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Per l'intera riunione non riuscì a togliermi dalla testa quel uomo mozzafiato. Se penso all'effetto che mi fa da lontano non immagino a quello che potrebbe fare a pochi passi di distanza.
Cristo santo.. Mi vengono i brividi solo pensarci.
Jane riprenditi cazzo! È solo un uomo....
"Credo sia tutto, manderò una delega prima della vostra partenza Mrs. Gilbertson e manderò inoltre tutte le modifiche del contratto in azienda entro venerdì"
"La ringrazio davvero tanto"
Mi strinse la mano riconoscente.
"È il mio lavoro, è un piacere" le sorrisi.
Una voce familiare poi mi scuotee dal silenzio della stanza. Era Richard McGregor mio superiore, vice presidente dello studio di NY.
"Eccola qui la migliore avvocatessa di New York, Jane Moore!!!" venne verso di me con le braccia aperte.
"Richard che adulatore che sei!"
"Ma è la verità mia cara, sei la migliore qui" mi abbracciò quasi stritolandomi.
"Grazie Richard." mi divincolai subito.
"Oggi è una giornata davvero importante sai?"
"Perché?"
"Il CEO è in città e ha pensato di farci un saluto... Voglio presentarlo mia cara, vieni" mi prese il braccio bruscamente e mi trascinò fuori senza nemmeno darmi il tempo di recuperare le mie cose o di dire qualcosa.
Mi portò nell'attico dello studio.
Il mio cuore in quel istante cessò di battere.
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
"Mr. Greyson" Richard richiamò l'attenzione dell'uomo che era di spalle. Era lui, l'uomo che mi aveva sconvolto questa mattina.
Alto, snello ma non per questo meno  muscoloso e, ora molto più vicino a me.....
Dio aiutami...
Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, mi sentii subito una strana sensazione allo stomaco e non solo.
Un formicolio mi colpì il basso ventre in modo violento e impetuoso.
Jane.... Respira!

Si girò verso di noi con eleganza.
"Lascia che ti presenti Jane Moore"
Richard sembrò così orgoglioso di me in quel momento e avrei potuto renderlo ancora più felice magari dicendo qualcosa ma invece no.
Rimasi immobile e zitta.
Avevo perso le parole, black-out totale.

Non appena i suoi occhi inrociarono i miei fui pervasa da una potente scossa elettrica che sembrò portarmi in vita di nuovo.

Wow.

"Piacere di conoscerla Jane, mi hanno parlato molto di lei, lei è la migliore qui.."
"Piacere mio Mr. Greyson, beh la migliore, non mi definirei così. Faccio solo il mio lavoro."
"Sono fortunato allora ad avere una avvocatessa come lei.."
"... Siamo fortunati" si corresse immediatamente.
Io sorrisi e non dissi niente, ero troppo impnotizzzata dal suoi occhi.
"Richard dopo vorrei discutere di alcune cose con te" disse senza distogliere lo sguardo da me.
Sembrava ipnotizzato quanto me.
"Certamente, ora se volete scusarmi, ho un meeting ma voi conoscetevi meglio, fate con calma. Ci vediamo a pranzo Jane" salutò entrambi e con passo spedito andò via insieme al suo assistente.
No... No.. No! Non lasciarmi Richard, non sola con questi uomo!
"A dopo Richard" dissi con un filo di voce.
Benissimo.
"Dovrei andare anch'io Mr. Greyson, è stato un piacere conoscerla." cercai di non guardarlo di nuovo negli occhi.
"No la prego, vorrei sapere un po' di più su di lei Miss Moore"
"Oh..beh.." mi si mozzò il respiro.
Cosa voleva sapere su di me?
"Solo qualche minuto."
"Va bene"
Possibile mi destabilizzi in questo modo? Non mi sono mai sentita così in vita mia. Così vulnerabile...
Odio sentirmi così!

Andò a sedersi su una poltroncina lì vicino e mi fece cenno di raggiungerlo.
"Da quanto lavora qui Miss Moore?"
"Da circa 3 anni Mr. Greyson"
"La prego, Miss Moore mi chiami pure Will."
"Come?" chiesi confusa
"Chiamatemi Will. È il mio nome"
Mi guardò con aria divertita.
Cosa c'era di divertente? Niente.
"Certo. Beh allora voi chiamatemi Jane, non c'è bisogno di essere così formali"
"Jane..." sorrise pronunciando il mio nome.
Quest'uomo è da infarto, cristo santo!
È un dio, un magnifico e sexy dio!
"Sembra intimorita" mi fece notare.
"Lei mette in soggezione" dissi schiettamente.
"È il mio lavoro, mia cara Jane"
Mia cara Jane????....
"In effetti se ha fatto così tanto successo dev'esserci un motivo"
"Infatti" lo vidi trattenere una risata.
Mi morsi il labbro nervosamente.
Era snervante stare lì con lui.
"Jane vorrei che si trasferisce nel mio ufficio privato."
"Cosa?"
"Voglio che venga a lavorare con me, sono certo saremo una bella coppia."
Oh mio dio, adesso svengo qui
"Io non posso... A me piace qui."
"Sono sicuro che amerà anche il mio ufficio. Gode di una splendida vista sa? "
"Mr. Greyson..."
"Will. Per favore"
"Certo.. Will, io non credo sia una buona idea. Voglio stare qui..."
Lavorare con lui. Sarebbe impossibile.
"Ci pensi almeno."
"Ci penserò"
"Bene" mi guardò attentamente, cercando di leggermi.
Lo guardai a mia volta.
"Beh ora, è meglio che vada. Non voglio trattenerla Miss Moore"
Scattò in piedi.
"Jane" lo corressi proprio come aveva fatto lui con me prima.
Mi alzai anch'io e lo accompagnai all'ascensore.
"Ci pensi mi raccomando Jane. Mi farebbe davvero felice averla lì con me"
"Ci penserò. La ringrazio."
Mi prese la mano e lentamente se la portò vicino alle labbra.
La bacio lentamente senza distogliere i suoi occhi da me.
"È stato davvero un piacere conoscerla. È stata una piacevole sorpresa"
Non riuscì a trattenere un sorriso, ero lusingata dalle sue parole.
"Il piacere è stato mio Will."
Lasciò cautamente la mia mano.
"Spero di rivederla molto presto"
Entrò in ascensore e non appena le porte si chiusero feci un profondo respiro di sollievo.
Oh mio dio... Che cosa diavolo è successo?!?!

TEMPTRESS || La mia tentazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora