Poor, Blind Love |Vkook|✔

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La musica,  già dall'esterno, era possibile ascoltarla senza il bisogno di entrare,  il suo volume era altissimo.

Arrivarono tutti e 4 insieme, con Yoongi alla guida che non avrebbe toccato alcool.
Avevano fatto leggermente tardi a causa del menta, che per lui era impensabile mettersi qualcosa di elegante, ma Jimin riuscì a convincerlo.
Lo stavano facendo per Jungkook, bastava questo a fargli indossare quell'abito.

Taehyung chiese al piccolo se era pronto,  non ricevette una risposta sicura. Si sentiva morire, l'ansia lo stava uccidendo lentamente ed essere così vicino a quella porta in vetro lo stava facendo tremare.

Era un bel locale, Jin, arrivato poco prima di loro, dovette ammetterlo. Era semplice, ma le illuminazioni rendevano il tutto molto più moderno e sofisticato.
Li accolse premurosi, soprattutto Jungkook.

Appena entrati, diversamente da come si aspettava, nessuno si girò nella sua direzione, Taehyung aveva un braccio sulle sue spalle e già si sentiva molto molto meglio.

Jimin guardava fierissimo tutti e tre i suoi accompagnatori, che erano proprio stati vestiti da lui.
Yoongi indossava un paio pantaloni neri e una camicia rossa e nera, abbinandosi al fidanzato, che indossava jeans rossi e una giacca nera.

I due piccioncini avevano lo stesso tipo di camicia, Taehyung rossa, che risaltava il suo incarnato e Jungkook blu, che secondo Taehyung gli stava da Dio.

Si misero seduti su uno dei divanetti, aspettando Hobi e Y/N, anche loro invitati da Yoongi. Non voleva che Jungkook si facesse male, così chiamò più gente possibile.

Il piccolo, intanto,stava parlando con tutti quanti, sentendosi a suo agio con il ragazzo lì vicino, che lo coccolava ogni tanto per rincuorarlo.
La terza coppia arrivò e subito la ragazza si presentò a tutti, iniziando già a fare amicizia, ottenendo l'approvazione di tutti gli amici di Hobi.
Videro poi Jin e Namjoon andare verso altri loro colleghi, dovevano comunque supervisionare tutto e tutti, quindi avrebbero dovuto eliminare dalla loro testa il pensiero di passare una serata con gli altri.

Taehyung e Jungkook si sentivano particolarmente osservati, così il più grande si girò e sentì alcuni gridolini provenire da un gruppo di alcune ragazze, che poi si girarono imbarazzate.
Anche Jungkook era osservato da qualcuna di loro, quella camicia lo fasciava benissimo, risaltava molto il suo corpo, poi i capelli marroni messi in quel modo lo rendevano un ragazzo bellissimo.
Anche Taehyung, quando lo vide pronto a casa, rimase ammaliato da quella bellezza, ma doveva contenersi, altrimenti sarebbero rimasti a casa, sotto le coperte a coccolarsi, però dovevano stare lì.

Jackson e tutto il suo giro di amici li stavano osservando da lontano, anche l'amico in camicia rossa del loro perdente non era male, un pensierino ce l'avrebbero fatto volentieri.
Taehyung li stava guardando con fare omicida, come qualcun altro lì dentro che non li perdeva mai di vista.

Namjoon e Jin,infatti, li fissavano da quando erano entrati,non avevano ancora fatto chissà cosa, avevano preso un po' da bere, uno di loro era già ubriaco, mentre Jackson stava fissando quei due senza fare nient'altro.
Non l'avrebbero passata liscia, stavano aspettando il momento giusto ma era impossibile prevederli.

Uno di loro si alzò per andare al bar, Jin si diresse nella stessa direzione, mentre Namjoon stava ancora osservando quello studente.

La pista da ballo iniziò a riempirsi e tutti andarono a ballare, anche Jimin, che finì per andare con Hobi e Y/N, mentre Yoongi si mise a parlare con i due più piccoli,  ai quali chiese ciò che aveva chiesto anche prima.
Non sapeva bene dove fare tutto, ma i più piccoli gli diedero entrambi ottime idee,  poi andarono tutti a ballare.

Jungkook si divertì molto insieme ai suoi hyung, per una sera si sentì totalmente tranquillo, come se la sua cecità non ci fosse mai stata, si sentiva libero, felice, mentre Taehyung lo guardava, sorridente e felice come una Pasqua.

La musica si fermò all'improvviso, le luci si spensero e la confusione fu generale.
Taehyung si sentì preso da dietro all'improvviso, così come Jungkook.
Non stavano capendo nulla, ma Taehyung riuscì a liberarsi subito spintonando il suo aggressore, lo sconosciuto era ubriaco a tal punto da non reggersi in piedi, così fu facile per il grigio atterrarlo.

Era ancora tutto spento, ma si diresse immediatamente verso il bagno, cercando di non farsi notare, aveva uno strano presentimento.
Le luci lì  erano accese ed era ancora tutto vuoto, non c'era nessuno, erano ancora tutti in pista,  chi cercava il titolare chi invece, con un professore,  cercava qualche pannello elettrico.

Si nascose in una delle cabine, finché non ascoltò alcuni lamenti provenire dall'esterno.
Era Jungkook, solo con Jackson.

Il piccolino si sentì cadere il mondo addosso, era solo, con il suo mostro davanti. Non aveva nessuna capacità di difendersi, sarebbe stato massacrato, violentato, usato e sfruttato.
Gli altri si sarebbero accorti della sua assenza?
Sperava qualcuno arrivasse subito a salvarlo, la porta era stata chiusa dall'interno, non aveva vie di fuga, non aveva nessuno. .

Jimin fu il primo a guardarsi intorno dopo che la luce tornò e si preoccupò immediatamente quando non vide più né Taehyung né tanto meno Jungkook.
Disse tutto al suo ragazzo e insieme andarono da Jin e Namjoon, il primo chiamò un'ambulanza, era sicuro sarebbe servita, il secondo era indeciso o meno se chiamare la polizia.
Jackson aveva qualcosa in mente, ne era sicuro,  ma non poteva rischiare,  potevano essere benissimo usciti a fare una passeggiata. 
Trovarono un suo amico per terra, non era molto sobrio, aveva bevuto molto, ma sembrava essere stato buttato giù da qualcuno.
Jin non ci si fermò a pensare molto,  era caduto o era stato spinto via, in quelle condizioni avrebbe potuto provare a importunare qualche studentessa.

Alcuni ragazzi si lamentarono del bagno, c'era scritto "fuori uso", così non poté andarci nessuno.
A Namjoon venne un'illuminazione, aveva usato il bagno prima quindi era perfettamente funzionante.
Disse tutto ai suoi amici e insieme si diressero verso la stanza apposita,  ma in quattro cercarono di tenerli lontano, tutti amici di Jackson.

《Questa camicia ti sta a pennello, ma senza, staresti una favola》
Le sue mani iniziarono ad accarezzarlo possessivamente da sotto la maglietta, mentre le sue labbra erano piazzate sul suo collo, succhiando avidamente ogni centimetro di spazio disponibile.
Quel perdente era suo.Solamemte suo.

Taehyung stava cercando il momento adatto per intervenire, avrebbe voluto solamente spaccargli la faccia,  ma doveva aspettare, altrimenti Jungkook ne avrebbe risentito di più.
Spalancò la porta facendo il meno rumore possibile quando sentì il rumore di una cinta venire slacciata e da come poté constatare era quella di Jungkook.
La faccia del piccolino era distrutta, lacrime stavano solcando il suo viso, le sue mani erano costrette a toccare il suo stesso corpo sotto comando dell'altro, che continuava a baciare quelle labbra, ormai sanguinanti per quanto le aveva
Taehyung non ci mise molto a reagire.

Prese Jackson per le spalle e lo allontanò dal suo piccolo, poi lo stordì con un calcio in pieno petto.
Da piccolo aveva fatto qualche sport, non ricordava bene il nome, ma qualche mossa ancora lo ricordava.

Il ragazzaccio cercò di rialzarsi dopo quel duro colpo,  mentre Taehyung diede la sua camicia a Jungkook, per poi calmarlo con un bacio sulla fronte.
Stava tremando come una foglia, ma si calmò lentamente con il calore del suo Hyung e l'odore di vaniglia che la camicia emanava.

Il proprietario di essa vide delle chiavi per terra e si affrettò a raccoglierle, erano sicuramente l'unico loro scopo di salvezza, ma il ragazzo si era già alzato.
Si piombò immediatamente sul grigio,ora a petto nudo, ma cadde un'altra volta a terra, questa volta con una gomitata, che lo fece nuovamente cadere all'indietro.

Taehyung non conosceva l'origine di quell'improvvisa forza, ma si diede una risposta quando vide Jungkook sofferente, che stava stringendo quella camicia con tutta la sua forza.
《Piccolo ascoltami,  ora tu uscirai di qui, io verrò,ma non subito. Fidati di me.》
Taehyung gli diede un bacio veloce sul naso, poi lo fece alzare velocemente.
Aveva poco tempo, ma abbastanza per aprire di una decina di centimetri la porta e spingere fuori Jungkook.

Peccato che lui venne schiacciato tra la porta e il corpo di Jackson su di lui.

Ora, erano solo loro due.