08. Disposizioni clandestine

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[Importante: leggete l'angolo traduttore]

Il ristorante era pieno di camerieri e cameriere che correvano in giro per ritoccare le cose dell'ultimo minuto. Accettare di organizzare la cena della famiglia Jeon per festeggiare il matrimonio del loro figlio, era stato probabilmente un grosso errore. Non c'era abbastanza personale per occuparsi della moltitudine di invitati. Ma il manager era comunque determinato a provarci.

A Jungkook non importava nulla di quella cena. Ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma di solito i suoi genitori non gli chiedevano mai nulla. Non avevano mai preteso nulla da lui, a parte essere un bravo figlio e avere successo. Fino ad ora. Suo padre continuava a domandarsi se Jayeon sarebbe venuta o meno. Se quella settimana i suoi genitori non gli avessero chiesto di incontrarla, Junghyun avrebbe trovato una scusa per andare a trovare suo fratello. Jungkook non gli aveva ancora detto dove vivevano. Voleva essere sicuro che Jayeon fosse pronta ad incontrare i suoi genitori.

Non lo era.

Perciò Jungkook si stava assicurando che sua madre non avesse in mente di essere rude con la sua nuova moglie. E inoltre stava rubacchiando qualche bicchiere di champagne qua e là.

"Promesso?" Jungkook fissò sua madre.

La Sig.ra Jeon era una donna di altezza media con i capelli neri ondulati che le arrivavano alle scapole. Quella sera, aveva optato per un semplice vestito blu scuro e delle décolleté nude. La sua pedicure blu spuntava dall'apertura sul davanti dei suoi tacchi. Roteò gli occhi mentre incrociava le braccia al petto.

"Non sarò sgarbata con quella ragazza. Ti ho già detto che non sono arrabbiata con te perché ti sei sposato. Però sarebbe stato carino se ci avessi almeno invitato al matrimonio." Poi la sua espressione si addolcì quando i suoi occhi si posarono sul suo figlio più giovane. "Voglio solo che tu sia felice, tesoro. Tutto qui. Sei giovane e avevi così tanto tempo per trovare l'amore. Voglio che tu stia con qualcuno che ti ami. Che ti ami davvero."

"Mamma, ormai è quasi un uomo," disse Junghyun. "Smettila di stargli con il fiato sul collo."

"Vado a cercare vostro padre prima che vi schiaffeggi entrambi per la scortesia che state rivolgendo a vostra madre."

Poi lo hyung si voltò verso suo fratello, sogghignando. "Tua moglie ha delle amiche? Qualcuna figa?"

Jungkook sbuffò. "L'unica amica che ha è Hyemi-noona. Se sei così coraggioso da sfidare Suga-hyung, allora vai. Sei mio fratello, ma scommetto i miei soldi su di lui."

Jungkook si sistemò la giacca che aveva indossato insieme a una t-shirt bianca con il collo a V. La giacca nera si abbinava piuttosto bene ai jeans neri e le High Top nere della Nike. Jungkook discuteva facilmente con il suo hyung riguardo il suo abbigliamento. Secondo lui, Jungkook quella sera avrebbe dovuto indossare un completo migliore. Tuttavia, il più giovane dei fratelli Jeon si era limitato a indicargli quasi tutti i membri delle Gang che non stavano indossando un completo elegante. Ovvero quasi la metà dei più giovani presenti nella stanza.

"La mamma ha detto abbigliamento casual." E lui aveva solo tre completi eleganti. Uno era macchiato di sangue, il secondo era macchiato di sangue e il terzo era stato tranciato da un coltello.

Junghyun sbuffò. "Non intendeva una t-shirt."

"Ho comunque la giacca."

"Spero che tua moglie si vesta meglio di te."

V saltellò verso di loro. "Come butta?" Infilò le mani nelle tasche dei suoi jeans.

Jungkook aspettò che gli dicesse qualcosa su Jayeon. J-Hope si era offerto di darle un passaggio mentre passava a prendere V e Jimin e Jungkook parlava a sua madre di lei. Non voleva che qualcuno fosse sgarbato con lui o lo mettesse in imbarazzo davanti a lei. Dato che a Jayeon piaceva prenderlo in giro, voleva assicurarsi che non avesse nessuno a darle manforte. Quando V non menzionò Jayeon per primo, lo fece lui.

ᴘᴇʀ ᴀᴍᴀʀᴛɪ ᴇ ᴏɴᴏʀᴀʀᴛɪ || ᴊ.ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora