Chayyliel è tornata. Anche se, a dirla tutta, non se ne è mai andata. Dalla fine degli eventi di Plastic Beach ha sempre tenuto d'occhio il bassista dei Gorillaz, e ora che le cose si sono fatte pericolose si vede costretta a piombare di nuovo nella...
Tutto quel che mi disse mi sembrò un enorme, gigantesca pippa mentale di dimensioni bibliche. Io che mi innamoravo di un essere celeste forzato a fare il demone e che ora si trovava davanti a me in carni umane? Puttanate. Però... i miei sogni erano reali. Mentre lei mi raccontava tutta la storia, nella mia mente riaffioravano stralci di sogno che andavano a ricomporsi formando dei veri e propri ricordi che da lontani e sfocati sentivo ritornare miei. Dopo che finì il suo racconto mi si avvicinò con un cellulare che riconobbi all'istante: il vecchio smartphone di Noodle. Come faceva ad averlo? proprio non lo sapevo, ma solo questo dettaglio avvalorava la sua tesi: su Plastic Beach c'era stata davvero. Inizialmente pensavo volesse mostrarmi un porno, ma rivalutando la situazione in cui ero mi smentii subito. Sullo schermo era già in riproduzione un video... di me e lei seduti su di un tavolo a limonare pesante.
"Se mi sta mostrando questo... non può aver mentito! Deve essere la verità!" pensai. Non potevo parlare dopotutto. Nel video era seduta a cavalcioni su di me e io la abbracciavo come non credo di aver mai abbracciato nessun'altra donna in tutta la mia vita. Sul tavolo c'erano bottiglie vuote - tante bottiglie - e per qualche secondo chiunque stesse registrando aveva inquadrato Russel e 2D che ridevano come due matti.
"Perché non ve ne andate in camera? Hahaha!"
"Qualcuno li faccia scendere dal tavolo! Ahhh!"
"Tranquillo D... prima o poi andranno a cercarsi un letto".
La prima voce era più vicina al microfono del telefono, quindi era di chi stava registrando, Noodle. La seconda era di quel cazzone dalla testa blu e la terza Russ. Io e questa Cheryl intanto ridevamo come se non ci fosse un domani, tra baci e leccate invasive degne del mio nome. Sembrava una situazione così... felice, spensierata. Fin'ora credevo che nulla di tutto questo fosse mai successo, ma non appena vidi il me del passato avvicinarsi all'orecchio di lei mi vennero alla mente le esatte parole che la ragazza mi disse a Margate.
"Siamo due cretini che si amano a vicenda ma non hanno il coraggio di confessarlo".
Quelle erano parole mie, dalla prima all'ultima. E quella era l'occasione in cui gliele dissi per la prima volta. Ricordai tutto in quell'istante e non appena il video terminò, mi voltai per guardarla con lo sguardo più felice che potessi esprimere. La mia Cheryl era tornata... la mia angioletta era tornata! Lo so, lo so, "angioletta" detto da me è peggio di un calcio nelle gengive, ma all'epoca lei era questo ai miei occhi. Un angelo sotto le mentite spoglie di un demone. Ma ora non era né l'uno né l'altro... era umana, come me. Abbandonai il cellulare sul poco di spazio che avevo alla mia sinistra per alzare entrambe le braccia verso di lei come un disperato e Cheryl mi venne subito incontro abbracciandomi. Ignorai il dolore, nemmeno mi pareva di sentirlo per quanto fossi felice di averla ritrovata.
«Non sforzarti adesso» mi sussurrò all'orecchio con voce un po' stretta, a quando pare ero riuscito a stritolarla nonostante le mie condizioni. Mi slacciò dall'abbraccio e mi fece tornare disteso sul letto con la schiena sui grossi guanciali impilati «Stavolta non posso guarirti con i miei poteri... ma ho imparato tante cose dall'ultima volta che ci siamo visti su Plastic Beach... una di queste è essere un'ottima infermiera!» mi disse col sorriso «Forse ti risulterò un po' diversa dal ricordo che hai di me, ma ti assicuro che la Chayyliel che hai conosciuto allora esiste ancora. Diciamo che... sono la sua versione 2.0! Non ho più alcun legame ultraterreno a dirmi cosa devo fare, cosa dire o come comportarmi... questa è la vera me». Mi si avvicinò nuovamente solo per darmi un bacio sulle labbra che sfortunatamente non potei ricambiare e lei, consapevole del mio disagio, si impegnò per potermi accarezzare le labbra con la lingua anche quando si separò da quel contatto che - sinceramente - stavo bramando dal primo momento che la rividi a Margate. I ciuffi ai lati della sua testa costituirono solo un più amaro distacco, perché mi accarezzarono le guance come avrebbe fatto il tocco di una piuma.
«Sappi che non ho intenzione di farti evadere» mi disse all'improvviso, lasciandomi interdetto «Non uscirai da qui sfondando qualche muro o segando delle sbarre» il suo tono era serio. Non scherzava. Però lei non sapeva del mio piano per smascherare El Mierda, così presi dalla mia tasca il foglietto del giorno prima, quello consegnatomi dal mio "nuovo seguace". Glielo porsi con una certa eccitazione e lei lo prese per analizzarlo con conseguente confusione. Avevo un'idea in mente ma non potendo parlare mi vidi costretto a farle cenno con la mano di voler scrivere.
«Vuoi scrivere? Okay...» dalla taschina sul petto tirò fuori una penna, di quelle piccole piccole formato "matita dell'Ikea". Era sempre stata lì, con la linguetta che sporgeva fuori dal taschino. O era davvero molto piccola come penna, o ero io che mi ero distratto a guardarle il davanzale. In entrambi i casi, avrei voluto essere quella penna.
[C.d.A]
Se vi siete sempre chiesti il motivo del titolo... beh, diciamo che per una parte ero a corto di idee, per l'altra era una sorta di rimando ai gusti in fatto di uomini di Chayyliel, ora Cheryl: "perché, perché il male?". Prima un demone voltagabbana, poi un essere umano egoista e malvagio. La nostra protagonista è cambiata molto negli ultimi anni, finalmente riesce ad essere sé stessa senza dover appellarsi alla sua ormai lontana natura di angelo/demone. L'unica cosa che non è cambiata in lei è il suo pessimo gusto in fatto di uomini... anzi no, lei ha un gusto per gli uomini pessimi, c'è differenza
E anche io HAHAHA
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Da Grim Fandango. L'unica cosa che mi permette di non odiare al 100% lo spagnolo. Anche se l'ambientazione è messicana LOLDopo l'ultimo Demon Dayz vedo tutto a tema Giorno dei Morti *^*
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