50- non cel'ha fatta

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Le gambe si muovono da sole, gli occhi guardano l'orizzonte, la testa cerca di elabirare tutto, ma è inutile.
Cammino passo dopo passo, sentendo il cuore farsi sempre più pesante, sempre più rotto, disintegrato. Percorro la strada di casa pensando a tutto, senza pensare a niente. È come se nulla avesse più senso. Come se il mondo fosse crollato e io stessi continuando ad arrampicarmi sui suoi cocci per non caderci insieme, ma alla fine a cosa serve?!

È stato un attimo.
Erano appena finite le lezioni quando mi arriva una telefonata. "Signorina Smith sua madre ha avuto un grave incidente in auto, abbiamo provavano a salvarla ma non ce l'ha fatta. Ci dispiace tanto" ha detto solo una signora dall'altra parte del telefono, chiudendomi poi il telefono in faccia.

E ora sono qui, con una madre morta pochi minuti fa, un padre morto quando ero piccola e un fratello che tra pochi mesi andrà al college. Cosa ne sarà di me?

Arrivo a casa, chiudo la porta alle mie spalle e mi ci siedo contro. Continuo a fissare il vuoto difronte a me, delle lacrime silenziose iniziano a rifarmi il volto, ad inondarmelo piuttosto.

Squilla il telefono, Lea. Ero con lei e Ambar quando mi è arrivata la notizia e sono andata via senza dare spiegazioni.
Non rispondo. Spengo il telefono.

Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi la faccia.

"Allison devi essere forte, è solo un brutto sogno, finirà subito" mi dico guardandomi allo speccio. I miei occhi poi si posano sul rasoio di mio fratello. Automaticamente la mano si posa sopra e lo prende. Continuo a guardarlo con un milione di pensieri che mi invadono la mente.

E si, sto per farlo, sto per tagliarmi.
Il rasoio tocca la mia pelle ma vengo interrotta, suona il campanello.

E ora chi è?
Lascio la lametta e vado di sotto, apro la porta.

Già, l'avevo completamente dimenticato. Ieri avevo detto a Tyler di venire a casa mia per il progetto oggi, ma non l'ho avvisato di non incontrarci più.

"Ciao Allison"
"C-ciao"
"Tutto bene, hai gli occhi rossi"
"Alla grande"
"Se non ti senti bene possiamo vederci in altra volta" dice con un tono freddo ma il viso leggermente preoccupato.

Forse sarebbe meglio come ha detto lui. Ma non mi devo abbattere. E non mi devo tagliare. Sarà una distrazione stare un po' sui libri.

"No, no. Entra pure" dico asciugando una lacrima che intanto è scesa fino al mento.

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