Arrivai con il fiatone in ufficio.
"Cristo santo! Signorina Moore..." Rebekah si precipitò li da me.
"Sto bene Rebekah. Ho preso solo un po' di pioggia." mi tolsi il cappotto e lanciai la borsa sul divanetto.
"Si prenderà un raffreddore"
"Va tutto bene. Vammi a prendere un the caldo. Ne ho davvero bisogno"
"Corro subito signorina Moore"

Quando uscì,chiusi la porta.
Avevo bisogno di stare sola, dovevo capire cosa era appena successo in quel diavolo di ascensore.
Mi aveva baciato, in un modo sconvolgente, mi manca il respiro al solo pensiero.
Oddio...
Le sue labbra sulle mie, le sue mani sulle mie cosce..
Jane dio mio, un po' di autocontrollo.

Non appena cinque minuti dopo arrivo Rebekah con in mano una tazza di the fumante, proprio come piace a me.
"Le ho messo le zollette di zucchero a parte, come vuole lei. Se le serve altro. Sa dove trovarmi..."
Me lo appoggiò sulla scrivania.
"Grazie mille. Davvero..."
La vidi esitare prima di aprire bocca.
"... Non sembrate stare bene. Se posso, vi consiglierei di andare a casa"
"C'è molto lavoro da fare"
"Credo possa svolgere il lavoro anche da casa. Non ci sono riunioni per oggi"
"Ho un aspetto davvero così terribile?"
"No.. Certo che no. Ma ha l'aria sconvolta, strana..."

Ci puoi giurare che ho l'aria sconvolta.. Dopo quello che è successo.

"Beh è quello che sono. Sconvolta.."
"Se posso fare qualcosa,sono qui"
"Sei molto gentile. Penso che ascolterò il tuo consiglio..."
Lei mi sorrise e non disse niente.
Girò sui tacchi e se ne andò.

Bene Jane. Ora va a casa, riposa un po' e chiarisci le idee...

Prensi la mia giacca e la borsa e mi affrettai verso l'uscita.
Ero ancora tutta bagnata, dovevo trovare qualcosa di asciutto da mettere altrimenti avrei preso un bel raffreddore.

"Rebekah?" la chiamai non vedendola.
Girai su me stessa per cercarla.

Eccola li. Ferma davanti alla porta di vetro della sala conferenze.

Oh no...
Non è possibile. Quest'uomo è impossibile.

La mia dolce e ingenua assistente Rebekah stava parlando animatamente con Mr. Greyson.

Caspita però è davvero stupendo.
Non oso immaginarnelo a letto, dev'essere pazzesco.

Si girò di colpo e rimase sorpreso quando mi vide.

"Eccola li... Non serve più grazie" lo sentì dire anche se era abbastanza lontano.
Rebekah aveva l'aria confusa.
Non capiva cosa stava succedendo ma se vogliamo essere sinceri nemmeno io capisco nulla di tutta questa storia.

Iniziò ad avanzare verso di me, con aria incazzata. Furiosa.

Perché?

Per fortuna le gambe non mi abbandonarono.
Corsi verso l'ascensore il più veloce possibile.

Ti prego... Ti prego apriti!

Grazie al cielo l'ascensore arrivò all'istante, ed io mi gettai completamente con tutto il corpo dentro.
Premetti il pulsante e le porte si chiusero prima del suo arrivo.

Mio dio...

Respirai affannosamente, correre con i tacchi non è il massimo.

Almeno Jane ti sei salvata da quell'uomo.

Le porte si aprirono. Finalmente ero arrivata al piano terra.
"Se ne sta già andando?"
"Non mi sento molto bene oggi. Lavorerò da casa"
"Si riprenda signorina Moore"
"Certo. Grazie"
Uscì dallo studio e mi diresse verso la mia auto. Per fortuna aveva smesso di piovere.

"Dove credi di andare?"

Mi si gelò il sangue al suono di quella voce.
Ormai era familiare. Molto..

Mi girai lentamente sperando di sbagliarmi.

Lui era li, a pochi passi da me. Mi stava guardando dalla testa ai piedi con più rabbia di prima.

Che diavolo avrò mai fatto?

"Che cosa vuoi?"  scandí bene le parole.

"Davvero me lo stai chiedendo?" alzò gli occhi al cielo.

È così sexy anche se è arrabbiato.
Anzi forse lo è ancora di più...

"Si perché non capisco. Sembri arrabbiato con me, anzi sembri proprio furioso. Ma io non ho fatto proprio niente" agitai le mani in aria.

"Tu non hai fatto niente eh?...." si avvicinò ancora di più a me.

Il mio cuore iniziò a battere fortissimo, persi di nuovo il controllo e non appena fu abbastanza vicino piombai sulle sue labbra.

Jane che stai facendo??!?! Sei impazzita?!?!

Le sue labbra erano così morbide.

Dio mio impazzirò si se continuo così.

Le sue mani scesero lentamente sui miei fianchi, mentre le mie si adagiarono sulle sue possenti spalle.

Non voglio che finisca.
Voglio che duri per sempre.

"Jane.." si fermò all'improvviso lasciandomi con il fiatone.

Lo guardai negli occhi.

"Che c'è?"
"Per quando vorrei continuare, dovremo andare."
"Andare dove?"
"Ti porto in un posto. Non ti serve sapere altro."

Non capisco più niente.

"Io devo tornare a casa..."
"Shh... No. Tu non vai da nessuna parte. Non scappi più ci siamo capiti?"
"Scappare? Mi hai baciato all'improvviso. Io.."
"Mi hai provocato. Non c'è l'ho fatta"
"Provocato io?" risi.
"Si. Lo fai di continuo"
"Non ho fatto nulla"
"Non controbattere, è così."
"Sei proprio arrogante" sbuffai
"Mi fai impazzire Jane Moore" mi sorrise malizioso per poi lasciarsi scappare un altro bacio.
Questa volta più dolce.

TEMPTRESS || La mia tentazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora