Un eroe.
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...
Arrivammo davanti al grande edificio.
C'erano dei ghoul accovacciati lì nei dintorni, come dei gufi che fissano con odio i loro peggior nemici, immobili, limitandosi a maledirli con lo sguardo.
Dopo qualche secondo, si ritrassero tutti insieme in alcune finestre della struttura, per poi richiuderle dietro di loro, lasciandoci soli davanti a quella che dall'esterno sembrava una fabbrica abbandonata e riadibita a qualcos'altro.
《Forza.》
La voce del caposquadra risuonò nell'immondo silenzio di quell'istante.
《Buttiamo giù la porta.》
Gli Investigatori di grado più alto si fecero avanti e iniziarono a colpire ripetutamente l'entrata con il loro quinque, ma la porta sembrava più resistente di quanto avremmo desiderato.
Volevo aiutarli, ma dovevo rimanere nascosta. Tuttavia è uno strazio non poter fare nulla quando il problema è proprio davanti ai tuoi occhi.
...
Un rumore sordo incrinò l'aria, erano riusciti a scardinare la porta.
In men che non si dica, si scagliarono in gruppo dentro l'edificio, senza curarsi del pericolo palpabile nell'aria.Nessuno venne attaccato: sembrava non ci fosse alcun tipo di trappola nascosta.
Seguendo l'ordine del caposquadra, gli Investigatori si divisero in cinque gruppi: quattro per le quattro porte davanti a noi, e uno, composto dai più forti, per addentratsi nel piano inferiore, accessibile attraverso delle scale malridotte, dove si pensava si trovasse il nucleo dell'edificio, e quindi, la maggior parte dei pericoli.
Io scrutavo la scena da dietro alcuni pezzi di soffitto crollati, aspettando con ansia che tutti si muovessero, per poi seguirli.
I primi quattro gruppi si mossero e sparirono dalla visuale, il gruppo che avrei dovuto seguire io, di cui faceva parte anche Juuzou, invece esitò qualche istante.
Il caposquadra annuì e fece segno con le mani segno di seguirlo.
Si mossero tutti insieme e si fiondarono giù per le scale, pronti a contrattaccare, ma si resero conto che era deserto anche il piano inferiore.
C'era un lungo corridoio, con una moltitudine di porte che si perdevano nell'oscurità.
Decisero di aprirne una per una, non potevano farsi intimorire in tale situazione.
Avevano portato degli esplosivi, così li piazzarono davanti ad ogni porta, per poi farle saltare in aria tutte insieme.
...
Niente.
Sembrava che non ci fosse nessuno neanche lì.Gli Investigatori proseguirono, visibilmente scocciati.
Proseguendo per il corridoio, mi soffermai per qualche secondo a guardare le stanzine ai lati.
Alcune erano piccoli magazzini, con attrezzi vari al proprio interno, altre erano vere e proprie celle, sporche di sangue e con le pareti scritte o incise.Guardai avanti: Juuzou si era fermato, probabilmente era stato incaricato di aspettare in fondo per guardare le spalle al gruppo.
Lui mi notò e mi sorrise, per poi sparire nell'oscurità dell'edificio.
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impossible love (ʲᵘᵘᶻᵒᵘ ˣ ʳᵉᵃᵈᵉʳ ᶤᵗᵃ)
Fanfiction[T/N] è una ragazza molto particolare che ama girare per i vicoli di Tokyo, non ha una casa. Molto spesso visita la sede del CCG fino a che, un giorno, incontrerà una persona molto speciale. Sono molto, troppo diversi. Ma osarono sfidare il destino...