Che strano, avrei giurato di aver visto la sua mano passare attraverso il muro.
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Scossi la testa.
Io:《Sono decisamente sovrappensiero in questi giorni, dovrei solo farmi una bella dormita, ora...》
...
Ma quel flebile tentativo di rimanere calma si presentava solamente come una frase di autoconvinzione che sarebbe andato tutto bene.
...
...
Mi svegliai nel cuore della notte, sentivo delle voci.
Non erano parole, sembravano sussurri, sussurri lontani e confusi, come in una piazza deserta, piena di spiriti in pena che si dimenavano nello spazio, in cerca di sollievo.
Spostai lievemente la testa per vedere cosa stesse succedendo: c'era la stessa figura della sera prima, era accovacciata in un angolo con la testa sulle ginocchia.
Era troppo buio, e non riuscivo a vedere nessun particolare, solo che fosse una figura umana apparentemente immobile.
Provai ad alzarmi, ma i muscoli non rispondevano, così urlai, ma l'unico rumore che risuonò nel silenzio della notte fu un leggero gemito strozzato.
La figura si alzò, e si diresse velocemente verso di me, così chiusi gli occhi: ormai sapevo come uscire da questi spiacevoli inconvenienti.
Dopo qualche secondo alzai di nuovo lo sguardo, ma la figura non c'era più, come previsto.
Non volevo addormentarmi, avrei fatto degli incubi, così tentai a fatica di rimanere sveglia, ma tutto ciò che vedevo mi faceva solo desiderare di sprofondare nel sonno e fare un incubo dove almeno potevo muovermi.
Ero stanca di tutto questo, è un problema che ho fin da quando ero piccola, ma purtroppo non c'è nessuna cura.
Cercai di orientare gli occhi verso il muro, per ridurre le allucinazioni, ma la vista non era l'unico problema.
Continuavo a sentire delle urla intermittenti provenire dalla strada.
Sapevo che era tutto finto, ma per quanto fossi cosciente di questo, la paralisi del sonno rimaneva una cosa che mi metteva fin troppa ansia, non riuscivo a sopportarla.
Mi sforzai a spostare la testa verso il terreno, e rimasi a combattere contro il sonno che mi corrodeva gli occhi, fin a quando non sentii una mano poggiarmisi sulla spalla.
《Questa non può essere un'allucinazione.》pensai.
Cercai di farmi coraggio ed alzare la testa, ma vista la mia condizione mentale, mi risultava molto difficile.
Sbirciai lentamente tra le dita della mano e quasi mi si fermò il cuore.
Juuzou:《Tutto a posto? Passavo di qua per caso e non mi è sembrato che stessi bene.》
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impossible love (ʲᵘᵘᶻᵒᵘ ˣ ʳᵉᵃᵈᵉʳ ᶤᵗᵃ)
Fanfiction[T/N] è una ragazza molto particolare che ama girare per i vicoli di Tokyo, non ha una casa. Molto spesso visita la sede del CCG fino a che, un giorno, incontrerà una persona molto speciale. Sono molto, troppo diversi. Ma osarono sfidare il destino...