Corsi giù per le scale di corsa.
Arriverò di nuovo in ritardo come al solito, mi avrebbero già licenziato se non fossi una delle migliori lì dentro.
Ho lavorato sodo per arrivare dove sono ora e sono veramente orgogliosa di me stessa, ho fatto tanti sacrifici e anche quando i miei non credevano in me io sono andata avanti.
"Tesoro, cosa stai cercando?" Torrance mi guardò con faccia perplessa.
"Amore ho perso di nuovo le chiavi, le hai viste?" mi guardai attorno cercando con gli occhi le mie chiavi scintillanti con il ponpon rosa e bianco.
"Tesoro..." mi indicò le riviste sopra il tavolo.
Mi avvicinai e le spostai con non curanza facendole cadere a terra, eccole li.
Sono un disastro di donna.
"Sei il mio eroe" andai verso di lui per dargli un bacio.
"Cosa faresti senza di me" disse sarcastico.
"Sono senza speranze lo so" risi.
"Tieni" mi porse una tazza fumante di caffè.
"Grazie mille, ora vado. Sono in ritardo"
"Tranquilla. A stasera tesoro"
"A stasera" gli diedi un altro bacio e corsi fuori di casa.

Salì sulla mia Audi, accesi il riscaldamento al massimo e mi misi alla guida tra il traffico del lunedì mattina di New York.
Certe volte vorrei davvero ritirarmi dalla vita mondana e trasferirmi in un posto tranquillo, tutto questo traffico, tutta queste gente impazzita.... Mi da sui nervi.

@iamjanemoore
Buongiorno NY! Si!... Sono di nuovo in ritardo 😴😢

Dopo circa 20 minuti raggiunsi l'ufficio

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Dopo circa 20 minuti raggiunsi l'ufficio. Giusta in tempo per prendere un'altro caffè.
"Buongiorno Grace, hai qualcosa per me?" chiesi appoggiandomi sul bancone della reception.
"Si, tieni sono arrivate queste 2 buste per te e dei cioccolatini"
"Cioccolatini?" prensi la scatola con il fiocco sopra e la guardai attentamente.
"Mr. Brown li ha fatti mandare per te, ti voleva ringraziare per tutto il lavoro che hai fatto per lui, e oltre al bel assegno ,ci ha mandato questi per te"
"Che pensiero gentile, lo ringrazierò personalmente. Grazie Grace.. A dopo"
Prensi le due buste insieme alla scatola di cioccolatini e me ne andai dritta in ufficio.

Mi sedetti comodamente dietro la scrivania e aprí le buste.
Una conteneva i biglietti per Copenhagen che avevo prenotato circa 2 settimane fa per me e Torrance.
L'altra conteneva un invito ad un gala di beneficenza.

'Toc.. Toc'

Alzai lo sguardo per vedere chi c'era alla porta. La mia assistente personale Rebekah McNamara.
"Miss Moore, buongiorno. La stanno aspettando in sala riunioni."
"Buongiorno Rebekah, certo vado subito ma prima chiama Mr. Lincoln, e passamelo"
Me. Lincoln è Torrance ma preferisco chiamarlo così a lavoro , molto più professionale.
"Certamente, sarà fatto"
Corse fuori e io presi la cornetta del telefono.

Attesi la linea.....

"Tesoro, ciao. Dimmi tutto"
"Torrance, mi hanno appena mandato i biglietti dell'aereo. Partiamo dunque! " gli dico entusiasta
"Come partiamo? Quando tesoro?"
Sembra confuso dal tono.
"Sabato prossimo. Te ne avevo parlato, avevamo deciso insieme, non vedo da molto mia sorella"
"Tesoro... Mi dispiace ma ho una convention in quei giorni"
"E non puoi non andare?" chiedo speranzosa.
"È molto importante per la mia carriera piccola."
"Quindi niente... Va bene ho capito"
Non poteva andare bene... Quando mai mi dice di sì?..
"Tesoro. Mi dispiace tanto, mi credi vero?"
"Certo.. Ti credo. Ora devo andare. Ciao" misi giù il telefono senza ricevere una risposta.
Con Torrance è sempre così, è sempre stato e sempre sarà....
Mi dispiace davvero tanto preferisca la sua stupida convention che venire con me a Copenhagen da mia sorella Vanessa.
Lo schermo del telefono si illuminò all'improvviso.

Torrance.

Mi rifiuto di leggere il suo messaggio, so già cosa ci sarà scritto. Le solite scuse, le solite cose... Sono stanca.
Misi il telefono in borsa e andai alla riunione.

Prima di entrare, notai una figura maschile, alta e snella vicino agli ascensori, stava scambiando alcune parole con degli uomini in giacca e cravatta.
Rimasi immobile per qualche istante, affascinata e completamente rapita.
Dio mio...

"Miss Moore.. La stanno aspettando"
Sobbalzai.
"Tutto bene?" chiese incerta Rebekah.
"Si... Credo di sì. Andiamo"
La presenza di quel uomo misterioso li, mi aveva completamente mandato in tilt, aveva rapito la mia mente e il mio corpo.

TEMPTRESS || La mia tentazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora