Poor, Blind Love |Vkook|✔

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Taehyung non volle leggere la busta davanti agli altri, ma Jimin sapeva non fosse una cartolina speditagli come aveva detto il grigio, l'aveva vista e non c'era nessun mittente.

Era preoccupato per lui, ma non poteva essere così d' intralcio anche per il suo dongsaeng, già si sentiva tale per Yoongi, non doveva anche per Taehyung.

Quest'ultimo nascose la busta, e aspettò che tutti fossero addormentati, non voleva causare altri problemi, né tanto meno disturbarli ancora, avevano tutto molto a cui pensare, e lui non doveva disturbarli.

Il menta non volle fare domande, tutto ad un tratto sembrò essere cambiato d'umore, a malapena parlava con Jimin e questo lo notarono tutti.
Non conoscevano la causa, fino al giorno prima lo stringeva a sé con amore, lo riempiva di baci, ma quella mattina Jimin neanche lo trovò sotto le coperte, né ricevette un abbraccio.
Si era svegliato prima di tutti, e forse per la prima volta dopo anni andò a fare una corsa, ma nessuno conosceva il perché.

Jungkook non lo disse a nessuno, ma lo aveva trovato, sempre quella mattina, in bagno a piangere, il più grande gli intimò solamente di uscire con una voce spezzata, e Jungkook, a malincuore, accettò.

Fu il primo di tutti ad alzarsi da tavola quella sera, lasciò metà della roba nel piatto e si diresse in silenzio in camera da letto, stava per scoppiare in lacrime quando vide Jimin abbassare lo sguardo sull anello.

Non sapeva perché si sentisse in quel modo, voleva solamente scappare via e non farsi trovare, ma sarebbe stato impossibile, lui sapeva sempre dove si trovava.
Si buttò sul letto, incurante dello sguardo di Taehyung sul suo gracile corpo, voleva solamente piangere e lo avrebbe fatto, Jimin non poteva dormire con lui, lo avrebbe visto, gli avrebbe fatto domande e lui non poteva rispondergli.

Jimin e Jungkook rimasero al tavolo, e l'arancione vide la lettera che era arrivata poco prima.
Doveva o non doveva?
Taehyung sicuramente l'avrebbe presa male, doveva aspettarlo, forse l'avrebbero letta insieme, chi lo sa.

《Non so perché sto così, mio padre ha cominciato a tortutarmi di nuovo.
Mi ha mandato un messaggio.
"Buon Natale figliolo, ricorda anche quest'anno che ti rinnego come figlio, e che Jimin non ti darà mai nulla".

Amo Jimin con tutto me stesso, ma è sempre stata una lotta contro il mondo, i nostri genitori, se non mia madre, non ci hanno mai appoggiato, nessuno lo ha mai fatto e hanno cercato di metterci sempre i bastoni tra le ruote. Non siamo mai stati appoggiati da nessuno, è stato difficile per me anche solo andarlo a trovare a casa...
Quando ci siamo trasferiti, non ci salutarono, andammo da soli in questa casa, era già ammobiliata, abbiamo solo cambiato le camere da letto , vorremmo cambiare tutto, ma quando mai potremmo》

Taehyung lo ascoltò con calma, poi parlò, mettendosi a cavalcioni su di lui.

《Yoongi, alla casa facci pensare qualcuno, invece, per quanto riguarda te e Jimin, sappi che: il tuo coinquilino piccolino ti supporterà sempre, così come il suo fidanzato, così come il fratello del tuo coinquilino, così come il fidanzato del fratello del tuo coinquilino, e, ultimo ma non per importanza, il tuo migliore amico ci sarà sempre.
Chiaro?》
Yoongi sorrise a quel ragazzo, e lo tenne stretto per almeno un paio di minuti, ringraziandolo infinitamente per tutto.
Era fortunato ad averlo trovato, fu grato a Jungkook di essere inciampato su di lui, altrimenti non sarebbe mai stato in grado di chiedere a Jimin di sposarlo o solamente di sopportare tutto ciò da solo.

《Tuo padre ha ragione, chiunque sia intorno a te, diventa improvvisamente felice. Sei un angelo》.

Il più piccolo gli disse poi della busta, ma il menta già sapeva fosse qualcosa poco raccomandabile, così decisero di scendere al piano terra, intenti a leggerla tutti insieme.
Videro Jimin rigirarsi tra le mani la busta, era intento ad aprirla, Jungkook si era messo accanto a lui, volevano aspettare Tae, che subito portò con Yoongi i due piccoletti del momento sul divano, e aprì quel pezzo di carta.