14. Sam Vs Dean

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"Mi dispiace per te Dean, ma a me non piace fare la cacciatrice modello, non avere amici, non avere rapporti con nessuno. A me sembra davvero triste come cosa" ammisi.

Lui annuì e poi continuò "Molte volte mi chiedo come sarebbe una vita normale, se mia madre non fosse morta arrostita, mio padre non sarebbe stato un cacciatore, probabilmente adesso Sam sarebbe un avvocato di successo sposato con Jessica. Io-io non lo so, forse sarei sposato anch'io e forse avrei anche una famiglia. Avvolte mi capita di pensare che essere cacciatori ti peggiora la vita" ammise.

Aggrottai la fronte a quella strana affermazione di Dean e poi risposi "Ma certe volte te la migliora. Non so te, Dean, ma quando salvi le persone da quegli orrendi mostri, io mi sento bene, noi aiutiamo delle persone, e secondo me è la sensazione più bella del mondo, e che forse ti ripaga di tutto quello a cui hai rinunciato per fare questo lavoro" dissi, lui annuì semplicemente.

"E tu da quando fai la cacciatrice?" mi chiese il biondo. "Mio padre mi ha sempre addestrata per fare questo lavoro, ma da quando è morto, ho sempre avuto quella fame di vendetta, che mi ha spinto a fare questo lavoro. Mio padre è morto quando avevo 14 anni, sono 9 anni che faccio la cacciatrice. Adesso immagino che vorrai dirmi, come mia madre, che non ho avuto una vera e propria adolescenza, ma ti giuro che non rimpiango le mie scelte. La mia adolescenza l'ho vissuta comunque, con gli amici, divertendosi, e non tutti a 14 anni hanno il coraggio di usare una pistola, o di uccidere con un pugnale, per questo e per altri motivi vado fiera di me e delle mie scelte" ammisi con tono fiero.

Ad un tratto il telefono di Dean squillò, "È Sam" disse, io annuii, e lui rispose. "Stiamo solo facendo una passeggiata" disse, "D'accordo, d'accordo, arriviamo" continuò, e poi riattaccò.

"Dobbiamo andare" affermò, annuii e iniziai a percorrere la strada inversa per tornare a casa a piedi, visto che non avevamo usato l'auto.

Per tutto il tragitto rimanemmo in silenzio, volevo iniziare un discorso, ma le parole venivano soffocate in gola, sarà per quello che ci siamo detti? Diciamo che certe cose le dici solo ad un amico di lunga data mentre io conoscevo Dean da una settimana all'incirca ed eravamo diventati compagni di caccia, e io gli avevo rivelato alcuni particolari ,che neanche Jo o Cole che erano due dei miei amici più fidati, erano a conoscenza.

Arrivammo a casa, bussai una volta e Sam subito ci aprì. "Come mai voi due-" disse, passando lo sguardo da me a Dean, e viceversa, ma fu interrotto dal maggiore dei due fratelli.
"Non devo darti spiegazioni su quello che faccio" disse severo. Non avevo mai sentito discutere i due Winchester, e non avevo mai sentito Dean rivolgere quel tono così scontroso e duro verso il fratello. Pensai a quello che mi aveva detto il biondo, lui e Sam avevano discusso poco prima di uscire con me.

Non mi ha voluto dire l'argomento della loro lite, e la tensione poteva tagliarsi con un coltello. "Io avevo solo bisogno di schiarirmi le idee, e Dean lo stesso, abbiamo SOLO parlato, e in più io ho un ragazzo, o almeno credo" dissi. Mi ricordai che Liam volesse parlarmi. Sicuramente era distrutto per la perdita dei suoi genitori, e forse voleva rompere con me perchè non gliel'avevo detto.

Dean salì le scale, e pensai si fosse precipitato nella sua camera. Quindi giù in salotto rimanemmo io e Sam. "Che vuol dire credo?" mi chiese aggrottando la fronte. "È una lunga storia" risposi, perchè non volevo rispiegare la storia di nuovo.

"Non ho fretta" ribattè lui invogliandomi a dirgli il perchè di quel credo.

"D'accordo, allora te lo dirò brevemente, c'eravamo io e Liam nella mia stanza, quando sorse la luna piena, lui aveva lo sguardo da tutt'altra parte, e quando gli ho fatto girare il viso aveva gli occhi con una sfumatura diversa, e subito dopo se ne era già andato dicendomi che era solo un mal di testa. Ma non credo che la luna piena provochi mal di testa, o malanni che ti fanno cambiare il colore degli occhi" dissi tutto d'un fiato, Sam annuì.

"Io lo trattenni perchè gli dovevo dire una cosa importante, ma lui scappò. E indovina qual'era la cosa importante che dovevo dirgli? Giusto che lui sarebbe tornato a casa e che avrebbe trovato i suoi genitori morti sul tappeto" dissi senza dargli neanche il tempo di rispondere a quella domanda.

"Ascolta lui ti deve parlare, ma magari lo fa solo per i suoi genitori" disse prendendomi le mani.
Era strano, come prima con Dean, io li conoscevo da poco, e loro mi dicevano tutto, o almeno così mi facevano credere, mi rincuoravano, e allo stesso tempo mi facevano ridere.

"C'è ancora una speranza" sussurrò ma sembrava che stesse parlando da solo, pareva che quelle parole erano rivolte a lui. Subito dopo mi abbracciò. Aggrottai la fronte e dopo qualche secondo di ritardo ricambiai. Lo sentivo sorridere.

"Grazie, grazie davvero Sam. Almeno tu non sei come tuo fratello" gli dissi e gli rivolsi un sorriso.

Sam era davvero diverso da suo fratello, era l'opposto. Dean era impulsivo, mentre ogni azione di Sam era premeditata, Sam era più dolce e comprensivo, mentre Dean era un casino immenso che pensava a proteggere le persone a lui più care, che pensava a come proteggerle, e in quel momento pensai all'appuntamento con Liam, quando mi venne a prendere. E a quanto pare io ero inclusa in quella cerchia di poche persone a cui Dean era affezionato.

Quindi è finito un altro capitolo. In questo capitolo ci sono momenti fra Jen e Dean e anche fra Jen e Sam. Quali coppie preferite? Jennifer-Dean, Jennifer-Sam, Jennifer-Liam? Non vi dirò mai la mia preferenza, anche perchè vorrei che la mia coppia preferita diventasse realtà qui nella fanfiction, e quindi se ve lo dicessi, renderei tutto troppo scontato. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commentino. Un bacio❤️

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐞𝐬𝐭 𝐏𝐚𝐬𝐭 | 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora