14 Le scale (revisionato)

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Dopo il chiarimento con Irie, Keiko si rimise a lavoro.

Kai nel frattempo era sepolto dalla pila di carta da leggere.

Era in ritardo con la data di pubblicazione di ben 5 libri, era disperato.

E il numero delle vendite era sceso vertiginosamente in quell'ultimo periodo.

E moltissimi addetti alle vendite, erano resti a fare affari con lui.

Come se vendere libri della "sua casa editrice" potesse danneggiare il buon nome delle librerie.

L'unico addetto alle vendite con cui era riuscito a concludere degli affari,
era quello con cui era in ritardo con le pubblicazioni.

"Mi toccherà fare gli straordinari...o non riuscirò mai a finire..." pensò rassegnato.

Rinunciò alla pausa pranzo, tanto non mangiava già moltissimo, quindi riteneva di poterne fare volentieri a meno.

Keiko non vedendolo in mensa,si domandò che fine avesse fatto.

"Non è che Irie lo ha ammazzato?!" si disse tra sé.

Andò verso Ingrid, per domandarle a bassa voce dove fosse, non voleva che i colleghi la sentissero.

E così Ingrid, le aveva spiegato che era rimasto in ufficio, dato che era alle strette con il lavoro.

Keiko andò diretta verso il suo ufficio, cercando di non dare troppo nell'occhio.

"Ingrid?" domandò lui, udendo la porta aprirsi.

Sollevò lo sguardo dalla carta stampata piena di errori e si trovò davanti Keiko.

"Che ci fai qua?" domandò lui.

"Tranquillo, non mi ha visto nessuno..." esclamò lei per tranquillizzarlo.

"Keiko, non lo vedi che sono occupato!" affermò lui, irascibile.

"Si, ecco appunto per questo...ti ho portato da mangiare!" esclamò lei, posando sulla scrivania delle cose da mangiare prese dalla mensa, che si era fatta incartare.

"Non c'era bisogno, per questo genere di cose, ci pensa Ingrid!" rispose atono.

"Ma volevo farlo io..." dichiarò con estrema dolcezza.

"Non mangio in situazioni normali, figurarsi in questo cumulo di stress!" esclamò lui nervoso.

"Sei molto incasinato?"

"Ho 5 libri da pubblicare... entro 2 settimane fai un po' tu!"

"Non pensavo che gli editori avessero dei termini da rispettare per le pubblicazioni..."

"Di questo passo nessuna libreria vorrà più pubblicare i miei libri..."

"Su, adesso non esagerare..."

"Non sto esagerando...le cose non vanno molto bene ultimamente..."
esclamò lui, con un' espressione corrucciata.

"Mi dispiace..." rispose lei, avrebbe voluto dire qualcosa di meglio per consolarlo,ma non trovò parole più adatte di quelle.

"Suppongo che dentro di te, tu stia pensando lo sapevo che i tuoi libri di merda,primo o poi...non li avresti più venduti..."

"No, pensavo che, dovresti essere solo più selettivo sui libri da pubblicare, e nonusare quelle volgari copertine, lo so, magari io non ne capisco niente di marketing,di statistiche di vendite, però sono una lettrice,ma dal mio punto di vista, non comprerei mai un libro conuna copertina con una scritta fucsia e con delle immagini sessuali così esplicite...già alla prima
occhiata mi sembrerebbe una pessima lettura..."

La primavera di Kai #wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora