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Yoongi rimase immobile davanti a quella domanda.
Fortunatamente, il medico entrò nella stanza quando Jungkook finì di parlare.
Il più piccolo era preoccupato, non voleva ferire Yoongi, non voleva anche lui lo rifiutasse.

Quest'ultimo, d'altro canto, era il contrario dell'immagine creatasi  nei pensieri di Jungkook: occhiaie scure a contornargli gli occhi, rossi per il troppo tempo passato a piangere sul loro letto, con una stanchezza visibile a miglia e miglia di distanza.

Il medico fece delle semplici domande a Jungkook, descrivendogli poi la sua condizione e concluse dicendo che poteva già essere dimesso, non avendo niente di rotto o di grave.
Jungkook rispose semplicemente con monosillabi e concluse poi con un semi inchino finale, per rispetto, anche se ciò gli provocò solo un dolore lancinante alla schiena.

Il dottore, mentre stava uscendo, si fermò e posò uno sguardo sul ragazzo che era appoggiato accanto alla porta, impassibile e fragile.
Gli rivolse uno sguardo pieno di compassione, tant'è che Yoongi dovette riabbassare lo sguardo e fissarlo sui suoi piedi,per non scoppiare a piangere rumorosamente ed evitare altre domande di Jungkook.

Il dottore gli mise una mano sulla spalla, ormai conosceva quel ragazzo, lo vedeva ogni pomeriggio fino a tarda notte, sempre  con uno sguardo distaccato.
Sapeva benissimo cosa il ragazzo stava passando,aveva conosciuto la sua storia e sapeva chi c'era nella stanza accanto a quella di Jungkook. Un ragazzo, dal quale  era stato un attimo prima per visitarlo, e come al solito,nessun miglioramento.

Yoongi si ricompose e cercò di asciugare qualche lacrima, poi guardò il medico dritto negli occhi per sottoporgli  una domanda, che avrebbe sicuramente accettato.

《Perché non lascia che venga a stare da me? Sarà più controllato, in più gli farebbe bene cambiare aria..》.

Il dottore pensò fosse l'idea giusta,Jungkook aveva bisogno di protezione e Yoongi di compagnia e un appoggio psicologico, in più sarebbero andati daccordo.

Jungkook, però, aveva paura.
Non aveva paura di Yoongi in sé, anche se non conosceva quel ragazzo e a malapena ricordava il suo cognome, si fidava comunque di lui.
Più che altro o lo preoccupò il fatto che avrebbe dovuto cambiare le sue abitudini: avrebbe dovuto imparare una strada diversa per andare a scuola,ma la cosa che più lo preoccupò, fu quella che non avrebbe più potuto vedere Taehyung, poiché sarebbe passato per una strada diversa, quindi non avrebbe avuto modo di rivederlo la mattina dopo.

Improvvisamente, sentì il panico farsi strada in lui sempre più velocemente, il suo cuore batteva forte e, soprattutto, non  il panico si fece strada in lui fino alle punte dei  capelli , non voleva cambiare vita, non voleva rischiare di non incontrare più Taehyung, voleva di nuovo essere stretto tra quelle braccia, voleva di nuovo stare con lui.
Sapeva di essere azzardato, in fondo lo aveva conosciuto quella stessa mattina , ma non voleva mancare la promessa che gli aveva fatto.  Non voleva farlo aspettare e magari rischiare di farlo arrivare tardi a scuola solo per aspettarlo e poi rimanere deluso.

Yoongi lo vide tra i suoi pensieri, così  credette che il ragazzo non lo avesse sentito e gli ripeté di nuovo la domanda.
《Vuoi stare da me?》
In realtà Jungkook lo aveva sentito, non aveva soltanto le forze per rispondergli, la paura lo stava assalendo, sia per Taehyung sia per suo padre.
Se quest'ultimo non lo avesse più visto si sarebbe sicuramente arrabbiato. Odiava quando suo padre era cattivo con lui, ma ancora di più quando era ubriaco, lì diventava pericoloso.
Si sarebbe poi sicuramente vendicato nel modo più brutale, che sarebbe andato oltre le solite molestie, ma scosse la testa, non volendo ricordare una sera particolare di mesi prima, e cercò di rispondere al suo "parente", ora più vicino a lui.

Poor, Blind Love |Vkook|✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora