima sistemata senza un velo di trucco - odiavo il trucco - e corsi al piano di sotto.

«Buongiorno!» Dissi, salutando mia madre e quell'astrocefalo di mio fratello.

«C'è una sfilata di moda questa mattina a scuola?» Mi punzecchiò mio fratello,osservandomi con la sua solita smorfia.

«Sarebbe molto bello rimanere qui e ascoltare i tuoi stupidi discorsi Louis ma, - mi avvicinai al tavolo e presi un toast - sono in ritardo.»

«Ci credo! Ci avrai impiegato almeno mezz'ora a prepararti in quel bagno.» Mi fece una smorfia e io gli risposi di rimando con la stessa.

«Louis lascia stare tua sorella. - lo richiamò mia madre - Sei bellissima Hannah.» Mia madre mi sorrise e io mi voltai verso mio fratello trionfante.

«Perfetto,la pianto ma quando tenteranno di molestarti,perchè lo faranno,non chiedere aiuto a me.» Mi disse,alzandosi e tornando al piano di sopra. Sbuffai. 21 anni e nessun neurone funzionante. Avevo perso le speranze.

«Cosa vuoi mangiare per pranzo?» Mi domandò mia madre,versandosi un po' di succo nel bicchiere.

«Pranzo da Aria. - le dissi,prendendo il cappotto e infilandomelo - Ci vediamo stasera.»

«Non fare tardi!» Mi urlò,non appena chiusi la porta.

Il sole risplendeva. Sentii gli uccelli cinguettare felici tra gli alberi.

«Buongiorno Hannah!» Mi salutò affettuosamente la mia vicina,alzando un braccio.

«A lei signora Ross.» Ricambiai il saluto e sollevai la mia bicicletta da terra. Non capivo perchè la lasciavo in piedi e la ritrovavo sempre rovesciata. Qualche idiota sicuramente si divertiva con poco.

La mia scuola non distava molto,in verità sarei potuta andare anche a piedi ma amavo andare in bicicletta. Amavo sentire l'aria fresca del mattino sul viso,mi faceva sentire senza nessun motivo in particolare felice. Ogni mattina così arrivavo alla Bristol Brunel Accademy in sella alla mia Mandy - non so il motivo per cui la chiamavo così - e la agganciavo a un vecchio palo accanto alla fermata dello scuola bus.

«Ho l'impressione di aver fatto un ottimo lavoro con questa scelta di vestiti.» Io e Aria ci incontravamo lì ogni mattina per varcare la soglia dell'inferno insieme. Come si dice? In due farà meno male?

«Devo smetterla di lasciare questi vestiti ad ammuffire nel mio armadio, - le risposi sorridendole - se non ci fossi tu che ogni volta ci scavi dentro non ricorderei neanche di avere certe cose.»

«E' per questo che c'è la tua Aria.» Mi disse scherzosamente,cingendomi le spalle con un braccio. Scoppiai a ridere e attraversammo la strada,arrivando alla scalinata che separavano la libertà dalla prigionia.

«Hannah! - disse a un tratto Aria - Quello non è..» prima che potesse finire la frase,un tizio ci passò accanto,scioccato quanto noi.

«Harry Styles ci degna nuovamente della sua presenza,quale onore.» I brividi. Lo fissai nel suo giubbotto di pelle,nei suoi riccioli scomposti e sulla sua moto nera petrolio.

Il tizio che qualche minuto prima ci era passato accanto era Zayn Malik. Zayn Malik,il ragazzo più inaffidabile su questo pianeta,dopo Harry Styles,ovviamente.

«Non era finito in riformatorio?» Mi sussurrò Aria.

«Si, - risposi io in una specie di trance - infatti.» Non riuscivo a levargli gli occhi di dosso. Zayn gli si avvcinò e si diedero un affettuoso abbraccio. Il duo-idioti era tornato. Non poteva rimanere lì dov'era? Perchè dopo cinque anni in riformatorio aveva deciso di rimettere piede qui? Perchè era tornato nella sua vecchia scuola?

«Hannah! - mi richiamò nuovamente Aria - Hannah andiamo.» Feci un passo in avanti,fissandolo ancora. Dopo qualche istante si voltò a guardarmi e la sua espressione cambiò. Il sorriso che aveva poco prima mentre parlava con Zayn sparì,dando spazio a un'espressione seria e.. strana. Possibile che non si ricordasse di me? Ma certo che si ricordava di me. Sentii il peso del suo sguardo dopo pochi minuti e decisi di distogliere il mio, seguendo Aria dentro scuola.

{spazio me}

Premetto che questa ff non è mia ma di una gentilissima ragazza, che la pubblica su efp, e mi ha dato il permesso di pubblicarla qua.

E' severamente vietato pubblicarla senza il suo permesso. 

Ho deciso di pubblicarla qua perché a me piace tantissimo e spero che piaccia anche a voi.

La ragazza si chiama Peluche su efp, se vi piace il suo modo di scrivere sarò felice di chiederle di pubblicare le sue altre ff.

A presto.

Ice on Fire :: hes  {in correzione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora