Quel giorno Jayeon aveva programmato di trascorrere la giornata con suo marito. Per cercare di conoscerlo meglio di quanto lui conoscesse se stesso. Forse questo avrebbe potuto aiutarli a migliorare le cose. Non che le importasse. No. La vita è molto più semplice se una coppia riesce ad andare d'accordo. Inoltre, non voleva più svegliarsi a causa del fatto che lui inciampasse di qua e di là per l'appartamento mentre era ubriaco. Anche quella sera le cose sarebbero andate per il meglio. Niente tequila.
Jayeon si vestì con un paio di jeans neri skinny provvisti di tasche con la cerniera. S'infilò una giacca di jeans chiara appena lavata. Di solito le servivano diversi tentativi, ma oggi era riuscita a mettere l'eyeliner al primo colpo.
Il suo outfit non dava l'idea di essere troppo trasandato. Dopo aver indossato un paio di calzini neri e gli scarponcini neri della Timberland, era ora di andare alla ricerca del suo zainetto Chanel. Numerosi posti dopo, lo trovò nel suo armadio. Proprio lì dove l'aveva lasciato.
Frustrata di aver sprecato così tanto tempo, scosse la testa di fronte alla sua stupidità.
Preparò il suo zainetto per la giornata: rossetto, eyeliner, portafoglio, telefono, caricabatterie e persino il suo piccolo peluche di Chibiusa. Tendeva a portarselo sempre in giro. Probabilmente per lei era più importante dell'orologio che si era allacciata al polso. Era l'unico suo interesse che Jungkook aveva notato, a parte la musica. Ma sapeva della sua passione per la musica solo perché era stata colta in flagrante con il portatile.
Mentre usciva dalla sua camera da letto, andò a sbattere contro il marito a petto nudo. Si lamentò per l'impatto. Il colpo le provocò un dolore sconvolgente alla testa.
"S-Scusa," disse lei un po' troppo ad alta voce. Jungkook gemette di nuovo, le mani sulle orecchie. "Scusa," ripeté Jayeon, stavolta sussurrando.
"Dammi solo un secondo." Jungkook si strofinò le tempie mentre lei annuiva. "Volevo solo scusarmi per la scorsa notte. Non ricordo molto, ma ricordo di aver ferito un po' i tuoi sentimenti."
"Sì, un paio di volte," confessò lei.
"Giusto..." Il ragazzo si passò una mano tra i capelli. Jayeon notò che era umido, come se si fosse già fatto la doccia. "Non sei obbligata ad accettare le mie scuse. Probabilmente ho superato qualche limite. Non ho... Non ho fatto niente di inappropriato, giusto? Per esempio, fisicamente?"
"A parte i tuoi commenti offensivi riguardo mio padre che non mi vuole, sei stato un perfetto gentiluomo."
La faccia di Jungkook impallidì. "Non dirmelo. Dimmi che stai scherzando." Lei serrò le labbra e scosse la testa. "Jayeon, mi dispiace così tanto. Non so e né voglio sapere perché l'ho detto, ma giuro che non dicevo sul serio. Cazzo," si afferrò la testa. "Mi odi, vero? Non ti biasimo se lo fai."
"Ieri sera pensavo di aver già messo in chiaro che non ti odio." Giusto. Non si ricordava molto. Lo superò per andare in bagno. Dopo essersi spruzzata il suo profumo Moschino, afferrò un contenitore di analgesico dall'armadietto dei medicinali. Lui la guardò prima di seguirla in cucina. Dopo aver versato un bicchiere di succo d'arancia, Jayeon gli capovolse il palmo della mano, vi posò sopra la medicina e spinse il bicchiere verso di lui.
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ᴘᴇʀ ᴀᴍᴀʀᴛɪ ᴇ ᴏɴᴏʀᴀʀᴛɪ || ᴊ.ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]
Romance[SEQUEL DI NBNM] Uno scherzo diventa realtà quando Hyemi convince Jungkook a salvare una ragazza dalla vita che una volta conduceva lei stessa. Dopo aver dato a Suga una lista delle caratteristiche che vuole in una donna, Suga ritorna con il complet...