N.A. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla
Ice on fire
capitolo 20
Hope your heart is strong enough
When the night is coming down on you
We will find a way through the dark
Chester se ne stava sdraiato ai piedi del letto, il respiro regolare, gli occhi socchiusi. Ogni volta che sentiva un minimo rumore gli spalancava e drizzava le orecchie. Stava diventando un ottimo cane da guardia. Controllava me ed Harry, avvinghiati a letto, in un mercoledì pomeriggio. Lui si era addormentato, con quell'espressione stanca e gli occhi che imploravano pietà. Trascorreva tutti i giorni in ospedale da Adele e mi proibiva di andarci perchè non voleva assistessi a quella visione. Sua madre non lo riconosceva quasi più. A volte lo scambiava per l'infermiere, altre volte per un suo vecchio cugino. Quando lui nominava il nome Harry nei suoi occhi c'era il vuoto più totale. Per Harry sua madre se ne era già andata, però si appendeva a quella piccola speranza che potesse riconoscerlo di nuovo prima di andarsene per sempre. E anche io lo speravo con tutto il cuore.
«Continui a farlo.» lo sentii mugugnare a occhi chiusi.
«Cosa?»
«A fissarmi, - aprì gli occhi con fatica e mi guardò – continui a fissarmi mentre dormo.»
Lo guardai ridendo. Aveva ancora la forma del cuscino sulla faccia.
«Mi piace guardarti dormire.» dissi.
Si avvicinò al mio viso, toccando le mie labbra con le sue, morbide.
«A me piaci tu.»
Si allontanò di poco, quando bastava per guardarmi e accarezzarmi una guancia con il pollice della mano.
«Grazie, - dissi – me lo dicono in molti.»
«Ah ma davvero?»
Harry spalancò gli occhi e iniziò a pizzicarmi i fianchi e a riempirmi di solletico. Non appena iniziai a ridere e a dimenarmi, Chester uscì dal suo stato di trance e saltò sul letto, abbaiandoci contro. Harry lo richiamò più volte, ridendo, senza smettere di torturarmi.
«Hanna Tomlinson, - disse dopo un po' fermandosi – dopo tutti questi anni, non permetterei a nessuno di portarti via.»
«Harry Styles, - dissi io – secondo te dopo esserti venuta dietro per anni, penserei a qualcun'altro proprio ora che stiamo insieme?»
«Hai ragione, - ci pensò un attimo – non ce ne sono brillanti come me.»
Istintivamente lo colpì in faccia con un cuscino e scoppiai a ridere, con Chester che continuava ad abbaiare e a scodinzolare. Decise di piantarla quando Harry scese dal letto e andò a vestirsi. Io rimasi seduta con le gambe incrociate a guardarlo litigare con i jeans. Risi alla scena e poi ricordai una cosa.
«Domani è il compleanno di Zayn.» dissi.
«Quindi?» mi chiese confuso, infilandosi la maglietta.
«Organizziamo una festa, - spiegai – potremo farla qui da te.»
«Zayn non è tipo da feste di compleanno.»
Non volevo raccontargli di quel giorno che lo salvai da quel tipo, non volevo che reagisse male. Volevo solo che Zayn non passasse troppo tempo da solo.
«Non sarebbe una cosa in grande, - continuai – qualche amico, tanto per non rimanere da solo.»
Harry si infilò le scarpe e rimase a guardare l'armadio davanti a lui.
STAI LEGGENDO
Ice on Fire :: hes {in correzione}
FanficN.B. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla ---------------------- Il ghiaccio ha bisogno del fuoco per abbandonare il suo stato di paralisi, il fuoco ha bisogno dell'acqua per placare le sue fiamme imponenti. ...