Vergangenheit

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Claudio

"Ho notato che c'è un nuovo ragazzo nel tuo corso di design."

Annuisco mentre cerco di mettere la squadra nella giusta posizione evitando che anche il più impercettibile movimento possa mandare all'aria tutto.

"È carino," Paolo persiste e mi da una botta sul braccio mandando in frantumi la mia concentrazione ed irritandomi.
È incredibile come non riesca mai a capire che c'è un momento per tutto, uno per scherzare ed uno per essere seri; ecco, questo è un momento delicato che decreterà il futuro di uno dei miei più importanti esami, ragion per cui non si può assolutamente scherzare.

"Carino, ma inavvicinabile" puntualizzo e cerco di allontanare il mio amico che con quelle mani unte di pizza, potrebbe rovinare un progetto a cui lavoro da un mese giorno e notte, ed io non posso permetterglielo.

"Si, sta sulle sue, credo si sia trasferito da poco qui, ma insomma tu puoi tutto amico" ammicca con quel sorriso da pesce lesso.

"Posso anche staccarti le mani se non la smetti di ungere ovunque" lo fulmino con lo sguardo e se fossi più fiducioso verso il prossimo crederei persino che questa volta abbia compreso il concetto.

"Uh come sei aggressivo," alza le mani e finalmente si allontana dal tavolo, recupera i suoi libri di economia ed inizia a sfogliarli.

"Perché non ci provi con lui", ma non si rassegna.

"Paolo, perché non ci provi tu, ti vedo molto interessato," è incredibile come a volte riesca ad esasperarmi.

Io e lui siamo amici da anni e su di lui so di poter contare. È quell'amico che quando c'è da fare una cazzata è sempre in prima linea, ma è anche quel tipo di persona spesso invadente che non riesce a capire il bisogno che ho dei miei spazi e, soprattutto, non è la persona adatta a discorsi seri e con un minimo di spessore.

"Non è il mio tipo, non saprei cosa raccontagli Claudio, tu almeno puoi parlargli di quanto il legno di massello sia sofisticato ed elegante."

Sgrano gli occhi nel dover sentire le sue baggianate e poi lo scaccio via.

"Paolo, è legno grezzo, adesso sparisci"



*


"Allora, stasera ci dai buca di nuovo o vieni a divertirti con noi?" vedo Edo aggirarsi per casa mia già con disinvoltura e padronanza del luogo.

Divertirsi e fare baldoria non è compreso nel patto che ho fatto con mio padre, ma infondo chi può raccontarglielo, basta solo farlo con discrezione e lui ne resterà all'oscuro.
D'altronde è già una settimana che vivo a Milano e ancora non ho fatto nemmeno il "giro dei locali" più in voga della città, cosa che per me e per i miei amici è d'obbligo ogni volta che raggiungiamo un nuovo posto.
Nonostante la soglia dei trent'anni sia ormai stata raggiunta, non abbiamo perso la voglia di divertirci e, perché no, di fare qualche cazzata.

Infondo Paolo e Edoardo sono praticamente i miei compagni di vita, insieme siamo un vero e proprio trio a delinquere, ne abbiamo fatti di casini e ci siamo trovati più di una volta a doverci giustificare davanti ai nostri genitori quando eravamo più piccoli. Poi però crescendo siamo diventati più furbi e siamo riusciti a gestire tutto meglio, insomma fare baldoria si, ma con discrezione.
Paolo vive qui da un anno e si occupa delle questioni di marketing nell'azienda di famiglia che ha sede principale proprio qui. Il padre gliel'ha praticamente affidata, è tornato a Verona a godersi la pace che tanto desiderava e che non riusciva ad avere a causa del continuo spostamento che il dirigere un tale colosso implicava.

Du und ichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora