Harry's pov
La finale della coppa del mondo di Quidditch era giunta al termine, eravamo sereni e felici, e aspettavamo con ansia le premiazioni. La finale era stata incredibile, pieni di colpi di scena e con la vittoria dell'Irlanda, ma per me la parte più bella della serata doveva ancora venire. Infatti stavamo tutti aspettando l'entrata in scena dei terzi classificati, solo ed unicamente per una ragazza statunitense della mia età, che pur essendo così giovane era diventata talmente brava a giocare a Quidditch che ora era una delle cacciatrici più forti del mondo. Erano tutti segretamente innamorati di lei, chi più e chi meno, ma nessuno era immune al suo fascino. Fred era il più emozionato nel vederla, durante la partita non aveva fatto altro che parlare di lei, George non faceva altro che annuire al fratello. Ron non ne faceva parola ma io sapevo che anche lui non aspettava altro. Con noi c'era anche Cedric Diggory, un ragazzo popolare della nostra scuola, tutte le ragazze stravedevano per lui, anche lui cercava di non mostrare l'interesse verso la ragazza che stava per arrivare ma fu tutto invano.
"Questo mondiale é giunto al termine e sono molto lieto di poter annunciare le squadre che si sono rivelate le migliori del torneo" disse il ministro della magia, lo stadio esultò come non mai, per poi tornare in silenzio alle parole del ministro "al terzo posto di questo mondiale si classificano gli Stati Uniti" un boato crebbe dalla folla, la squadra americana entrò nello stadio, tutti sopra le scope fecero il giro dell'arena e poi finalmente si fermarono sul gradino più basso del podio, e fu lì che la vidi. Aveva il fisico di una atleta era alta e magra anche se era abbastanza muscolosa, aveva i capelli lisci e castani che erano legati in una coda alta gli occhi non si riuscivano a vedere così da lontano, ma avevo la sua immagine e i suoi occhi limpidi in mente. Il ministro della magia presentò le altre due squadre che mostrò l'Irlanda vincente sulla Bulgaria. Dopo ciò le squadre sparirono e lo stadio cominciò a svuotarsi e anche noi uscimmo dall'arena. Tutti erano rimasti paralizzati dalla vista della cacciatrice, anche Ginny, che vedeva nella giovane giocatrice il suo punto di riferimento.
Al di fuori dello stadio alcune persone si erano fermate fuori dalle porte degli spogliatoi nella speranza di incontrare alcuni giocatori.
"Forza ragazzi, dobbiamo tornare nella tenda" disse il signor Weasley "domani ci spetta un lungo viaggio" continuò. Tutti i fratelli Weasley lo seguirono e anche Hermione andò con loro, ma io non riuscivo a smettere di pensare alla giovane giocatrice, così decisi di disubbidire al signor Weasley e di aspettare fuori nella folla.
"Arrivo subito" dissi agli altri mentre mi avvicinavo agli spogliatoi.
Aspettai dieci minuti e riuscii a vedere da vicino Viktor Krum, ma nessuna traccia della ragazzina. Stavo per andarmene quando sentii la folla urlare, mi girai e la vidi, rimasi immobile, lontano dalla folla, ad ammirarla. Era stanca lo si poteva vedere dalle occhiaie, ma era comunque bella.
La folla la stava risucchiando a furia di chiederle autografi, anche se lei stava chiaramente cercando di andarsene. Riuscì a liberarsi dagli ammiratori e camminò velocemente via dalla folla. Mi passò vicino guardandomi e fu allora che finalmente riuscii a guardare i suoi occhi. Era buio pesto e sembrava che i suoi occhi illuminassero tutto di azzurro, erano degli occhi stanchi ma sicuri di loro, erano vispi e determinati. Poi sparirono nell'oscurità della notte e li persi di vista.
"Harry! Ti ho cercato ovunque, dove eri finito?" urlò Hermione poco lontano da me
"Stavo per arrivare, tranquilla Hermione" risposi distratto
"Non potevi avvisare che saresti rimasto qui? Ma come mai sei rimasto qui?..." Hermione continuava a riempirmi di domande, non smetteva di parlare, ma io non le stavo minimamente prestando attenzione perché nella mia testa c'era spazio solo per gli occhi di Gretel Swann.
STAI LEGGENDO
Gretel Swann
Fanfiction"Mi ha parlato parecchie volte di te. Di come Gretel Swann fosse bella, intelligente, astuta, indipendente. La cosa più bella è che alcune volte gli capitava di dire anche di come eri impulsiva, permalosa, testarda e fragile. E i suoi occhi brillav...