Lo avevano conciato in quel modo con un solo pugno... mi stava diventando delicato, c'era da ammetterlo. Mi ricordò la prima volta che lo incontrai, quando dovetti mettergli a posto la gamba con i miei poteri da angelo. Purtroppo ora non lo ero più.
Mi sedetti sullo sgabello alla sua destra e poggiai il vassoio freddo e sterile sul comodino che c'era su quel lato. Quello alla sua sinistra aveva un piccolo specchietto e una bottiglia con una cannuccia poggiati sulla sua superficie. Probabilmente quella era stata la sua cena. Per il caos che c'era stato la mattina del giorno prima ero stata impegnata con gli altri detenuti rimasti feriti nella rissa. Fortunatamente ero riuscita a liberarmi giusto in tempo per prendermi personalmente cura di lui e parlargli dopo un anno da quando ci eravamo rivisti.
«Per prima cosa lasciami sistemare questa...» con delicatezza gli andai a rimuovere la fascia che gli teneva la garza sull'occhio, lasciando all'aria la ferita che gli aveva reso l'occhio un bulbo grumoso e ancora pulsante di sangue. Ero preoccupata a morte. Quando avevo saputo che era finito in infermeria con una ferita come quella avevo subito pensato che avesse perso un occhio. Fortunatamente - beh, relativamente - ce l'aveva ancora, ma era messo male. Presi un batuffolo con le pinze mediche e dopo averlo imbevuto di iodopovidone - un disinfettante marrone e puzzolente ma efficace - iniziai a pulirgli con delicatezza l'occhio. La palpebra era spaccata e ad ogni tocco sobbalzava e tendeva a ritirarsi per il dolore certamente allucinante.
«Forse è meglio se comincio a raccontarti qualcosa, così magari ti distrai. Ma ti avverto... potresti non crederci all'inizio» gli dissi con serietà guardandolo nell'occhio sano ad una distanza davvero minima. Lui non annuì nemmeno, ma dal suo sguardo a metà capii che era disposto ad ascoltarmi. Iniziai col raccontargli della mia identità, della mia storia, di come mi avesse evocata su Plastic Beach, del piano per liberarmi dal contratto stipulato per servirlo, del tempo passato insieme, dell'Esecutore, la mia morte... tutto. Gli dissi che tutti quegli anni passati lontani da lui li avevo trascorsi a rendermi "più umana", ad imparare i costumi di quello che era ormai il mio nuovo mondo. Gli ricordai l'incontro a Margate e gli dissi con rammarico che non gli avevo telefonato perché avevo paura... paura che finisse con l'alienarmi dalla sua vita, che il Murdoc Niccals che conobbi allora non esistesse più. Che avesse un'altra. Gli confessai di aver disabilitato l'audio delle telecamere in infermeria, quindi quel che ci stavamo dicendo sarebbe rimasto tra noi e quel che avrebbero visto... sarebbe stato semplicemente interpretato come una tresca sul lavoro. E poi quelle due guardie davanti ai monitor erano facilmente pilotabili... li avevo dalla mia parte, praticamente. La cosa sembrò renderlo più tranquillo e questo mi permise di continuare con la mia confessione. Riferii di essermi infiltrata nella prigione come infermiera per tenerlo sott'occhio e che ero stata io ad appendere quei volantini sul portone solo per attirare la sua attenzione sul numero di fogli che avevo utilizzato. Avevo manomesso i nastri dell'ufficio di Sorveglianza così da mostrare a tutti la mia presenza nel dormitorio che condividevo con la signora Jacques, in modo da non poter essere incolpata. Una scala pieghevole può fare miracoli. Menzionai i suoi sogni e lui mi guardò ancora più basito. Sembrava sorpreso di tutto quel che avevo fatto per stargli dietro. Per prendermi cura di lui anche da lontano dopo tutto questo tempo.
«I sogni che hai fatto da quando ci siamo incontrati... li ho richiesti io. Quando Gabriele mi ha riportata in vita come essere umano l'ho pregato di concedermi un unico, piccolo favore. Dopotutto avevo convinto un satanista a sacrificarsi per un angelo... e lui ha acconsentito a darti la possibilità di ricordare. Solo tu puoi. Noodle, Russel o 2D non potranno mai ricordarsi di me per volere divino, ma tu sì. So che non sei ancora convinto... ma lasciami finire la medicazione e ti mostrerò l'unica prova materiale a mia disposizione».
Mi presi cura di lui medicando con minuzia la sua ferita e applicandogli una medicazione pulita e impeccabile. Quando finii di parlargli e di medicarlo mi lanciò l'occhiata più confusa e incredula che avessi mai visto. Sembrava mi stesse dicendo "e dovrei credere a tutte queste cazzate?" per la seconda volta. Mi alzai dallo sgabello per sbarazzarmi delle garze sporche e i vari strumenti, poi ritornai da lui sfilando dalla tasca un cellulare. Lui se ne accorse e con aria interessata non vi separò lo sguardo. «Lo riconosci, vero? È il vecchio cellulare di Noodle... sono riuscita a recuperarlo prima che l'isola facesse la fine che ha fatto. Immagino che ti starai chiedendo cosa ci fa qui nelle mie mani. Beh, guarda tu stesso». Andai nella galleria del dispositivo e selezionai un video. Alzai il volume al massimo e glielo consegnai, pregando in silenzio che si ricordasse di me. Che si ricordasse di Chayyliel.
[C.d.A.]
Controllando nella memoria del mio cellulare ho trovato una cavolata che feci su Doll Divine tempo fa e che alla fine non ho mai messo nel primo WWTE. Ve la metto qui, giusto per aiutarvi a pensare a Chayyliel/Cheryl quando era un angelo.
Aveva i capelli molto lunghi quando era un angelo (immaginate la treccia più gonfia e lunga fino alle ginocchia per via dell'eccessiva massa di capelli). Come qualcuno di voi ancora ricorderà, li ha tagliati per poter combattere con più facilità nei panni di demone. Ora sono come li vedete nella copertina del libro u.u da sciolti dovrebbero arrivarle più o meno al girovita (anatomicamente, dove finiscono le costole..?). Babydoll mi fece perdere la testa ai tempi, così decisi di usarla come presta-volto per il mio oc cos' yeah, è una bambolina e.e come altro prestavolto ci sarebbe Trevor ma... quella è un'altra storia.
Riguardo a Zalhur... beh, il colore lo devo a Brendon Urie in Emperor's New Clothes
Il suo aspetto nella mia fantasia però è ben diverso. Punto primo, niente capelli e corna mooolto più lunghe. Fisico più muscoloso e robusto, alto. "Incavi" sul petto inclusi e ali stile gargoyle (I'M A SCARY GARGOYLE ON A TOWER THAT YOU MADE WITH PLASTIC POWER-) Oh yeah. Recentemente (beh, per modo di dire, chissà quanto tempo passerà prima che questo capitolo venga pubblicato) ho visto Zombillenium (in origine un fumetto francese) e devo dire che il protagonista è praticamente Zalhur ma rosso XD
E niente, spero che queste immagini "tardive" vi aiutino (IN RITARDO) a capire come era fatta la "strana coppia" prima che gli eventi del primo WWTE avessero luogo.
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Gorillaz ||Why, Why the Evil 2||
FanfictionChayyliel è tornata. Anche se, a dirla tutta, non se ne è mai andata. Dalla fine degli eventi di Plastic Beach ha sempre tenuto d'occhio il bassista dei Gorillaz, e ora che le cose si sono fatte pericolose si vede costretta a piombare di nuovo nella...