Presi il mio portatile e digitai "malattie provenienti dalla luna piena" sembrava assurdo, ma Liam proprio mentre guardava fuori verso la luna, i suoi occhi hanno assunto una sfumatura diversa, e mi ha fatto intuire che non volesse che io li vedessi. Ovviamente non trovai nessuna malattia derivata dalla luna piena. Magari non era una malattia, forse era qualcosa di più, oppure si era abituato all'oscurità della mia camera con le luci spente e quando ha visto la luce della luna si è infastidito.
Qualcosa vibrò nella mia borsa, era il mio telefono, ed era proprio Liam. Risposi tremante, sapendo già quello che mi aspettava, lui era tornato a casa, aveva trovato i suoi genitori morti e adesso anch'io sarei morta. "Perché non me l'hai detto?!" disse.
"Liam te lo stavo per dire, ma tu sei scappato" mi giustificai. "Ne parleremo domani mattina adesso non sono dell'umore adatto" mi disse duro. Mormorai un "d'accordo" che lui neanche sentì e attaccò il telefono.
Decisi di andare di sotto e prendermi una birra, magari fare anche due passi, sarei riuscita a pensare meglio. Scesi di sotto, mi recai in cucina e aprii il frigorifero, ma una mano lo richiuse immediatamente. Mi girai di scatto, ed era lui. "Che ci fai a quest'ora di notte ancora in giro?" mi chiese Dean.
"Sai, potrei farti la stessa domanda" risposi alzando un sopracciglio. "Sono abituato a ricevere risposte alle mie domande" ribattè lui.
"Stavo prendendo una birra e subito dopo sarei andata a fare due passi. Oh e non preoccuparti non andrò per locali" dissi con tono ironico.
Tolse la sua mano dal frigorifero, e quando lo fece mi accorsi che eravamo tanto vicini, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra. Mi scansai da lui e presi una birra, e il mio giubbotto di pelle."Io vengo con te" affermò autoritario. "Cosa?!" dissi, ma Dean non mi ascoltò e uscimmo di casa.
"Cos'è che ti turba tanto Wonder Woman?" chiese il biondo. "Sta notte c'è la luna piena e quando Liam l'ha guardata, i suoi occhi . . . i suoi occhi erano di un colore diverso" dissi titubante.
"Di un colore diverso?!" disse il cacciatore, alzando un sopracciglio, io annuii. "E subito dopo ha detto che aveva un mal di testa ed è tornato a casa... io-io gli stavo per dire che a casa avrebbe trovato i suoi genitori morti, ma lui non ha voluto ascoltarmi e se ne è andato. E poi mi ha chiamato dicendo che ne parleremo domani mattina" dissi tesa.
Lui annuì, ma sapevo che se era con me in mezzo alla strada con una birra in mano c'era un problema. "Tu, invece?" gli chiesi. "Io non ho un ragazzo strano e non devo dire a nessuno che i suoi genitori sono morti" disse lui.
"Si, questo lo so, ma c'è dell' altro, vero?" gli chiesi, lui annuì.
"Io e Sam abbiamo litigato, nulla di importante" disse. "Se non fosse nulla di importante non saresti qui a parlarmene. Non sono ingenua come tu credi" dissi, incrociando le braccia al petto.
"Questo lo devo ammettere non sei ingenua per niente, ma davvero non è niente, passerà" disse il biondo, e capii che non voleva parlarmene.
"Quando andasti da mia madre al bar era solo per dei consigli?" gli chiesi. Era una domanda che mi ero sempre posta, e non mi ero mai data una risposta. Ho capito che non aveva molto senso con quello di cui stavamo parlando prima, quando Dean sussultò alla mia domanda.
"Si, io e Sam chiediamo spesso dei consigli a cacciatori o ex cacciatori. Soprattutto su alcuni casi strani" rispose. "Non era un caso così strano, in fondo erano solo demoni" dissi.
"Erano solo demoni che ci hanno rinchiuso in una fabbrica abbandonata, che mi hanno rapito e che ci hanno torturato. Aspetta, ora che ci penso tu non sei stata torturata. Perchè?" mi chiese alzando un sopracciglio.
"Crowley mi vuole, oh scusa mi voleva sana e salva, non so per quale motivo. E comunque sono stata torturata mentalmente visto che ho dovuto cercarvi per tutta la fabbrica e ho dovuto fare patti con demoni che neanche conosco" sbottai.
"Crowley ti vuole viva? Non sono molte le persone che il re dell' inferno non vuole morte. Non mi sembra nulla di buono, quando pensavi di dirmelo?!" sbottò e io sbuffai.
"Veramente non avevo neanche intenzione di dirtelo, non mi sembra così importante. Una volta che un demone non vuole uccidermi secondo te c'è sotto qualcosa?! Io preferisco vedermi sulla Terra piuttosto che nell' inferno" dissi.
"Chiunque lo preferisce, ma continuo a dire che c'è qualcosa sotto. Conosco Crowley, non ci risparmierebbe. Forse centriamo anche io, Sam e Liam" disse.
"Liam?! Non è neanche un cacciatore, i demoni li ha visti solo in quella fabbrica. No, Dean, sono solo film mentali quelli che ti stai facendo" sbottai.
"C'è qualcos' altro che ti ha detto Crowley?" mi chiese, scossi la testa. In realtà Crowley mi aveva detto di stare lontana dai Winchester, ma non avevo intenzione di dargli ascolto. Da quando si obbediva a un demone, e non un demone qualsiasi, il re dell' inferno, che era morto? Non mi sarei mia preoccupata di un demone che è sparito dalla faccia della Terra.
Bevvi un sorso dalla mia birra, e il cacciatore che era al mio fianco fece lo stesso. Rimanemmo in silenzio per una manciata di minuti, fino a quando Dean lo interruppe. "Come fai ad avere un ragazzo e a partire ogni giorno? Insomma la vostra è una relazione a distanza e tu potresti ritornare da un caso ferita, potresti morire da un giorno all'altro. Non è molto bello sapere che la tua ragazza rischia la vita ogni giorno" mi disse.
"Ne sono consapevole, ma lui si fida di me, sa che sono forte e non morirei per dei figli di puttana di mostri. Non me lo permetterei mai" ammisi, con lo sguardo basso.
"Non lo so, non puoi essere così sicura. In questa vita non c'è nulla di sicuro" continuò.
"Ma cosa sei diventato un consulente di coppia?!" sbottai, e alla mia risposta Dean sbuffò.
"E come fai ad avere amici come Cole e l'altra come-" lo interruppi "Jo", "Jo, insomma con questo lavoro non dovresti avere fidanzati, amici, non dovresti affezionarti a nessuno" disse.
"Cole e Jo, come anche Liam, quando li ho abbandonati qui, mi hanno fatto una promessa e io ne ho fatta una a loro. Io li avrei promesso che sarei tornata, e loro che mi avrebbero aspettata. Il nostro legame d'amicizia è molto forte, siamo un gruppo molto unito e tu hai conosciuto solo loro tre" ammisi.
"Sarebbe bello avere una vita normale ogni tanto, un po' come fai tu con i tuoi amici, che tanto per iniziare dovrai presentarmeli tutti" disse, ed io alzai gli occhi al cielo.
Il capitolo finisce con questi momenti fra Dean e Jennifer dovremmo trovare un nome per questa ship, che dite? Non sono soddisfatta neanche di questo capitolo, ma almeno ci sono dei dialoghi fra Dean e Jen, e non sono liti per fortuna FORSE hanno smesso. Questo è un capitolo un po' più lungo rispetto agli altri, e spero vi piaccia, se è così lasciate un commentino e una stellina. Un bacio❤️

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𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐞𝐬𝐭 𝐏𝐚𝐬𝐭 | 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥
Fanfiction❌ATTENZIONE LINGUAGGIO ESPLICITO, LETTURA CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO CONSAPEVOLE. VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.❌ [COMPLETATA] Jennifer McCall torna dalla madre dopo una lunga caccia contro Azazel che viene ucciso da lei. Nel bar incontra due cacciat...