19 Panda-papà (revisionato)

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Il giorno seguente, si svolse la solita giornata lavorativa.

Keiko pimpante, ascoltava la sua canzone preferita prima di andare a lavoro.

La canzone (Moumoon- Sunshine girl)che aveva spesso ascoltato in ospedale, quando si era sentita giù.

Ma quel giorno, in realtà non si sentiva tanto di buonumore.

Si era ricordata che era il giorno in cui suo padre compiva gli anni.

Chissà come si sentiva suo padre adesso, alla veneranda età di 57 anni.

Non si sentivano da 4 anni, ma in quella ricorrenza, Keiko avvertiva di più la mancanza della sua famiglia.

Non sapeva neanche se definirla "Mancanza".

In realtà non sapeva come definire quella sensazione, forse amarezza.

La consapevolezza di non poter avere un rapporto affettuoso con i suoi genitori.

Invidiava molto Jun, lei aveva un buon rapporto con i suoi.

Spesso le era capitato di sentirla parlare al telefono, con sua madre e suo padre.

Del resto aveva anche conosciuto i suoi genitori, al tempo della scuola.

Erano molto gentili e premurosi con Jun, tutto il contrario dei suoi genitori.

In particolare era suo padre, che la trattava sempre male.

Sembrava che l'unica cosa che sapesse fare, era sbraitarle contro.

In qualsiasi circostanza, lui gridava, si dibatteva contro di lei.

Si sentiva anche colpevole, sapeva di averlo deluso in quanto figlia.

Già, la sua unica figlia, che non era riuscita mai ad andare bene a scuola,
a meno che non si trattasse del giapponese.

Sin da piccola lei, aveva mostrato una passione per la scrittura, e a scuola eccelleva sempre nello studio dei grandi autori giapponesi.

Le piaceva tantissimo studiare la letteratura giapponese, oppure
scrivere temi, quella si che era una delle sue specialità.

Ma a parte questo dono, nelle altre materie era una frana, specie in matematica,nonostante i suoi sforzi, otteneva sempre risultati molto
mediocri, in compenso era riuscita comunque per un pelo a non farsi mai bocciare.

Aveva comunque ottenuto il diploma, a differenza di quanto pensasse suo padre.

Ma non era comunque stato contento, rimaneva sempre insoddisfatto di lei.

Suo padre era un giapponese perfezionista, rigido e austero.

Pretendeva risultati ottimali, e Keiko non aveva mai raggiunto i voti che lui sperasse.

Non era la figlia modello che lui avesse sempre desiderato.

Si ricordò anche dei vani tentativi di suo padre, quando l'aveva iscritta a danza classica.

Suo padre riteneva che una donna dovesse essere leggiadra e delicata, ma Keiko era sempre stata scoordinata e impacciata nei movimenti.

L'unico sport, l'unica cosa in cui era brava era correre, e non perché spiccasse molto in velocità, era lenta come una lumaca.

Tuttavia era resistente, durava tantissimo, nella corsa.

Il suo professore di educazione fisica della scuola, una volta fece fare una prova di resistenza.

Keiko la sua studentessa peggiore,era riuscita ad ottenere il massimo.

Tutti i suoi compagni si erano fermati, e lei era rimasta per tutto il tempo della prova a correre.

La primavera di Kai #wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora