Capitolo 6

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Revisionato 

Jane's POV

«Dove vuoi andare a quest'ora Jane? Ti rendi conto che non puoi uscire senza il permesso di tuo padre o del tuo futuro sposo? Torna immediatamente in camera tua e restaci» ordini su ordini, ma in questa famiglia sanno fare qualcosa oltre a comandarmi? Da mio padre a mia sorella più piccola, tutti loro cercano di comandarmi a bacchetta portandomi allo stremo delle mie forze.

Non è mai importato di me a nessuno, perché iniziare ora? Lasciatemi fare quello che voglio. Ieri sera, dopo la pseudo discussione con mio fratello, ci siamo seduti a tavola per cenare e lì hanno aperto un discorso che mi ha lasciato totalmente a bocca aperta. Ho scoeprto che mio fratello ha una ragazza che si è scelto lui di sua iniziativa, che è scomparsa a causa del padre che, dopo aver scoperto della relazione con mio fratello, ha impedito il loro fidanzamento in tutti i modi possibili.
La situazione da quel che ho capito, è molto complicata e confusionaria, in più non stavo bene ed ero agitata, quindi non ho colto a pieno tutti i dettagli della conversazione.  L'unica sicurezza che ho, è che non me ne starò con le mani in mano a girarmici i pollici, aspettando che mio fratello perda la sua ragazza per mano di altri: devono tutti soffrire a causa mia e se per farli soffrire devo salvare qualcuno a loro amato, lo farò. Per questo ho deciso di seguire i maschi di casa, di nascosto ovviamente.

Diciamo che la mia copertura è già mezza saltata, però è tempo che gli americani sappiano che il loro incubo peggiore è qui e devono capire di che pasta è fatto il diavolo rosso così amato ma allo stesso tempo così temuto dai mafiosi europei.
So che hanno sentito parlare di me da tantissimi mafiosi americani che sono stati in Europa per viaggi d'affari. Inoltre, Dimitri ha aperto il discorso a cena per capire se si sentono minacciati da questa figura che per un periodo gli ha fatto temere per il suo impero e, per mia immensa gioia, ho potuto sentire che non sono preoccupati per questo presunto mafioso chiamato da tutti con quello stupido appellativo di diavolo, non è mai arrivato qui in America e, se mai dovesse farlo, tutta la mafia americana si unirà per farlo fuori: oh poveri illusi. Ho già agganci qua che farebberò tremare il culo a mio padre per quanto è più grande il mio impero rispetto al suo.

«Jane» il richiamo di Dimitri  mi riporta alla realtà e mi giro immediatamente in direzione della sua voce mentre finisco di chiudere la lampo dei miei stivali col tacco. Pensavo che anche lui  fosse andato dietro mio padre e mio fratello per salvare la giovane donzella in pericolo, cosa diavolo ci fa ancora qua?
«Ti ho cresciuta e ti conosco come le mie tasche...stai solo attenta, ti prego. Qui potresti non essere la benvenuta, ma sei come una figlia per me, lo sai» continua Dima guardandomi con dolcezza.
so che odia gli abbracci e le dimostrazioni d'affetto ma in questo caso mi sembra giusto stringerlo a me per sentire un po' del suo calore, per godere di quel meraviglioso abbraccio paterno che mio padre mi ha sempre negato.

«Grazie, so che mi ami come tua figlia e lo apprezzo molto, sei il padre che si è sempre preso cura di me insieme ad Ash e Alexander. Per la seconda parte del discorso, lo sai: attenzione e prudenza sono solo il mio quarto e quinto nome» dico facendogli l'occhiolino. Alla fine gli do le spalle per mettermi la mia pelliccia nera che copre il mio pantaloncino di jeans e la mia camicia di seta bianca, ho voluto spezzare un po' con il nero della pelliccia e degli stivali alti che mi permettono di nascondere le mie armi, cioè un coltellino e una piccola pistola tascabile.

«Jane, bambina mia, dimmi che gli altri due nomi non sono Impulso e Orgoglio» Dimitri mi conosce così alla perfezione, come faccio a mentirgli quando pure io so che questi due aggettivi sono il mio secondo e terzo nome?

«Io, non confermerò e non negherò le tue parole. Guardala da questa prospettiva: il dubbio rende tutto più eccitante e piacevole» faccio il migliore dei miei sorrisi e poi esco di casa salendo sulla mia Lamborghini nera, gentilmente rubata alle tante auto che mio padre tiene in garage. Parto a tutta velocità, sfrecciando tra le corsie per andare verso la direzione che Alec mi sta gentilmente fornendo con il suo GPS del telefono: questo perché non si rende nemmeno conto di quando viene tracciato, se fossi partita con l'intento di ucciderlo ci sarei già riuscita.

.B.A.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora