MarioMangio l'ultimo cucchiaio di puré e prendo una fettina di pane per raccogliere ciò che ne è rimasto nel mio piatto.
"Vedo che hai gradito" la sua voce arriva alle mie spalle accompagnata da una risata.
Ho gradito eccome, ho mangiato quasi tutto io, mentre Davide mi guardava felice regalandomi piccole attenzioni, come versarmi da bere, o semplicemente accarezzarmi la mano di tanto in tanto.
Mi volto appena con la testa per guardarlo e lo osservo mentre si avvicina per lasciarmi teneramente un bacio sulla tempia che accetto cullandomici un po'.
È incredibile come quest'uomo riesca a donarmi la calma e sicurezza che ho a lungo desiderato e che, ormai, pensavo di non trovare più."La carne era buonissima, ma il puré è la cosa che amo di più al mondo lo sai," porto alla bocca il pezzetto di pane, e poi mi affretto a precisare "dopo la pizza e il sushi."
Scuote la testa perché non è per nulla d'accordo con la mia affermazione, ma d'altronde è un ottimo cuoco oltre che un impeccabile sommelier, potrebbe mai accettare la mia passione per il cibo spazzatura?
Controllo velocemente il telefono, ma non ci sono notifiche, così lo blocco e bevo l'ultimo sorso di coca cola che avevo lasciato nel bicchiere. Oggi Davide ha fatto tardi, ragion per cui niente vino e ha dovuto arrangiarsi con il cibo, o almeno così ha detto, ma per me è stata comunque una cena impeccabile. Come sempre d'altronde.
"Allora, ancora qualche giorno e poi partirai.." sposto la sedia per alzarmi e raggiungerlo al lavandino, mentre è intento a sciacquare le posate e i piatti.
Mi avvicino a lui lentamente e porto le mani sui suoi fianchi per abbracciarlo e chiuderlo nella mia morsa, poi mi stringo contro il suo collo e ci lascio un bacio sopra "ti preoccupa questa cosa?"Chiude il rubinetto e si rilassa nel mio abbraccio "no..", ma io lo so che teme questo viaggio, l'ho capito dalla strana abitudine che ha negli ultimi giorni di baciarmi sempre, ogni secondo, ovunque.
Lo vedo la notte quando mi sveglio per via del suo corpo che cerca il mio non appena mi sposto dalla posizione in cui mi ero addormento, rigorosamente sul suo petto.
Insomma, Davide ha paura che questo viaggio possa cambiare le cose tra noi, ed io non posso promettergli che non sarà così.La vicinanza con Claudio è pericolosa per me tanto quanto lo è la vicinanza con il fuoco, ma questo ormai lo so bene. La settimana che stiamo per affrontare può significate solo due cose; o ne usciremo distrutti, o ne usciremo ancora più incasinati.
"Davide, io.." si volta per guardami negli occhi ed io capisco che non posso proprio mentire a quelle luci che si accendono e brillano ogni volta che incontrano il mio sguardo, non posso fare questo a chi mi sta mettendo il cuore in mano.
"Non fare promesse, fa solo ciò che desideri."
Il fatto che abbia incontrato una persona che mi permette di scegliere senza cercare in nessun modo di vincolanrmi, mi fa sentire fortunato, ma allo stesso tempo mi fa stare male.
"Tu non meriti una persona come me," i suoi occhi mi sorridono nonostante tutto e le sue mani mi afferrano i fianchi per tirarmi più vicino a se "ei io non mi sono mai permesso di dirti cosa meriti" ridacchia mentre mi da un pizzicotto per stemperare il momento, ma fallisce perché mi sento ancora di più una brutta persona.
"Mario.." porta due dita sotto il mio mento per alzarlo appena, quanto basta, per permettere ai nostri occhi di incontrarsi di nuovo, "sai cosa mi piace di te?"
Scuoto la testa e stringo più forte il suo corpo contro il mio.
"Mi piace quando ti imbarazzi e abbassi lo sguardo, quando sorridi e ti si formano tante piccole rughe intorno agli occhi" lo faccio involontariamente intenerito dalle sue parole "mi piace la tua testardaggine, il tuo essere indecifrabile per gli altri, ma un libro aperto solo per chi ha la fortuna di poter accedere al tuo cuore, troppo ferito dalla vita."

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Du und ich
Fiksi Penggemar• Opera coperta da COPYRIGHT • Mario si ritrova a dover lavorare con Claudio nella stessa azienda per uno strano scherzo del destino e, nonostante provi a ribellarsi al suo volere, il fato sembra voler giocare in favore del suo insopportabile colleg...