26. Cuore Infranto

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Continuavo a pensare e a ripensare al fatto che Liam era un licantropo, che se ne era andato, e che per la seconda volta, aveva tentato di uccidermi. Chissà da quanto tempo lo era e non me l'aveva mai detto, me l'aveva nascosto per così tanto tempo, aveva fatto un patto con Crowley, non era più il Liam che conoscevo io. Ma nonostante questo provavo dolore al pensare che lui era morto, che io non avrei mai più potuto rivederlo, perché infondo, forse, l'amavo ancora, quando non c'era nessuno, quando ero completamente sola, lui c'era, e c'era sempre stato.

E poi quel bacio, non sapevo cosa significasse per Dean, non sapevo neanche cosa significasse per me, e non sapevo come si sentisse Sam. C'eravamo baciati davanti a lui, fregandocene altamente dei suoi sentimenti, e mi sentivo dannatamente in colpa.

Guardavo il paesaggio scorrere davanti ai miei occhi, alberi, alberi, ancora alberi, poi un lago, l'acqua torbida, scorreva lentamente, e rifletteva la luna piena e anche qualche stella fioca, che era oscurata dall'inquinamento.

La tensione in macchina si poteva tagliare con un coltello, tutti erano troppo silenziosi per i miei gusti, e questo non mi rendeva semplici le cose. Insomma io non volevo recar male a nessuno, ma inevitabilmente l'avrei fatto comunque, se avessi scelto uno dei due, uno avrebbe avuto il cuore distrutto, e l'altro sarebbe stato felice e innamorato.

Il sonno, però, si fece sentire, e come ogni viaggio che si rispettasse terminava con me che mi addormentavo, d'altronde non facevo una bella dormita da un po' di giorni, forse settimane.

*Più tardi*

"Siamo arrivati" annunciò Dean, svegliandomi, vidi la mia imponente casa di Wasterville, tutte le luci spente, le davano un ombra tenebrosa e secolare, dato che quella casa mi era stata donata da mio nonno materno.

Una volta entrata in casa mi diressi verso il mio bagno personale, in camera mia, mi feci una doccia, per far scivolare tutti quei pensieri con l'acqua calda.

DEAN' S POV

Quel bacio, quel dannato bacio, aveva ferito mio fratello, aveva reso felice Jennifer, ed io avevo disobbedito ad una delle regole più importanti dei cacciatori: non legarti mai a nessuno. Mi ero legato a Jennifer, l'avevo baciata, e l'avevo trascinata con me in quel tunnel di mostri e cose orribili.

Avevo sempre avuto donne da una notte e via, ma Jennifer, era più importante, era preziosa, come quelle pietre rare, come i lapislazzuli preziosi, tanto da dovertene prendere cura e proteggerli da tutti i mali. Ma inevitabilmente, tutti quelli che si legano a me, che mi seguono in quel tunnel, finiscono per farsi male, pensavo a Kevin, a Bobby, a Jo e sua madre.

Dovevo allontanarla, era l'unico modo.

"Sam" lo chiamai

"Si?" sussurrò

"Dobbiamo allontanarci da Jennifer" ammisi

"E perché mai vorresti farlo proprio ora che l'hai baciata?" mi chiese

"Perché un cacciatore non dovrebbe mai legarsi ad una persona" risposi

"Certo, e tu pensi ancora alle vecchie regole di papà?" mi chiese

"Sam quelle regole sono molto importanti per noi" dissi con lo sguardo più duro che riuscissi a fare

"Dean tu l'hai baciata e ora la vuoi allontanare, non farai altro che ferirla" ammise mio fratello

"Sam, tutte le persone che mi stanno vicino non fanno altro che morire! Guarda Kevin, Bobby, Jo, sua madre e chissà quanti non sto citando" dissi

"E con questo? Cosa vorresti dirle? Jennifer siccome seguo ancora le regole di mio padre non posso stare con te?!" sbottò

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐞𝐬𝐭 𝐏𝐚𝐬𝐭 | 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora