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La campanella che segnava la fine della ricreazione era già suonata da qualche minuto ma entrai lo stesso nel bagno.
Leo e Matteo erano già lì, mentre all'appello mancava Pietro.
Se ne stavano seduti sul pavimento con un aria sconfitta.
- chi è entrato?- Leo teneva in mano i suoi occhiali fatti a pezzi, almeno li avrebbe finalmente cambiati.
- Giova- Matteo mi squadrò preoccupato -vedo che a te non è andata meglio- in effetti il mio labbro rotto sanguinava ancora.
- anche con te sono andati giù pesante- dissi indicando il suo occhio destro gonfio e leggermente viola, almeno per adesso.
La porta dietro di me si aprì e Pietro entrò.
- tutto bene Pietro?- I suoi occhi si puntarono sui miei - effettivamente non lo so-
- quei coglioni hanno preso di mira anche me adesso, mi sa che dobbiamo cambiare strategia visto come sono andate le cose oggi-
- a me è sembrato che ognuno avesse una preda precisa- lo avevo detto senza emozioni, era ovvio che prima o poi sarebbe successa qualcosa del genere.
- i miei poveri occhiali! Guarda come sono ridotti! Giova, ti prego dimmi che hai un piano-
Abbasso lo sguardo, cosa avrei potuto fare io?
- Pietro, almeno tu-
Pietro sembrò svegliarsi sbattendo gli occhi, guardò Leo che era in cerca di una buona notizia per poi negare con le testa e un'espressione indecifrabile sul volto.

Era stato divertente aver messo in trappola quel idiota per poi dargli una bella lezione.
- sei ancora sporco con il suo sangue- abbassò lo sguardo, in effetti le nocche della mano destra hanno ancora un po' sangue secco, quello di quando gli ho rotto il labbro.
- già, è stato uno spasso- Fancy mi guardò male - come hai potuto picchiare un ragazzo così, senza un motivo?-
- ora entro in classe, lasciami in pace-
- o ma guarda, il signor Grassi ci ha onorato della sua presenza, ora ne mancano solo altri quattro- la Martini non era affatto una professoressa con cui poter scherzare, con i suoi trenta e passa anni di carriera sarebbe riuscita a mettere a tacere anche Hitler in persona.
-se vuole prof posso andare io a cercarli-
Quello che ha osato a parlare è Lorenzo Ostuni, il solito casinista burlone e dai voti alti, nonché uno dei più popolari della scuola.
Non lo sopporto.
Lui è il suo amico Pietro, più che altro il suo cagnolino visto che lo segue in ogni dove, se c'è Lorenzo c'è Pietro, se c'è Pietro c'è Lorenzo.
La donna lo squadrò con uno sguardo indagatore, come sempre non si fidava dei suoi alunni, "sono tutti dei delinquenti, cercano sempre di fregarti" le aveva sentito dire una volta alla segretaria, ma per il suo pupillo avrebbe chiuso un occhio.
- va bene vai, ma se non tornate entro dieci minuti vi metto una nota- il ragazzo sorrise - certo prof- ed uscì.
Furbo il ragazzo.
-Allora a te come è andata?- mi girai verso gli altri, Mauricio fremeva nel voler sapere se il suo piano aveva funzionato - bene, si è messo in trappola da solo e dalle vostre facce soddisfatte devo intuire che anche a voi è andata bene-
- quel quattrocchi a noi ha dato un po'di noie, ma poi come un fesso si è schiantato contro un muro distruggendosi gli occhiali, noi abbiamo solo fatto il resto- nel dirlo Luca trattenne le risate.
- silenzio! Non credo che una nota di classe vi giovi in questo periodo dell'anno-

La porta si aprì un altra volta.
- e chi è adesso!-
- Leo calmati è... Lorenzo?-
- la prof mi ha mandato a cercarvi, dice se- si guardò l'orologio da polso-se tra cinque minuti non siamo in classe ci mette una nota, ma - i suoi occhi si puntarono sulle nostre ferite - cosa vi è successo?-
- Mauricio e i suoi ci danno la caccia, Matteo è stato picchiato da lui, Pietro da Giorgio, con Leo si sono messi in due e Andrea è capitato a me-
- wow su con la vita! Dovette combattere, non potete buttarvi giù così!-
- evviva qualcuno con una soluzione! Cosa ci consigli di fare? Conosci delle brave guardie del corpo forse?-
- no Leo, intendo che dovette imparare a difendervi- scoppiai a ridere - come facciamo a difenderci se è come se loro fossero i leoni e noi delle gazzelle! Non ce ne, la gazzella verrà divorata dal suo predatore-
- leoni e gazzelle? Va beh, comunque sia anche le gazzelle possono difendersi-
- le gazzelle non hanno né artigli né fauci, sono erbivori- Pietro si aggiustò gli occhiali sul naso, fare il polemico e il sapiente su tutto è una pratica che adora.
- giusta osservazione, ma hanno le corna e - ripuntando lo sguardo sull'orologio - tre minuti- nessuno osava muoversi - ho capito, sentite, siccome sabato i miei partono per andare una settimana nella nostra casa in montagna, volevo organizzare una festa e magari lì ne potremmo parlare meglio e io potrò offrirvi il mio aiuto, ci state?-
Matteo lo guardava di traverso - vuoi invitare tre sfigati e il "signor invisibile" a una tua festa? Non comprometterebbe la tua popolarità?-
- se non me l'ha compromessa Pietro non vedo come potrete farlo voi-
- ci sarà alcool?-
Pietro lanciò un'occhiataccia a Leo che quest'ultimo non vide per la mancanza di occhiali.
- a fiumi, e visto che oggi è venerdì avete tutto il tempo per decidere, ma ora vi prego ritorniamo in classe, sento già la penna che si posa sul registro-

~my space~

Hey guys, come va?
Non so il perché ho messo anche favij, ma mi andava.
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere nei commenti cosa ve ne pare fino ad adesso e passate un buona giornata.
Un bacione a tutti ❤️
Viv

GAZZELLA ~CAMPERKILLER~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora