"Ho un bisogno disperato di fare shopping! Ti prego possiamo entrare!"
Supplica mia sorella ad entrare dentro Gucci.
"Eh va bene, ma non spendere tutto il tuo patrimonio!"
"Non lo farò, forza andiamo!" la tira con forza dentro con me.
Le boutique di Gucci sono uniche, favolose.
Ti trattano come delle regine e ti offrono sempre dell'ottimo champagne."Sai forse dovresti provare questo" mi indicò l'abito appeso vicino alla vetrina.
"È troppo elegante sorellona!"
"È adatto ad una festa"
"Esatto. Quindi credo che lo lascerò proprio lì al suo posto"
"Non te l'ho detto?" prese il vestito e me lo portò..
"Stasera ho una festa. E tu, vieni con me"
"Cosa? Tu hai una festa?" sgranati gli occhi.
Lei non era tipa da feste.
"Si... Non mi guardare così. Io adoro le feste."
"Non è vero. Vanessa Moore che sta succedendo??"
"È una festa di beneficenza, sostenuta dalla società in cui lavoro. Non sarà niente di che ma tutti saranno tirati a tiro e voglio che la mia sorellina sia bellissima"
"Sai che se mi trovassi in un'altra situazione avrei accettato ma non lo so... Non so se sono dello spirito giusto per una festa"
"Niente scuse piccoletta! Tu ci verrai"
Mi mise il vestito in mano per poi spingermi dritta verso i camerini."Allora?" mi chiese impaziente dopo alcuni minuti.
"Arrivo un secondo." sbuffai.La pazienza non era il suo forte.
Il vestito mi stava alla perfezione, sembrava fatto apposta me.
Mi valorizzava nei punti giusti ed era comodo."Tadaaaaa!" uscì facendo una breve passerella.
"Oh dio mio! Sei una meraviglia!"
"Lo credi anch'io, le sta d'incanto signorina" mi disse la commessa.
"La ringrazio" le sorrisi.
"Tu non provi nulla?" chiesi a Vanessa.
"Mia cara, il mio vestito l'ho già preso giorni fa"
"Qui?"
"Si, ho deciso che per una volta volevo fare le cose fatte bene" rise.
"Dev'essere un evento davvero importante"
"Lo è per me, potrei avere una promozione"
"Ma è magnifico!" esultai.
"Si. Sarebbe davvero una bella cosa!"
"Nessuno merita una promozione quanto te. Sei fantastica!"
"Spero lo creda anche il mio capo"
"Si vedrai" la abbracciai.In quell'istante mi si mozzò il fiato.
Totale black-out.
Vidi in lontananza, vicino alla porta d'ingresso munito di occhiali da sole e un completo gessato blu, Will.
Oh mio dio! Porca puttana! E adesso che faccio?!?!
"Merda!..." esclamai.
"Che hai detto?" mia sorella mi guardò confusa.
"Io.. Io.. Non riesco a respirare scusa."
"Che succede Jane?" mi appoggiò una mano sulla spalla guardandomi preoccupata.
"Signorina, vuole che le incarti l'abito?" si intromise la commessa.
"Si certo..." rispose Vanessa al posto mio.
Le mie gambe iniziarono a tremare.
Calma Jane!"Mi puoi dire che diavolo di prende Jane?"
"Vanessa... Devi portarmi via di qui perché io non riesco a muovermi. Ti prego!" la supplicai.Lei sembrò non capire così si voltò per vedere chi stavo guardando poi si girò di nuovo verso di me.
Sorrise.
"Jane... Mio dio! È lui?"
"Vanessa non è il momento di scherzare ora. Sono in completo schok!"
Chiusi gli occhi e cercai di ritornare a respirare in modo regolare.
È tutto okay Jane...
"Non mi avevi detto che era così.."
"Sexy?.. Beh si te l'avevo detto. Ora ti prego, andiamo via. Nnn deve vedermi"
"Ma perché è qui?"
"Che diavolo ne so!! Non lo so..."
"Copenhagen non è una destinazione da tutti i giorni. È qui per te forse.."
"Come ha fatto a sapere che ero qui.."
"Chiediglielo."
"Tu sei matta. MATTA!" Scandii bene la parola.
"Io vorrei saperlo se fossi al posto tuo"
"Io non sono te. Ora andiamo ti prego"
"Devi pagare l'abito" mi fece notare.
"Giusto" andai verso il banco dove c'era la commessa che mi stava aspettando impaziente.
Mi misi il cappello e gli occhiali da sole per non farmi riconoscere nel caso venisse verso di noi.
Vanessa invece continuò a darsi un'occhiata in giro."La ringrazio per aver scelto Gucci"
"Gucci è Gucci" sorrisi e salutai cordialmente la commessa.Mi girai verso Vanessa che però non era più lì, era sparita.
Mi guardai attorno ma nessuna traccia di lei.
Dove diamine è andata!?"Mi scusi ha visto per caso dov'è andata la ragazza che era qui con me?" chiesi alla commessa.
"L'ho vista uscire"
"Ah grazie al cielo. La ringrazio. Arrivederci e ancora grazie"
Non appena mi girai per andare verso l'uscita mi trovai a quattr'occhi con Will.No.
"Jane Moore che piacevole sorpresa trovarla qui" eccolo qui, sempre con la sua aria prepotente.
"Mr. Greyson.." abbassai lo sguardo.Lo vorrei ammazzare!
"Sei contenta di vedermi?"
"No purtroppo"
Alzai lo sguardo e lo affrontai.
C'è la posso fare.
"Che peccato" mi sorrise.
"Davvero.. Si"
La sua mano lentamente si appoggiò sulla mia guancia.
"Io sono contento di averti trovata."
"Come hai fatto?"
"Ho i miei trucchi" rise
"Non sei divertente!.. Io non ti voglio qui"
"Andiamo, sappiamo benissimo entrambi che non è così."
"Sei così sicuro di te. Non ti sopporto!"
Lo spinosi via e andai dritta verso l'uscita."Jane aspetta!" mi afferrò il braccio e mi tirò indietro.
"Non aspetto Will. Devi lasciarmi in pace cristo santo!"
"Non posso lasciarti stare. Non c'è la faccio" confessò.
"Dovrai farlo"
Cercai di liberarmi dalla sua presa ma falii.
Era molto forte la sua presa.
"Aspetta. Puoi solo ascoltarmi? Non ci vorrà molto"
"Non c'è niente da dire. Io e te ci conosciamo appena"
"Appena non direi..."
"Solo perché abbiamo fatto sesso non vuol dire che mi conosci" dissi a voce più alta di quanto volessi attirando l'attenzione della gente li vicino a noi.
"Non urlare per favore!" mi fulminò con lo sguardo.
"Va bene ti ascolto."
"Ti sei rinsavita finalmente! Bene. Ma non qui"
Mi prese per mano e mi portò fuori con se.
"Mi dispiace se magari ho detto o fatto qualcosa che ti ha ferito, non era mia intenzione..
"Non mi hai ferito in alcun modo."
"Aspetta lasciami finire cazzo.." si mise le mani tra i capelli. Era nervoso.
Molto.
Non riuscì a trattenere un sorriso.
Era tremendamente bello anche in quello stato.
"Perché ridi?"
"Niente" mentii
"Va beh.. Fatto sta che non riesco a non pensarti. Ti penso costantemente.
Non riesco a lasciarti andare Jane"
"Will.. Io non so che dire. Mi piaci questo lo sai perché altrimenti non sarei venuta a letto con te ma... Tra me e te non ci può essere altro. Mi dispiace"
"Jane stai mentendo."Si sto mentendo ma ho scelta? Non posso abbandonarmi a questa cosa. Non posso... È sbagliato.
"Will.." lo guardai dritto negli occhi.
"Jane, ti prego non puoi dire che tra di noi non c'è nulla. Lo sento.. E lo senti anche tu."
Mi prese la mano e se la portò al petto.
Sentii il suo cuore battere velocemente e fu li che capii che quello che diceva di provare era vero quanto per me."Si lo sento anch'io ma questo non vuol dire sia giusto."
"Chi sa ciò che è giusto o sbagliato?"
Aveva ragione.
Per quanto fosse sbagliata questa nostra storia, io lo volevo da morire e lui voleva me...
"Devo riflettere, ti prego. Lasciami andare."
Lui mi baciò all'improvviso e io mi abbandonai completamente a lui, alle sue braccia che mi tenevano stretta a sé.Non posso dimenticare Torrance e comportarmi come se lui non ci fosse...
Lo respinsi poco dopo e mi allontanai senza dire niente. Ritornai sui miei passi verso mia sorella che era lì vicino all'ingresso della boutique che era rimasta a fissarti per tutto il tempo.
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TEMPTRESS || La mia tentazione
ChickLit"Ricordo la tue pelle morbida sotto le mie mani... Mi sento bruciare di un fuoco che solo i tuoi umori possono placare... Ti voglio, voglio di nuovo sentirmi dentro di te" lessi il messaggio restando a bocca aperta. Quel uomo era davvero sconvolgent...