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"Che piacere averti di nuovo qui Jane!" la mamma di Torrance mi abbracciò calorosamente.
"Il piacere è mio, Helen!"
"Vieni, su... Tu devi ancora vedere la nuova ala della casa."
"Ah si! Giusto! Torrance mi aveva detto che avete restaurato la parte più vecchia!"
Ci venne incontro anche il padre di Torrance con un grembiule bianco un po' sporco da cenere.

"Eccovi qui! Ben arrivati!"
"Ciao papà..."
"Salve Erik"
"... Stai facendo una grigliata in giardino?" chiese Torrance.
"Certo che si. La domenica è la giornata perfetta..."

Entrammo in casa dopo tutti i saluti e non mi senti mai così fuori posto in vita mia.
Ero già stata lì ovviamente, ma ora tutto è diverso.
Mi sento una traditrice bugiarda oltre verso Torrance, anche verso la sua famiglia.
Non c'è la faccio.

"Tesoro, tu vieni con me, lascia gli uomini da soli. Noi andiamo in cucina"
"Certo Helen... Penso che il football non sia tra i nostri interessi principali"
"No infatti" rise.

Ricevetti in quel momento una chiamata. Numero sconosciuto.

"Mi scusi un attimo... Devo rispondere. Potrebbe essere per lavoro"
"Fai pure, non ti preoccupare"

Mi misi un attimo in disparte e risposi al telefono.

"Jane Moore, chi parla?"
"Jane... Sono io."
"SIGNORINA HOLMES, che piacere risentirla!"
"Ho una sorpresa per te piccola. Stasera puoi raggiungermi in ufficio?"
"Ecco... Beh la trovo una cosa fattibile.
Quando sarebbe il grande evento?"
"Sarebbe appena ti liberi da quel morto vivente "

Non riuscì a trattenere un sorriso.
Era geloso, eccome se lo era.

"Non so per quando dovrò assentarmi dall'incontro..."
Scorsi la madre di Torrance mentre mi fissava e io le sorrisi.

"Va bene. Non metterci troppo... Ho voglia di te."
"Si. Devo andare..."
Mi si giù il telefono rapidamente prima di iniziare a pensare a certe cose, sconvenevoli in quel momento.

Ho voglia di lui. Una voglia matta.




Dopo aver mangiato Torrance si alzò dalla sedia e richiamò l'attenzione dei suoi genitori e anche la mia.

"Scusatemi. Avrei qualcosa da dire."

Sembrava emozionato. Non riusciva a tenere le mani fermi.

È arrivato il momento.

".. Anzi noi abbiamo qualcosa da dire" mi prese per mano e mi invitò ad alzarmi con lui.

I suoi genitori ci guardavano perplessi, forse più suo padre che sua madre.

Helen aveva già intuito qualcosa secondo me, dalla espressione che aveva.

Torrance fece un respiro profondo

"Io e Jane ci sposiamo!" Esclamò.

Mi tirò stretta a sé ed io feci finta di avere il suo stesso entusiasmo.

Sorridi Jane.

"Oh santo cielo! Evviva!" sua madre fece un salto sulla sedia dalla felicità
"Congratulazioni a tutti e due. Questa si che è una bella notizia!"
"Grazie mille" dissi io un po' in imbarazzo.
"Sono così felice, che dopo tanti anni insieme vi siate finalmente decisi a compiere il grande passo!"
Sua madre iniziò a piangere dalla gioia.

"C'è ne è voluto di tempo. Ma ora siamo sicuri più che mai...Ci sposeremo e poi metteremo su famiglia"

Okay il matrimonio. Ok tutto ma... Mettere su famiglia? Non ne abbiamo mai parlato davvero.
Lui vuole figli? Quando me l'avrebbe detto?...

"Certo. Era ora..."
"Mia cara Jane, entrerai a fare parte di questa famiglia! Non vedo l'ora!"
"Sono così contenta anch'io. Siete una famiglia meravigliosa"

Torrance mi strinse la mano tra le sue e mi guardò nel modo in cui ogni donna vorrebbe essere guardata...
In quel modo che ti fa capire quando lui ti ami... In quel modo che ti fa capire che lui per te farebbe tutto.

Guarda la persona sbagliata però....
Io voglio essere guardata così da un solo e unico uomo, l'uomo che però non diventerà mio marito...

"Ti amo tanto Jane" si avvicinò a me per un bacio ma lo bloccai in tempo con una scusa.
"... Tesoro ci sono i tuoi"
"Per una bacio che vuoi che sia!"

Mi sorrise e poi mi baciò senza tenere conto che non eravamo da soli nella stanza.

TEMPTRESS || La mia tentazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora