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Quella mattina per Namjoon fu la più bella di tutta la sua vita, si svegliò felice, aveva "parlato" con suo fratello, aveva dormito tra le braccia di Jin e sua madre quella mattina non c'era.

Di quest'ultima non sapeva se esserne felice o meno, quella lettera lo aveva messo in guardia su di lei, così decise di parlarne con suo padre a colazione.

Aveva avuto dall'uomo conferma dell'assenza della madre, lo rilassò molto saperlo, ma si fece svariate domande quando suo padre gli aveva detto che non aveva preso nulla, né lo aveva salutato, aveva dimenticato a casa persino la borsa, ma non il portafoglio.

《Spero non stia tramando qualcosa. Comunque son felice della lettera, ma la mia palla di vetro è più bella》
L'uomo si vantò del regalo fatto dal figlio, scatenando le risate dei giovani, era la prima volta dopo anni che vedeva il padre così spensierato , suo fratello aveva sempre fatto quell effetto, dava spensieratezza a chiunque gli stesse vicino.
Avrebbe tanto voluto riviverla, gli mancava molto tutto ciò che lo riguardava, ma con quella lettera tutte le sue speranze stavano tornando a galla.
Era il regalo più bello che avesse mai ricevuto dopo quello dei suoi genitori di averlo messo al mondo, e neanche Jin poteva essere superato, gli aveva ridato la fiducia che da troppo gli mancava.

Voleva incontrare Taehyung il prima possibile,doveva aspettare la donazione, sarebbe stata il 27, si sarebbe dovuto preparare, magari suo fratello ci teneva a fare bella figura , doveva vestirsi bene? Casual? Formale? Dovevano incontrarsi in ospedale o fuori? Casa? Bar? Bar dell'ospedale?

Si stava riempiendo la testa di domande, ma nessuna delle tante avrebbe avuto risposta, quell'incontro sarebbe avvenuto presto, doveva solamente aspettare e tutto sarebbe andato a posto.

Giusto?

Tutti i suoi pensieri vennero interrotti da una telefonata, e la suoneria era quella di Jin, così si sporse per leggere il nome.

Sg. Gim

Jin prese immediatamente il cellulare e mandò un'occhiata al padre di Namjoon, che annuì con un occhiolino.
《È il signore di cui le parlavo per quella cosa, aspettatemi qui》

Namjoon si girò immediatamente verso l'uomo di fronte a lui, che però non gli disse assolutamente niente, continuò a gustarsi la sua colazione in santa pace, il figlio si era fatto tutto ad un tratto curioso, ma non voleva origliare, non era da lui, così finì la colazione e andò a fare un giro per lo studio del padre con quest'ultimo, che si vantò ancora di quella palla di vetro, doveva ammettere che era molto bella, ma sapeva già che quello che avrebbe ricevuto il giorno dopo sarebbe stato ancora meglio.

Jin gli aveva parlato del suo regalo che non era ancora pronto, ma lo sarebbe stato presto.

《Sì, missione compiuta, Tae. Quanto a ciò di cui abbiamo parlato ieri...》

《Tranquillo Jin, ci penserò io, grazie mille per avergli dato la lettera. A presto!》
Jin tornò felice dal fidanzato, al quale disse solamente di star organizzando qualcosa, ma non disse niente di niente.

Suo padre si offrì di accompagnarli fino a Seoul, non voleva rimanere da solo a Daegu, la sua ex moglie gli teneva compagnia con le sue urla, ogni tanto doveva ammettere che si rendeva utile, ma, essendo solo, decise di andare con i due più giovani, approfittandone anche per portare un regalo a Taehyung, voleva ringraziarlo per aver pensato anche a lui.
Gli sembrava strano, insomma, non sapeva bene se le cose tra loro fossero okay o meno, ma solo il fatto che pensò a lui lo riempì di gioia.

Volevano già arrivare la mattina dopo, ma volevano godersi al meglio quelle feste,ogni singolo minuto, avevano raggiunto persino i genitori di Jin e festeggiato insieme tutta la sera, così furono costretti a ritardare la partenza.
Infatti, arrivarono la sera del 26 a Seoul.

Poor, Blind Love |Vkook|✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora