Ice on fire
capitolo 21
Harry capì subito, solo dalla mia espressione. Aveva aspettato quel momento per mesi, giorni. Lo aveva aspettato con paura, tremando sempre di più ogni giorno che passava. Qualcuno potrebbe dire che ha avuto tutto il tempo per prepararsi, per dirle addio, per fare tutto ciò che non aveva mai fatto, ma nessuno è mai preparato a una perdita del genere. Venne verso di me, mentre mettevo giù il telefono e non mi fece neanche finire di parlare. Scattò fuori dalla porta, saltò sulla moto e partì. Io lo inseguii, insieme a Zayn, pregando che avrebbe mantenuto la calma. Ma quando arrivammo due medici stavano cercando di trattenerlo, bloccandolo di peso. Harry la chiamava, mentre la adagiavano su una barella. Quando la vidi portai una mano alla bocca, con il cuore a pezzi. Istintivamente mi fiondai tra le braccia di Zayn, accanto a me, che mi avvolse.
«Mamma!» continuava a urlare Harry tra i singhiozzi.
Aveva ancora la faccia sporca di cioccolato, le lacrime agli occhi, la voce che implorava un attenzione, un cenno. Un bambino che vuole la sua mamma. Un bambino che vuole solamente un altro abbraccio, l'ultimo. Ma era troppo tardi. Zayn andò verso di lui, cercando di aiutare i medici. Lo strattonò dal braccio, allontanandolo dagli uomini, ma Harry guardò un ultima volta da quella parte e poi iniziò a correre verso l'uscita. Cercai di andargli dietro, richiamandolo, ma Zayn me lo impedì. “Ha bisogno di stare solo”, mi disse.
«Lo supererà?» chiesi a Zayn, con la voce tremante.
Zayn mi guardò, lo sguardo triste.
«Non lo so.» sussurrò.
Adele era l'unica famiglia che gli rimaneva. Non aveva mai conosciuto i suoi nonni paterni e quelli materni erano morti quando era piccolo. Era solo un puntino che vagava da solo. Aveva perso l'orientamento, il suo punto di riferimento. Non lo vidi il giorno dopo, non sapevo dove fosse, non avevamo ancora parlato dopo quella sera. E mi ritrovai il giorno del funerale davanti a quello specchio, con quel vestito nero che sembrava tapparmi i polmoni. Non ero mai stata a un funerale e quel giorno mi sentivo come se fosse morto un mio parente stretto, ma Adele in qualche modo lo era. Scesi le scale, trovando i miei genitori al piano di sotto, con lo sguardo forse per la prima volta pieno di affetto. Mia madre mi abbracciò, facendomi piangere, ma la cosa che mi fece più male è che non ero io la vittima della situazione. C'era qualcuno chissà dove che stava soffrendo più di me. Uscii di casa, trovando Liam in fondo al vialetto. Le mani in tasca e lo sguardo fisso su di me. Mi avvicinai lentamente e mi accolse con un braccio.
«Mi dispiace Hanna, - mi sussurrò – avrei voluto saperlo.»
Rimasi con la testa sul suo petto, stringendo la camicia tra i pugni.
«Louis non viene?» mi chiese, una volta sciolto l'abbraccio.
«Non ha i soldi per il volo e ovviamente a mio padre non può chiedergli.»
Avrei voluto accanto in quel momento, ma sapevo che era più difficile di quanto pensavo. Io e Liam ci incamminammo verso la chiesa, insieme ai miei genitori e ad altre poche persone del vicinato che conoscevano Adele. Diedi un'occhiata alla casa di fronte, notando le persiane chiuse. Dove sei Harry? Pensai, preoccupata. Erano due giorni che non lo vedevo e avevo paura che si stesse cacciando in qualche guaio. Ma quando arrivammo in chiesa, lo trovai vicino alla bara di sua madre, un paio di occhiali da sole, giacca nera. Stringeva le mani alla gente che si avvicinava per fargli le condoglianze e io mi trovai in difficoltà. Non sapevo se avvicinarmi, se non farmi vedere, avevo paura di comportarmi in modo sbagliato. Harry era uno di quelli che quando soffre vuole stare da solo, odia gli abbracci, le rassicurazioni. Non sarebbe servito niente sentirsi dire “Andrà tutto bene”, perchè in realtà non sarebbe andato tutto bene. Vidi Liam avvicinarsi, i miei genitori seguirlo, io rimasi immobile. Zayn era alla destra dell'altare insieme a Niall e agli altri del gruppo.
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Ice on Fire :: hes {in correzione}
FanficN.B. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla ---------------------- Il ghiaccio ha bisogno del fuoco per abbandonare il suo stato di paralisi, il fuoco ha bisogno dell'acqua per placare le sue fiamme imponenti. ...