Capitolo 11 (Revisionato)

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"Smettila di fissarmi".

"Non posso". Ride.

"Perché?". I nostri sussurri riempiono l'abitacolo, mentre ci dirigiamo in discoteca e Giacomo e Amanda discutono tra loro.

"Perché sei sparita per tre lunghissimi giorni e non ho potuto vedere il tuo viso per troppo tempo".

Cazzo quanto mi mette a disagio è incredibilmente diretto, devo fare qualcosa. Mi mordo il labbro inferiore prima di rispondere. "Falla finita latin lover, avrai visto altri visi più interessanti del mio". Cazzo così non va bene però, maledettissime parole del cazzo, cosi sembro gelosa!

"Sei gelosa per caso?" Mentre mi ero persa tra i miei pensieri ha accorciato le distanze, che già l'abitacolo aveva ridotto ai minimi termini. Le nostre braccia si sfiorano e un brivido mi scuote il corpo. Questa cosa che il mio corpo reagisce cosi alla sua vicinanza non va per niente bene. Mi volto di scatto "Ti piacerebbe Tarson".

"Hai fatto i compiti a casa vedo, come sai il mio cognome?"

Amico mio non sarà facile incastrarmi ho sempre la risposta pronta! "Giacomo lo avrà detto un milione di volte, non sapevo fosse uno dei segreti di Fatima". Rido soddisfatta.

"Touché Peters". Ecco chi è che ha fatto i compiti. Non gli rispondo per non dargli la soddisfazione e noto che non si ritrae, anche se non stiamo più parlando. Il calore del suo corpo mi pervade, è così piacevole. Ma a che cazzo penso! Porca vacca! Mi ritraggo nel momento stesso che Giacomo posteggia la macchina e quasi senza aspettare che si fermi, mi butto fuori. Non mi serve guardarlo perché percepisco che sta sghignazzando, ama proprio mettermi in difficoltà questo figlio di"Allora S andiamo a scatenarci!"

Aspettiamo un pò prima di poter entrare, ma grazie alle conoscenze di Guido ci fanno prendere la preferenziale.

"Hey Guido stai diventando un personaggio famoso, addirittura l'entrata vip".

Mi passa un braccio sulle spalle e mi sussurra in un orecchio. "Saper fare i cocktail ti apre le porte del paradiso...e non solo quelle amica mia". Scoppiamo a ridere in una risata fragorosa e non appena siamo dentro ci buttiamo in pista, mentre Guido con nonchalance si piazza dietro al bancone e ci prepara dei cocktail. Mentre scuoto i fianchi insieme ad Amanda, Tommaso mi si piazza vicino e anche se cerco di non guardarlo, sento il suo sguardo fisso su di me. Mi fa innervosire il modo in cui riesce a mettermi in soggezione. Mi avvicino a lui e per sovrastare la musica che rimbomba in tutto il locale, lo tiro per la maglietta per fargli capire che ho qualcosa da dire. "Smettila di fissarmi mi innervosisci, smollati siamo qui per divertirci non fare troppo il serioso".

"Vuoi che mi smolli eh". Neanche mi da il tempo di rispondergli che mi prende per i fianchi e con uno strattone mi attacca al suo petto, si scosta poco di lato iniziando a premere il ginocchio per insinuarsi tra le mie gambe, non so bene perché ma lo lascio fare, mi fa comodo pensare che sia a causa dell'alcol. Continuiamo a stare occhi negli occhi, stringe ancora di più il suo abbraccio e i respiri iniziano a fondersi, il cuore inizia a galoppare quando con movimenti sensuali comincia a muoversi contro di me trasportato dal ritmo della musica, sento il mio corpo rispondere al suo, il respiro si affanna e una certa eccitazione inizia a farsi sentire. Tutto intorno a noi scompare questa sensazione mi accompagna ogni volta che siamo vicini, ogni volta che ci guardiamo, ogni volta che ci tocchiamo. Non sono padrona del mio corpo, le mani si muovo da sole risalendo sulle braccia, con fare calmo e sicuro, noto che gli sto procurando dei brividi di piacere. Ripeto il movimento più volte e sembra non disdegnare. Quanto mi piace stare tra le sue braccia, sembra sentire i miei pensieri e un sorriso beffardo compare sulle sue magnifiche labbra e quasi nello stesso istante il ricordo di quel bacio riaffiora nella mente. Sembra quasi che stessimo pensando la stessa cosa come se fossimo connessi, perché una luce appare nei suoi occhi e io spero vivamente che stia per fare quello che il suo corpo mi sta comunicando già da un po'. Si fa sempre più vicino ormai manca poco perché riaccada nuovamente, ma tra di noi si intromette Guido che ci passa due cocktail ghiacciati. Cazzo, ma che sto facendo? Quasi rinsavisco mi allontano imbarazzata da Tommaso e afferro il cocktail facendo un sorso profondo. Vedo il suo sguardo, sta incenerendo Guido che ha rovinato l'atmosfera. Ne approfitto per girare sui tacchi alla ricerca di Amanda che spero vivamente non sia avvinghiata a Giacomo proprio ora che ho bisogno di lei. Fortunatamente la intercetto quasi subito sta ballando in maniera molto più casta, rispetto a come stavamo facendo io e Tommaso. Mi avvicino a lei con fare urgente le poso una mano sul braccio e come i nostri sguardi si incrociano capisce che si tratta di "un'emergenza". Sussurra a Giacomo qualcosa nell'orecchio, lui fa un cenno di assenso guarda verso di me e mi fa l'occhiolino. Merda abbiamo dato spettacolo! Andiamo verso una delle uscite per fumatori e ci mettiamo a sedere dove nessuno può sentirci.

PRIMA O POI BISOGNA TORNAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora