Capitolo 20 (Revisionato)

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Finalmente la porta si spalanca e lo vedo li sull'uscio alle prese con le stampelle, con un sorriso spavaldo e determinato sul viso. Tutti in coro urliamo "Bentornato Matty!" e esplodiamo in un applauso seguito da urla di gioia e una pioggia di coriandoli colorati sparsi per tutto l'ingresso di casa. I suoi occhi si posano su ognuno di noi e urla "hip hip" e noi rispondiamo "Urrà!". Giacomo e Tommaso fanno scendere mille palloncini colorati dalla balaustra del piano superiore e tutti corrono ad abbracciarlo, io resto immobile ad osservare la scena per godermi ogni secondo di questo magnifico momento sembra che tutto si muova a rallentatore per un momento ricordo ogni cosa come se stesse accadendo proprio adesso, la sofferenza, il panico e razionalizzo come tutto possa accadere per un motivo e come dalle cose negative possa, comunque nascere qualcosa di positivo, in questi ultimi giorni molte delle mie certezze sono crollate, davanti all'inevitabilità della vita. Tutto si riduce a attimi, scelte che modificano il percorso del nostro destino, forse riviviamo la stessa vita all'infinito e se solo penso che ogni scelta può portare a un'infinità di conclusioni differenti, ma che comunque noi prendiamo inconsapevoli sempre la stessa scelta, fa paura e è fottutamente inquietante è vero, ma allo stesso tempo se guardo tutte le persone che sono in questa stanza, sono felice che le mie scelte mi porteranno all'infinito a vivere questo momento, con ogni singola persona che è qui con me.

"Hey S, vieni qui a stritolare il tuo fratellino". I miei pensieri vengono interrotti da Matty, che ancora sull'uscio mi tende le braccia mantenendo un equilibrio precario sulle stampelle; da piccolo mi tendeva le braccia allo stesso modo, in attesa di essere consolato dopo essere caduto dalla bicicletta. Questo pensiero mi fa sorridere e senza farmelo ripetere due volte mi dirigo verso di lui. "Hey bentornato fratellino". Dico mentre lo stringo forte a me. "Non è facile liberarsi di me, lo sai sorellona". Risponde buttandosi di peso su di me.

"Ora vieni a sederti, solo per oggi hai tutti al tuo servizio". Dico indicandogli il divano, i suoi occhi brillano di felicità, so quanto ami essere coccolato e al centro dell'attenzione. Prima di accomodarsi mi ferma e mi dice. "Lui chi è?". Alzo lo sguardo per cercare di capire a chi si riferisca.

"Ma di cosa stai parlando? Lui chi?". Mi guarda con aria circospetta, ad un tratto si è fatto serio. "Voglio conoscere il tuo ragazzo". Risponde secco.

OH MERDA! Siamo già arrivati alle presentazioni ufficiali? Prima che possa rispondere Tommaso si avvicina a noi e si presenta, ma cos'è un complotto? Ok ora comincia a girarmi la testa.

"Piacere Tommaso". Gli tende la mano che rimane sospesa a mezz'aria. Il mio sguardo vaga da Tommaso a mio fratello e viceversa, sono impietrita, lo sguardo di Matty è diverso dal solito, lo sta studiando. Passano dei minuti interminabili, nei quali nessuno di noi cenna a spostarsi, Tommaso fa la prima mossa, fa un sorriso e prova a congedarsi, forse siamo salvi, ma Matty lo ferma, mica ci credevi veramente Serena, ma sei scema o cosa?.

"Hey tu, che intenzioni hai con mia sorella?". A quelle parole rimango letteralmente a bocca aperta, guardo il mio Matty perplessa, sta cercando di fare il fratello protettivo? Non credevo fosse cosi possessivo. Tommaso torna sui suoi passi "Ho intenzione di farla stare bene e amarla fino a quando lei mi vorrà al suo fianco".

"Lo spero per te altrimenti le tue ossa diventeranno degli stuzzicandenti, che userò per togliermi la tua carne tra i denti dopo che ti avrò sbranato!". Risponde Matty in maniera risoluta, non lo avevo mai sentito parlare così, beh di certo non ci sono dubbi che sia mio fratello. Provo ad intervenire ma non me lo concedono.

"Non temere non ce ne sarà bisogno, anche perché in ogni caso tua sorella sa difendersi più che bene". Tommaso mantiene una calma di cui io non sarei capace.

"è bene mettere le cose in chiaro, ora andiamo a divertirci, io sto morendo di fame e ci sono molte persone che attendono di servirmi". Gli sbalzi d'umore di mio fratello mi fanno rimanere esterrefatta, sembro una deficiente qui imbambolata in mezzo alla stanza mentre loro si allontanano dandosi una pacca sulla spalla, è ufficiale sono circondata da pazzi. Tutti sono intenti a banchettare, come se non hanno notato cosa è accaduto a pochi passi da loro, una manciata di secondi fa. Tommaso si volta e mi fa un occhiolino, allora mi rassegno all'evidenzia del nulla accaduto e provo ad aggregarmi ai festeggiamenti, ma Amanda mi blocca. "Posso parlarti?". Chiede guardandomi dritto negli occhi, sembra nervosa.

PRIMA O POI BISOGNA TORNAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora