Epilogo

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Pov Dean

Dopo molte ore passate al computer, tentando di localizzare Lucifero, finalmente ci eravamo riusciti.

Il bastardo si trovava a New Port, Oregon.

Io, Sam, Crowley, Charlie e Rowena salimmo sull' Impala e ci dirigemmo verso l'angelo caduto.

Anche Rowena aveva trovato l'incantesimo adatto ad intrappolare Lucifero in un altro tramite, io avevo portato con me la prima lama, che mi faceva sempre uno strano effetto, e il piano sembrava davvero quasi finito.

Mancava poco e avrei potuto riavere Jennifer fra le mie braccia.

In quei giorni, però, l'effetto che la prima lama e il marchio di Caino avevano su di me aumentava sempre di più e io mi sentivo sempre più diverso, e non riuscivo a decifrare come mi sentivo diverso, era una strana sensazione.

Non sapevo se fosse positivo o meno quello che provavo, ma decisi di non pensarci, perché il mio pensiero fisso era solo lei.

Guidavo più velocemente possibile, perché non vedevo l'ora di arrivare lì e rivederla, anche se non proprio come avrei desiderato, ma avrei potuto di nuovo perdermi in quegli occhioni azzurri così glaciali.

Sto arrivando, amore mio, aspettami.

Era strano come una ragazza era riuscita a cambiarmi così radicalmente, a rendermi dolce, premuroso, protettivo lo ero sempre stato. Era riuscita a rendermi una persona migliore, e io l'amavo anche per questo.

Finalmente dopo molte ore di viaggio arrivammo in quella maledetta città.

Le persone morte erano stese per terra, sanguinanti, sintomo che Lucifero era ancora qui, da qualche parte.

"Ragazzi sono così nervosa!" ammise Charlie

"Stai tranquilla, andrà tutto bene" disse mio fratello, abbracciandola, notai Rowena alzare gli occhi al cielo, e Crowley fare una strana smorfia di disgusto in faccia.

In fondo alla strada piena di morte e distruzione, intravidi la sagoma di una ragazza di spalle dai capelli castani, e con la corporatura slanciata. Era lei.

Ti avevo trovata, ti avrei liberata dalla tua punizione, che non meritavi.

Corsi verso di lei e tutti quanti sembrarono seguirmi, fino a quando non si girò con un ghigno in volto. Rabbrividii.

Nei suoi occhi non c'erano più le solite emozioni che riuscivo a leggere, non c'era niente. Niente di niente.

"Dean ti stavo aspettando" disse con voce rauca.

Quella voce.

"Io ti stavo cercando" risposi

Era giunta la tua ora, figlio di puttana.

Sam mi affiancò e lo guardò con uno sguardo tagliente. Dietro di me Crowley, Rowena e Charlie.

"Hai portato con te l'allegra combriccola, vedo, ne sono felice. Più persone da ammazzare" disse strofinandosi le mani

"Sta' fermo" gli ordinai

Lei, si buttò letteralmente su di me, e iniziò a darmi una serie di pugni in faccia. Ma faceva più male sapere che li stesse sferrando lei, che il pugno in sé per sé.

La mia faccia pulsava, e immaginai il sangue che sgorgava, probabilmente avrei avuto anche un occhio gonfio.

"Jennifer, lo so che ci sei, lo so che lui ti sta torturando, ma tu resisti ok?" sussurrai, con voce così flebile che pensai neanche mi avesse sentito

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐞𝐬𝐭 𝐏𝐚𝐬𝐭 | 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora